Campodimele (LT) il paese della longevità

Campodimele  (LT)  il paese della  longevità
Tra l'indifferenza dell' Amministrazione Comunale, in assenza di controlli, In località Sterza Piana Lenola (LT) ai confini del Parco Naturale dei Monti Aurunci , a meno di trecento metri dalle abitazioni private, i cittadini, tutti i giorni, assistono a questo scempio che rende l'aria irrespirabile con inevitabili conseguenze sulla salute pubblica grazie a questo impianto allocato nel confinante comune di Campodimele

venerdì 12 febbraio 2010

Vent'anni di Berlusconi ci hanno reso barbari?


Il quotidiano francese "Libération" disegna un ritratto amaro dell'Italia ai tempi del Cav.


ECCO LA TRADUZIONE DELL'ARTICOLO
L'Italia di Berlusconi, un paese che si imbarbarisce

L'Italia è un paese normale? L'anomalia rappresentata da Berlusconi - il fatto che concentri in sé il potere politico e mediatico, che utilizzi il Parlamento come un'azienda destinata a fabbricare leggi che lo salvino dai tribunali, che vomiti insulti sulla magistratura, che critichi continuamente la Costituzione, che riduca la politica a un cumulo di barzellette e dichiarazioni istrioniche, che porti con sé il peso dei suoi scandali sessuali - tutto questo spingerebbe a rispondere di no. Ma c'è di più.

Ciò che colpisce, ad esempio, è il fatto che dopo essere stata considerata il laboratorio-avanguardia dell'idea di Europa, l'Italia è oggi regredita a uno status 'provinciale'. La sua stessa classe politica è provinciale, viaggia poco, soltanto di rado parla inglese. Il ruolo centrale ancora attribuito alla televisione immobilizza il paese negli anni Ottanta. Si va in televisione agghidati, tutto è intrattenimento, pubblicità, talk show urlato, sederi e pizzi, le trasmissioni di inchiesta sono rarissime e di conseguenza quelle a cui potrebbero partecipare filosofi, storici, sociologi, psicanalisti o uomini di scienza praticamente non esistono. Una sera su due Rai Uno manda in onda Porta a Porta, un talk show condotto da un giornalista dolciastro, una sorta di messa a cui partecipano sempre gli stessi leader politici, e che non è lontana dal rimpiazzare Camera e Senato. Molto di rado nelle trasmissioni politiche, sportive o di varietà compare una persona di colore. Nuova provincia, l'Italia perde punti praticamente in ogni settore, dalla scuola alla sanità, all'ecologia, ai diritti, alla cultura (budget massacrato) e anche alla tecnologia. Di recente, dopo Bob Geldof che rimproverava il governo di pareggiare il bilancio alle spalle dei poveri, è stato Bill Gates in persona ad accusare Berlusconi ("I ricchi spendono molti più soldi per risolvere i loro problemi personali, come la calvizie, di quanto non facciano per combattere la malaria") di aver ridotto della metà i fondi pubblici per lo sviluppo promessi davanti alle telecamere, facendo dell'Italia "il più avaro paese europeo".
La stessa regressione a livello informatico. Si sa che a causa del decreto Pisano la connessione wireless a Internet in un luogo pubblico, un areoporto o un cybercafé per esempio, è sottomessa alla presentazione di una carta di identità? Che i crediti per lo sviluppo dell'addebito immedito sono congelati dal 2008, che da parte della maggioranza si levano voci che domandano il controllo di social network come Facebook? Che sono state firmate ovunque petizioni per "emancipare Internet" dalle norme legislative che penalizzano il futuro del paese il quale, per l'accesso alla Rete, è già "indietro e sottosviluppato rispetto al resto d'Europa"? Berlusconi è un uomo di televisione vecchio stile, per il quale Internet è un mezzo pericoloso in quanto "liquido", ovvero incontrollabile e fuori dal suo impero.

