Campodimele (LT) il paese della longevità

Campodimele  (LT)  il paese della  longevità
Tra l'indifferenza dell' Amministrazione Comunale, in assenza di controlli, In località Sterza Piana Lenola (LT) ai confini del Parco Naturale dei Monti Aurunci , a meno di trecento metri dalle abitazioni private, i cittadini, tutti i giorni, assistono a questo scempio che rende l'aria irrespirabile con inevitabili conseguenze sulla salute pubblica grazie a questo impianto allocato nel confinante comune di Campodimele

mercoledì 3 febbraio 2010

Mozione di Adele Conte per il Congresso Giovani IDV




Giovani IDV anno zero


In un momento storico e politico delicato per l’Italia si terrà a Febbraio il Congresso di Italia dei Valori. La situazione sociale del Paese è disastrosa soprattutto per quanto riguarda i giovani. Possiamo facilmente prevedere che saremo la prima generazione dal dopoguerra ad oggi ad avere una qualità della vita peggiore di quella dei nostri genitori.
In una situazione in cui il futuro ci viene sottratto in maniera lenta e inesorabile siamo chiamati oggi più che mai ad esprimere uno sforzo collettivo per ambire a qualcosa di diverso da questo continuo degrado.
Sappiamo che Paese vogliamo, sappiamo come ottenerlo, e abbiamo scelto l’Italia dei Valori come strumento. Crediamo fortemente nell’appello al ricambio generazionale fatto dal Presidente Antonio Di Pietro, a cui va il nostro ringraziamento più profondo per aver dato, con il suo lavoro, un motivo di speranza e uno strumento di lotta com’è l’Italia dei Valori. Siamo allo stesso modo consapevoli di come il dato anagrafico non sia garanzia assoluta di qualità dell’impegno. L’obiettivo, del resto, è un ringiovanimento dei meccanismi e della mentalità imperante nella politica moderna che troppe volte è stato auspicato da più parti senza mai concretizzarsi.

Non cerchiamo uno spazio che appartenga ai giovani in quanto tali. La nostra ambizione è quella di convogliare la pulsione che i giovani rappresentano in un processo virtuoso, darle rappresentanza diretta tramite il contributo dei migliori fra di noi, e in ultimo influire sull'azione dell'intero partito, regalandogli un’ identità unica e affascinante proprio grazie alla freschezza e all'innovazione garantita dal contributo giovanile. Puntiamo ad essere l’eccezione che riscrive le regole del sistema partitico italiano.

Per ottenere una giovanile sana dobbiamo per forza sganciarla dalle regole della partitocrazia vigente. Creare un luogo dove sperimentare su noi stessi un modo diverso di fare politica e che sia regolamentato in funzione del futuro, dei nuovi media, e della massima accessibilità da parte di tutti. Creare un luogo politico, una Agorà, dove merito, democrazia, trasparenza e cambiamento siano parte integrante dei meccanismi di funzionamento, e non mera retorica fine a sé stessa. Dove i membri del gruppo possano appoggiarsi al web per esprimersi, confrontarsi, e soprattutto votare con facilità e sicurezza. Un luogo dove le primarie interne non siano solo l'appannaggio, spesso nemmeno troppo meritato, di una forza politica, ma una procedura semplicissima da eseguire, che faccia parte in maniera del tutto naturale della nostra democrazia interna. Un luogo in cui tutti possano sentirsi sempre direttamente partecipi, e protagonisti.

Ambizioni così alte ci impongono imprescindibilmente di partire dal rispetto di regole condivise che rispecchino alti ideali di cui vogliamo farci portatori. Al di là dell'idea di organizzazione interna che proporremo all'assemblea è evidente che non possiamo permetterci la creazione di gerarchie interne e di strutturazioni rigide ed esasperate. La nostra spinta deve mirare a qualcosa di diverso. Siamo chiamati a lavorare su approcci nuovi, flessibili, in grado di lasciare ampio spazio alle iniziative e alla capacità del singolo.