Ma è a livello sociale che la regressione è più netta. Berlusconi catalizza talmente l'attenzione che all'estero non si percepisce come il fatto più importante sia piuttosto una "leghizzazione" della società, che porta con sé una degradazione morale e civica, una "barbarizzazione" dell'Italia. La Lega Nord di Umberto Bossi - il cui organo di stampa, La Padania, ha scritto "Quando ci liberete dai negri, dalle puttane, dai ladri extracomunitari, dai violentatori color nocciola e dagli zingari che infestano le nostre case, le nostre spiagge, le nostre vite, i nostri spiriti? Buttateli fuori, questi maledetti" - la Lega Nord alleata decisiva del partito di Berlsconi ha fatto eleggere i suoi uomini, molti dei quali sono ministri, in un considerevole numero di amministrazioni locali, diffondendo i suoi valori e il suo linguaggio. Ha sdoganato e reso normale il discorso xenofobo.

Ci vorrebbe la Biblioteca Vaticana per riunire ed enumerare i discorsi che incitano all'odio razziale, all'omofobia, all'anti-meridionalismo pronunciati dai suoi leader. Che si guardino su Youtube i discorsi del signor Mario Borghezio, che ci ascolti qualche estratto dei discorsi di Radio Padania: in nessun paese sarebbe tollerato un tale strabordamento di odio, stupidità, xenofobia!

Si difendono i valori cristiani, la famiglia, il lavoro, si vuole la croce sulla bandiera italiana e il crocifisso nelle scuole ma il ministro dell'Istruzione vuole imporre una quota di stranieri nelle classi, il ministro dell'Interno ha voluto istituire ronde di sorveglianza (un fiasco colossale, fortunatamente, nessuno si è presentato per farne parte) e ha reso reato penale il fatto di essere uno straniero senza permesso di soggiorno. Una piccola star della politica, a capo di un'impresa e politicamente schierata a destra della destra, di cui si prevedeva che sarebbe diventata sotto segretario al Welfare perché nelle grazie di Berlusconi (a proposito del quale aveva detto: "E' ossessionato da me, ma non avrà il mio..." o anche "Le donne gli piacciono solo in posizione orizzontale") si è finemente distinta per aver dichiarato che "Maometto era un pedofilo". Un fanatico (eletto) ci teneva a che i treni frequentati dalle ragazze nigeriane fossero disinfettati, un altro (anche lui eletto) voleva "eliminare tutti bambini rom che derubano gli anziani" e, interrotto dagli applausi del "popolo padano" ha invitato i musulmani a "pisciare dentro le loro moschee".

Altri ancora hanno dato fuoco alle baracche degli immigrati, proposto vagoni ferroviari e linee del bus separate per italiani e stranieri. Discriminazioni di ogni genere, aggressioni, spedizioni punitive, crimini a volte, bandiere e grida razziste nei raduni della Lega, vere e proprie cacce all'uomo nero con bastoni e fucili che per la stampa internazionale fanno evocare il Ku Klux Klan e che invece al ministro dell'Interno fanno dire: "Abbiamo dato prova di troppa tolleranza verso gli immigrati".

Tutto ciò provoca poche reazioni in Europa. Ed è senza dubbio in questo senso che l'Italia è ancor più provincializzata: la si guarda dal lontano e dall'alto, continuando ad amarla per la sua cucina, l'arte e i paesaggi, non la si prende sul serio né nel bene né nel male. Che si immagini cosa accadrebbe nelle strade di Londra, di Parigi, di Berlino se la Lega Nord fosse un partito, poniamo, austriaco o francese e se Umberto Bossi si chiamasse Jörg Haider.

Robert Maggiori, Libération, 11 febbraio 2009

Leggi l'articolo originale sul sito di liberation
http://www.liberation.fr/monde/0101618349-l-italie-de-berlusconi-un





7 commenti:

lenolaidv ha detto...

DIRITTI UMANI: DALL'ONU UNA SEVERA BOCCIATURA. BEN 92 RACCOMANDAZIONI ALL' ITALIA. Di Luigi Grimaldi

Oggi alle 9.38

Severa bocciatura del Governo Bossi Berlusconi. Pacchetto sicurezza, criminalizzazione degli immigrati irregolari, status dei minori e dei detenuti. Monito sulla pluralità e indipendenza e dell'informazione. Preoccupazione per l'indipendenza della giustizia. Siamo messi meglio della Cina, più o meno come l'Iran!

Ginevra 12.02.2010 - Il Consiglio dei diritti dell'uomo delle Nazioni Unite ieri ha emesso a Ginevra il rapporto di raccomandazioni sull'Italia, frutto dell'esame periodico universale (Epu) svoltosi il 9 febbraio in presenza del sottosegretario agli esteri Vincenzo Scotti e cui è sottoposto ogni paese dell'Onu.

In tutto sono 92 le raccomandazioni formulate all'Italia, molte sugli stessi temi. L'Italia - ha detto al Consiglio l'ambasciatore italiano Laura Mirachian - ha preso nota di tutte le raccomandazioni" e "risponderà ad ognuna entro la 14/sessione del Consiglio dei diritti umani, in giugno".
Molte raccomandazioni chiedono all'Italia di accrescere la lotta al razzismo e alla discriminazione, nei confronti dei Rom in particolare. L'Italia deve inoltre agire per favorire l'integrazione interculturale, favorire la parità tra uomo e donne, lottare contro l'istigazione all'odio.

In pratica cacciare dal Governo la Lega Nord col suo fardello xenofobo e discriminatorio.

E' evidente infatti l'anomalia italiana. In tutta Europa esistono partiti (anche consistenti) con le medesime tendenze fascistoidi ma in nessun paese sono stati accettati al governo come invece è avvenuto in Italia.

Tra i temi affrontati dalla commissione per i diritti umani anche le distorsioni contenute nel "pacchetto sicurezza", lo status degli immigrati irregolari che non possono essere criminalizzati, dei minori, dei detenuti. Ma non solo. Un richiamo significativo è stato fatto anche all'indipendenza e la pluralità dei mass media - tema evocato da Paesi come la Norvegia o il Canada - l'indipendenza della giustizia - questione sollevata ad esempio dal Regno Unito e l'Austria ma anche dall'Iran. Si raccomanda inoltre l'introduzione nell'ordinamento italiano del reato di tortura e la lotta al traffico di esseri umani.

Sono ben 25 poi i Paesi che hanno chiesto al Governo italiano di adempiere alla risoluzione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite del 1993 e di "costituire senza ulteriori ritardi una Commissione nazionale indipendente per i diritti umani in linea ai Principi di Parigi in merito a indipendenza, autorevolezza ed effettività"
.
" Si tratta di una misura prioritaria - continua il documento Onu - per il rafforzamento della promozione e protezione anche dei diritti dei migranti, dei richiedenti asilo, dei detenuti, delle minoranze Rom e Sinti".

write26 ha detto...