Il Dipartimento e il Congresso costituiscono quindi solo il punto di inizio di un lungo percorso da fare tutti insieme. L’obiettivo che ci prefiggiamo, è bene non perderlo di vista, è quello di stimolare un rinnovamento della classe dirigente.
Parlare di ricambio generazionale è un futile esercizio di retorica se non si fronteggia con onestà intellettuale il motivo per cui oggi tale ricambio non riesce a verificarsi. I candidati giovani sono spesso competenti e motivati, ma si misurano con avversari che dispongono di strumenti molto più impattanti sulla società soprattutto in termini di disponibilità economica e di esperienza. Insieme al nostro partito siamo chiamati ad individuare metodi che rendano il divario meno marcato e strumenti di selezione adeguati che permettano di individuare i ragazzi più attivi, impegnati e capaci.

Se le nostre strutture interne non riflettono il desiderio di cambiamento e di apertura di cui ci facciamo portatori, non possiamo aspettarci risultati concreti. Il problema della rappresentanza e della presenza giovanile, quindi, deve essere affrontato e risolto con successo anche e soprattutto all'interno del partito, se vogliamo riuscire a replicarlo verso l'esterno. Quella di puntare sui giovani di maggior valore per i coordinamenti locali potrebbe e dovrebbe diventare una sana abitudine e uno dei tratti distintivi dell'azione politica del partito.
Dal punto di vista prettamente economico riteniamo che il Dipartimento Giovani debba dotarsi di strumenti di gestione diretta, secondo quanto già anticipato dal Presidente Antonio Di Pietro a Vasto.

Il capitale rappresentato dai tesseramenti degli under 35, e dagli emolumenti versati al partito dai giovani eletti, costituirebbe un punto di partenza fondamentale per il futuro dipartimento. Starà poi a noi impiegarlo in maniera costruttiva per stimolare aggregazione e coinvolgimento, e soprattutto dare conto del suo impiego proponendo un modello di gestione economica trasparente e inattaccabile. In questo modello di gestione economica è fondamentale trovare un momento di incontro nazionale degli iscritti giovani nel quale comunicare il bilancio comprensivo di voci per i materiali e i rimborsi dei singoli che ambiremmo a mostrare voce a voce, con nomi e cognomi. Chi non ha nulla di cui vergognarsi, non ha né avrà mai nulla da nascondere.

Una giovanile sana ha altresì bisogno di spazi fisici di incontro siano essi virtuali o reali. Entrambi i luoghi di aggregazione sono fondamentali per sviluppare un adeguato modello di aggregazione territoriale e di comunicazione verso l’esterno.
Il luogo naturale di incontro della nostra giovanile è sempre stato il web, vera e propria frontiera del cambiamento, dove spesso ci siamo ritrovati e coordinati in maniera autogestita. Ciò nonostante non possiamo mancare di sottolineare la necessità assoluta di luoghi specifici di incontro e socializzazione sul territorio, dove poter coinvolgere in maniera diretta i cittadini nella nostra azione. In questo paese i giovani si sentono estranei ai partiti politici, il nostro bacino elettorale è particolarmente interessato a verificare che le nostre intenzioni si traducano poi in azioni concrete . La parola chiave che aumenterà la partecipazione diretta di tanti giovani che cercano ancora una loro via di espressione politica non è convincere ma coinvolgere.

Il livello di know-how già presente all'interno della giovanile è tale per cui in molte realtà ci basterebbero una stanza, una connessione al web e i computer dismessi da qualche grande azienda per trasformare una sede grigia e vuota in un internet-cafè capace di svolgere le funzioni di think-tank politico a tempo pieno.
Al di là di questo semplice esempio riteniamo che condividendo con il partito la gestione degli spazi a noi afferenti si possa aspirare a coinvolgere ancora più giovani e a sviluppare un radicamento territoriale molto più ampio. Guardando ad una maggiore partecipazione dei giovani alla vita del nostro partito dobbiamo puntare soprattutto sui territori dove sono presenti le più grandi Università italiane. Dopo l’avvio della “Riforma Gelmini” e l’attuale situazione disastrosa della scuola pubblica italiana, altra istituzione vilmente attaccata da questo governo, sentiamo il bisogno di fare rete e di rendere incisiva l’azione degli studenti in contrasto con questo scempio sociale qual è il tentativo di azzeramento della Scuola Pubblica. Senza luoghi dove riunirsi comodamente, incontrarsi e far partire le iniziative difficilmente i ragazzi riusciranno a costituire dei gruppi funzionanti, a saldare la coesione del partito con il movimento di base e,in ultima istanza, a fare una politica che incida sulla realtà circostante. Avremmo quindi bisogno di una piattaforma nazionale che comprenda in sé tutte le associazioni studentesche (universitarie e non) già nate nei diversi territori finalmente federate insieme sotto uno stesso “tetto”, così che non si disperda l’ottimo lavoro svolto fino ad oggi in maniera autonoma e al contempo si inizi a lavorare su tutto il territorio nazionale.

Ci confrontiamo quotidianamente con associazioni politiche giovanili che dispongono di fondi e sedi proprie per le iniziative, nonostante facciano riferimento a partiti che non hanno ricevuto rimborsi elettorali. Non possiamo permetterci di lottare senza armi e senza strumenti, o di subire il confronto rispetto a realtà politiche insignificanti e molto meno rappresentative rispetto all’Italia dei Valori. Rivolgiamo quindi un appello al nostro Presidente, perché possa fare propria la questione degli spazi di incontro ed investire in tal senso anche al di là del piccolo budget del quale abbiamo fatto richiesta.

Il sogno a cui ambiamo è quello di un modello “Open Space” per le sedi di partito. Racchiudere in un'unica area gli aspetti culturali (proiezioni, dibattiti con autori di libri, film e fumetti, o con esponenti politici e giornalisti...), la possibilità di riunirsi e discutere con facilità, la fornitura di servizi di Internet Café per i ragazzi tesserati, per le associazioni universitarie di riferimento e più in generale per i simpatizzanti. Il modello è quello di una struttura politica multivalente, un punto di incontro che possa essere prestato alla cittadinanza e fare le veci di un "oratorio laico" e socialmente impegnato.
Nulla di quanto prospettato prescinde dall'esistenza di strumenti comunicativi appositi, e da un accesso semplice e collaborativo all'anagrafe degli iscritti giovani. Non è pensabile lasciare la comunicazione interna all’iniziativa volenterosa dei singoli o dei gruppi autogestiti (come accade oggi, soprattutto su internet), né è accettabile che prosegua l'inspiegabile e ingiustificata ritrosia da parte di tanti coordinamenti locali nel collaborare con i coordinatori giovani fornendo loro quei contatti di cui hanno assoluto bisogno per sviluppare le iniziative.

Pensiamo quindi a sistemi di comunicazione organizzati, e strutturati come database ad accesso limitato. Pensiamo, ancora una volta, che il know-how per gestire procedure di questo genere sia già presente all'interno del partito e nello specifico della giovanile. I nostri gruppi sono pieni di decine e decine di programmatori, di ingegneri, di informatici, e di esperti del web. Nei sondaggi di gradimento che si tengono all'interno delle comunità virtuali più "esperte ed avanzate" nell'uso del media internet il partito sfonda spesso e volentieri la quota del 50% di preferenze.

Non raccogliere un segnale tanto chiaro e di proporzioni tanto rilevanti vuol dire sperperare un capitale politico enorme. Un peccato mortale che non possiamo permetterci di commettere.