Il Times: “il segreto di Berlusconi? E’ sempre lo stesso”
12 Febbraio 2010

L’analisi del quotidiano londinese si aggiunge alla lunga lista di articoli ben poco teneri nei confronti del premier italiano
La stampa estera, si sa, non è mai stata particolarmente tenera con Silvio Berlusconi. Al già lungo elenco di articoli critici nei confronti del premier si è aggiunto ieri quello di Richard Owen, inviato a Roma del Times: “Il segreto della popolarità di Silvio Berlusconi”. E non le manda certo a dire: “Fuori dall’Italia, Silvio Berlusconi è spesso visto come un buffone gaffeur e impantanato in scandali sessuali, che sta facendo uso – o abuso – del suo potere per cambiare la legge ed evitare di essere processato per corruzione. Un leader che a detta di molti sta minando il sistema giudiziario e mettendo in pericolo la democrazia nel tentativo di scampare al tribunale. Nel suo paese, tuttavia, il primo ministro italiano rimane un popolare leader di centrodestra che ha finora superato tutti gli scandali riguardanti escort ed evasioni fiscali e che sopravviverà – o forse trionferà – alle elezioni regionali che si terranno il mese prossimo”.
QUAL E’ IL SEGRETO? – Owen sottolinea la rinnovata esuberanza del premier, che non ha più segni in volto dopo l’aggressione al Duomo, e che ha ripreso con le sue tradizionali battute sulle donne. “Come si spiega allora il perdurare del fenomeno Berlusconi? La risposta è in parte nel suo controllo dei media. L’ottanta per cento degli italiani si informa solo attraverso la televisione, secondo stime ufficiali. Mr Berlusconi non possiede soltanto i tre principali canali televisivi commerciali, ma come primo ministro influenza anche la RAI, l’emittente pubblica, che tende a ossequiarlo e a sminuire le notizie negative sulle sue azioni. C’è poi l’assenza di un’alternativa: il centrosinistra è debole e diviso fin dalla sua sconfitta per mano del centrodestra un anno e mezzo fa e dall’uscita di scena di Romano Prodi, l’unico ad aver sconfitto Berlusconi alle elezioni (nel 1996 e ancora nel 2006)“. Per il giornalista del Times, tuttavia, il punto è un altro: “Ma il punto chiave della sopravvivenza di Mr Berlusconi è la sua capacità di essere in sintonia con gli umori del popolo. Nonostante la sua ricchezza e il suo potere, riesce a farsi passare per “una persona normale”, un uomo che si è fatto da solo, che ama il calcio e la compagnia delle belle donne, e che se la cava trasgredendo le regole in un paese in cui fregare la burocrazia statale è uno sport nazionale”.
NUVOLE ALL’ORIZZONTE - Certo, gli scandali sulle escort e l’abitudine di candidare showgirl hanno provocato l’ira delle femministe, ma “molti italiani – e non solo uomini – considerano il suo divorzio e gli scandali sessuali “questioni private”, dichiarando di giudicarlo dal suo profilo politico, basato sulla libertà individuale e l’anticomunismo viscerale. Quanto alle accuse di corruzione, bè, l’Italia ha una lunga storia di politici poco onesti”. La situazione di Berlusconi, comunque, non è rosea: “Ci sono tuttavia alcune nuvole all’orizzonte: nell’ultimo anno il PIL italiano è sceso del 5%, la disoccupazione tra i giovani è alta, e secondo la Banca d’Italia le entrate della famiglia media sono scese del 4% in due anni. Mr Berlusconi ha promesso di tagliare le tasse, ma ha anche ammesso che non è possibile farlo nel futuro immediato”. C’è poi la resistenza della magistratura e del Presidente Napolitano nei confronti delle riforme giudiziarie, “pentiti di mafia continuano a dichiarare che Mr Berlusconi ha iniziato la carriera imprenditoriale e politica grazie all’appoggio di Cosa Nostra”, le recenti gravi accuse su Bertolaso, e ovviamente il caso Mills. “Se la condanna di Mills verrà confermata, Mr Berlusconi avrà bisogno di tutto il suo talento da showman per convincere ancora una volta gli italiani di essere – come dichiara continuamente – la vittima dell’ingiusta persecuzione da parte di una magistratura politicizzata”.

minny ha detto...

Bisogna dire che il centro-sinistra non aiuta neanche molto gli italiani a comprendere da che parte sta il marcio. Sono complici del degrado in cui viviamo.Purtroppo è così.

laverità ha detto...

Ma scusate perchè parlate solo delle colpe del centrosinistra? Voi dove vi collocate? Non vi sentite anche voi responsabili di tutta questa situazione? Di Pietro sono 15 anni che fa politica e se in questi anni non è riuscito ad essere incicsivo in alcun modo vuoldire che tutte queste capacità politiche non le ha.
Cercate sempre le colpe negli altri schieramenti,all'opposizione oggi come c'è il PD ci siete anche voi.

write26 ha detto...

Allora , la verità, abbiamo dedicato questo post , che a questo punto credo che tu non abbia letto, a come il nostro paese viene giudicato da alcuni osservatori stranieri , a tale scopo , abbiamo associato due articoli di giornale, uno del Times e uno di Liberation, insieme a specifiche dichiarazioni dell’ONU, spiegami , dovresti poter lo farlo visto che frequenti un’università romana, che cosa c’entra Di Pietro.