Ci occorrono quindi siti internet che siano all'altezza dei nostri simpatizzanti e dei nostri elettori. Devono rispondere agli standard qualitativi che sono richiesti per una comunicazione semplice ed efficace, essere user friendly e soprattutto analoghi gli uni agli altri e riproducibili a costi bassissimi in tutte le zone di Italia. Occorre inoltre che il partito valuti con la massima serietà la possibilità di assegnare la gestione delle comunicazioni via internet afferenti alle realtà locali proprio al Dipartimento Giovani. Un rischio, certo, ma calcolato, che si traduce nel mettere fine all'anarchia vigente assegnando la gestione di un mezzo di comunicazione decisivo proprio a coloro che su quel media vivono e respirano.
A livello nazionale ci occorre un’interfaccia diretta con l’ufficio stampa del Partito che pubblicizzi tutte le nostre iniziative. Laddove il partito pensi di creare una Web Tv ci occorre la possibilità di partecipare attivamente e di contribuire nello sviluppo dei contenuti. Siamo noi, i giovani, a sapere meglio di chiunque altro cosa piaccia e interessi ai giovani. Siamo sempre noi, i giovani, ad affollare i forum e i siti riempiendoli di commenti e di partecipazione diretta. Saranno soprattutto giovani anche i fruitori di tali servizi comunicativi.
Per diventare gli uomini e le donne di cui questo paese ha bisogno abbiamo assoluto bisogno di un investimento per la formazione politica: ci rendiamo conto che la fiducia non può essere cieca e che dobbiamo sviluppare competenze che ancora non ci appartengono del tutto o che appartengono a pochi di noi che hanno trovato altre vie per formare sé stessi. L’avvio sistematico di Scuole di Formazione Politica sia a livello regionale che a livello Nazionale è fondamentale per la creazione di una nuova classe dirigente.

Vogliamo essere diversi dagli altri. Diversi da tutti. Un’eccezione vitale all'interno del panorama politico italiano e che persegua in maniera lucida e coerente un linea politica di alternativa di governo che passerà per forza di cose dal cambiamento.

Non vogliamo essere dei giovani che “giocano” a fare politica. Sentiamo la politica come una missione nella nostra vita. Siamo disposti di buon grado a sacrificare gli “anni migliori” della nostra vita al servizio di un progetto, e desideriamo con convinzione sempre maggiore farlo.

Alle elezioni politiche del 2008 nessuno di noi under 35 è riuscito a fare parte della squadra. Alle elezioni europee del 2009 nessuno è riuscito a farsi eleggere, e solo in pochissimi hanno trovato spazio nelle liste. Scoppiamo di orgoglio per ciascuno dei nostri rappresentanti. Li consideriamo una nostra espressione e una nostra continuazione, e continuiamo a lavorare lealmente per loro e per il partito.
Scoppiamo di energie propositive e di bisogno di partecipazione diretta, ambiamo a molto e conosciamo bene la differenza tra ambizione e arrivismo. Vogliamo mettere al servizio del Presidente e del partito le nostre ambizioni,tutte, per fare avverare l’ambizione più grande che è quella comune e che ci lega in dissolutamente insieme. Siamo capaci di esprimere un approccio alternativo, originale, e peculiare ai problemi di ogni giorno.

Abbiamo gioito dell’apertura alla società civile che, in quest’Italia ignorante e mancante di soluzioni, ha già spesso in sé soluzioni a problemi enormi mai risolti in questo paese. Possiamo rivendicare con orgoglio di appartenere ad un partito che non è come gli altri e che sa dove cercare e guardare per risollevare il paese. Questo lo dobbiamo a lei, Presidente, alla sua capacità di leggere il presente, il passato ed il futuro. Noi ci sentiamo pronti ad essere parte integrante e motore trainante del suo progetto perché il sogno di essere diversi, gli ideali, e in ultima istanza il desiderio di cambiare fanno parte del nostro DNA. Costituiscono l'essenza stessa di quel concetto che il partito dei Valori, orgogliosamente, simboleggia. Finalmente un giovane che si sente legato a modelli virtuosi di approccio al sociale, al volontariato, alle battaglie per un futuro migliore, non si deve più vergognare di avere una tessera di partito. I Partiti sono istituiti dalla Costituzione Italiana, che difendiamo con orgoglio e coraggio, e l’Italia dei Valori sta ridando dignità ad un’istituzione e ad un popolo, dignità calpestata dal modello partitocratico messo su da cordate di caste e consorterie di ogni tipo che rischiano di portare al collasso un itero Paese. Ogni giorno che passa il paese in cui viviamo è vittima di abusi e l’ingiustizia è una realtà quotidiana. Sentiamo appelli da più parti affinché i giovani non emigrino all’estero e al contempo vediamo un paese sempre più inospitale non solo per i giovani ma anche per le minoranze etniche e le fasce deboli in generale. La burocrazia si è trasformata in un mostro famelico simile all’incubo descritto già quasi due secoli fa da Max Weber come “la proliferazione di norme che non aiutano la produttività ma che hanno come unica funzione latente quella di conservare l’apatia”. Tutto ciò non è casuale. Tutto ciò è studiato bene per ottenere la distruzione del pensiero critico e la sottomissione dei cittadini a regole funzionali solo ad un sistema autoreferenziale.

Ci guardiamo intorno e vediamo giorno dopo giorno il nostro bellissimo paese spegnersi e invecchiare ripiegato su se stesso. Il suo grido di dolore è il grido di dolore della nostra generazione. Un grido di dolore tale o esplode e viene accolto o implode e distrugge chi urla. E’ un richiamo alle responsabilità di tutti ed è un richiamo per noi giovani impegnati che ci sentiamo in grado di accoglierlo, amplificarlo, farlo emergere e dare finalmente una risposta concreta, determinata, costante, reale e incorruttibile.


Cambiamo l'Italia, Presidente. E cambiamola insieme


Adele Conte





4 commenti:

zonacesarini ha detto...

Tu pensi che qualcuno la legge sta mozione?

minny ha detto...

Io personalmente l'ho dovuta leggere in più riprese.

lenolaidv ha detto...

Adele è candidata , sia come Consigliere alla Regione Lazio per la provincia di Latina, sia come Coordinatrice Nazionale dei Giovani di Italia dei Valori (circa 25.000) la sua mozione, la numero 2, verrà ascoltata da tremilaseicento delegati che rappresentano oltre centomila iscritti, i quali poi si dovranno esprimere con proprio il voto per eleggere:

Il Presidente Nazionale (attualmente Antonio di Pietro) il Coordinatore Nazionale giovani IDV e la Coordinatrice Nazionale Donne IDV.

Alla discussione delle Mozioni , presentate dai vari candidati e alle modiche da apportare ai dieci punti del Programma di Governo, verranno dedicate le giornate di Venerdì Sabato e Domenica.

L’evento potrà essere seguito in diretta streaming, ma sono disponibili già da oggi anche i social media come Twitter e Faceook per consentire a chi volesse di cominciare ad interagire dalla pagina www.italiadeivalori.it/congresso.
Durante le tre giornate tramite due aree attrezzate sarà possibile interagire anche con la sala del congresso ed i delegati (oltre che per ricevere aggiornamenti sui dispositivi di mobile-internet) che utilizzino le due piattaforme (ndr. TW e FB).

La lettura dell’intera mozione è dedicata agli addetti ai lavori e a chi già sa muoversi nei meandri della politica , ma la parte introduttiva, scritta da Adele, più o meno tre paginette, credo rappresenti un documento di valore e si presenta come tale, proprio in funzione di quanto l’autrice lo ha articolato.

Si capisce bene che la “ragazza” non fa politica per gioco, leggerlo…………caro zonacesarini non fa male a nessuno.

Se lo avessimo scritto noi due “ romanacci “ dell’ultima ora ci saremmo limitati a tre righe:

ah regà io me candito, vedede n’po’ quello che potete fa,

ma lo avrebbe capito solo il nostro amatissimo Francesco Totti e tutti gli altri?

Un abbraccio e spero a presto.

write26 ha detto...

Hai ragione zonacesarini, taglio tutta la parte organizzativa e lascio solo l’introduzione, chi vuole approfondire può trovare il testo integrale qui:

http://www.mozione2.altervista.org/Mozione_Adele_Conte.pdf