Caro la verità, questo è uno dei mille Blog di Italia dei Valori, noi siamo stiamo cercando di costruirlo quel centro sinistra che tu a volte difendi, e sul come costruirlo, avrai notato, che non siamo neppure tanto d’accordo con il nostro Presidente. Avrai sicuramente letto che l’appoggio alla De Luca Family, tutta del PD, con padre, madre e figlio tutti indagati o rinviati a giudizio, anche se condizionato, a noi non piace:

http://www.beppegrillo.it/2010/02/megaloman_vince.html

Così come non ci è piaciuto raccogliere firme per revocare la legge elettorale (la porcata) per poi invitare i nostri elettori a disertare le urne referendarie.
Perdonaci ma non riusciamo, obiettivamente, ad essere ulteriormente critici aiutaci tu, suggerisci, inviaci una mail e ne discutiamo.

In alternativa, e questa è la seconda volta che te lo dico, incontriamoci , son certo che guardandoci negli occhi, parlando, potresti toglierti dalla mente quella palese diffidenza nei miei confronti che non perdi occasione per manifestare.

Se poi hai qualche altra idea, non farti scrupoli, fammelo sapere e vedrai che in un modo o nell’altro riusciremo a capirci e magari ci togliamo anche qualche sassolino dalle scarpe.

La verità, non abbiamo costituito questo Blog per parlar male ne del centro sinistra ne del centro destra ma per ricondurre alla politica coloro che si sono allontanati, quelli che non vanno più neppure a votare, li vorremmo portare nel nostro partito, questo è ovvio, e a tale scopo seguiamo una nostra strategia, forse ci riusciremo, forse no, forse solo in parte ma comunque, pensala come vuoi , questi sono problemi che non ti riguardano a meno che tu non abbia deciso di prendere la tessera del nostro partito, uno come te , sarebbe in ottima compagnia e si troverebbe sicuramente a suo agio.

Ciao write26

P.s Italia dei Valori è stata fondata nel 2004 da Occhetto e da Di Pietro non sono 15 anni.

passatempo ha detto...

Cancellare una rievocazione del figlio verso quel padre tanto amato e dolorosamente strappato al suo cuore dalla follia terroristica delle brigate rosse solo perché oggi deputato e per par-condicio quel ricordo può sbilanciare in modo imparziale la visibilità garantita ai partiti è, e lo dico veramente sconfortata, una totale miopia che fa apparire noi pubblico Rai incapaci di distinguere una trasmissione di approfondimento religioso, che dedica una puntata al ricordo del magistrato Vittorio Bachelet , da un programma di propaganda politica.
Un magistrato che nella sua vita ha testimoniato, attraverso il lavoro, i valori cristiani nel quale ha sempre creduto fino a rimetterci la vita e che suo figlio Giovanni, già in chiesa nella preghiera di addio, ha continuato a darne fede pregando per gli assassini di suo padre.
Qualsiasi disposizione di legge si porti a difesa di questa discutibile decisione, non merita giustificazione, perché l’ illustre giurista è un morto di tutti, senza appartenenza politica, e il suo giusto ricordo nel trentennale della sua morte sarebbe stata un’opportunità per attingere ad una memoria che ci ha visto uniti, smarriti ma non rassegnati .
E ci misuriamo veramente gretti quando annulliamo la puntata sul magistrato facendo prevalere al ricordo storico quello dell’adesione politica del figlio.

minny ha detto...

Forse la verità non ha letto i nostri commenti riguardo all'appoggio dato da Di Pietro a De Luca e forse non ha ben capito il commento in cui dicevo che il centro-sinistra non ci aiuta a capire perchè era chiaro che parlavo anche dell'IDV. E' stata una mazzata che non ci aspettavamo,lo ammetto, ma ogni tanto bisogna assumersi anche responsabilità di questo genere.La platea ha dato parere favorevole a questo appoggio e lo ha fatto pur sapendo che in molti non sarebbero stati d'accordo.Lo vogliamo chiamare senso di responsabilità???? Per me è molto difficile chiamarlo in questo modo.E' vero,all'opposizione ci siamo anche noi...se non altro lo facciamo notare.