UN SECCO NO AL MEGASANSIFICIO DEL COMUNE DI VEGLIE
UN GRANDE FRONTE COMUNE, SENZA DISTINZIONI DI PARTITI, PER VALORIZZARE I BENI DEL TERRITORIO, FAVORIRE UN MODELLO DI SVILUPPO ECONOMICO BASATO SULLE LORO RISORSE E DIFENDERE IL DIRITTO DEI SALENTINI DI VIVERE IN UN AMBIENTE SANO,SENZA FUMI SENZA
RUMORE,SENZA PUZZA E SENZA LA PAURA DI CONTRARRE MALATTIE DOVUTE ALL’INQUINAMENTO.
STIAMO PARLANDO DI UN IMPIANTO 10 VOLTE PIU’ GRANDE DI QUELLO ATTIVATO ALLA STERZA PIANA MA IL FATTO CHE IL “NOSTRO” SIA PIÙ’ PICCOLO NON SIGNIFICA CHE NON SIA INQUINANTE, SIGNIFICA CHE INVECE DI AMMAZZARE 100 PERSONE NE AMMAZZA SOLO 10.
LEGGIAMO, A RIGUARDO, LE DICHIARAZIONI DEI SINDACI DEI COMUNI LIMITROFI:
SALICE - Donato De Mitri, Sindaco.
L’Amministrazione comunale di Salice Salentino ribadisce fermamente la propria contrarietà alla realizzazione del Sansificio della Oil Salento
nell’agro di Veglie. Le ragioni di questo orientamento sono innumerevoli e tutte importanti. Da un punto di vista tecnico il procedimento adottato
dal Comune di Veglie è contrario ad ogni più elementare regola giuridica e di questi aspetti se ne sta occupando la giustizia amministrativa.
Inoltre, le Amministrazioni comunali vicine, anche esse portatrici di interessi collettivi, non sono state coinvolte nel procedimento e per questo non
sono state messe nelle condizioni di far valere le ragioni del proprio dissenso. E poi vi è l’aspetto ambientale e paesaggistico: le potenzialità
inquinanti dei fumi e delle polveri emesse da questo tipo di impianti sono state ampiamente evidenziate dagli studiosi e dai tecnici più accorti del
settore; il contesto paesaggistico della zona, con la realizzazione di queste ciminiere, viene stravolto. Né si può dire che il sansificio non incida
negativamente sulla promozione del territorio della Terra d’Arneo, ormai a vocazione agricola e turistica insieme: la produzione del negroamaro
e le numerose aziende agrituristiche verrebbero gravemente danneggiate con conseguenze pesantissime sull’occupazione e sull’economia della
zona.
SANDONACI (BR) - Domenico Serio, Sindaco.
Psr (Piano di Sviluppo Rurale), Parco del negroamaro, Strade dell’olio e del vino, Programma Leader, Gruppi di Azione Locale, Pit (piani integrati
territoriali): da anni, l’Europa, il Governo Nazionale, la Regione Puglia, ci dicono che la promozione dei prodotti tipici agricoli locali coincide con
la promozione del territorio e del paesaggio rurale.
Da anni, queste istituzioni, per il raggiungimento di questi obiettivi, hanno messo a disposizione ingenti quantità di denaro pubblico.
Come possono la Regione Puglia (Asl Le, Arpa Le) e la Provincia di Lecce, consentire la realizzazione, nel cuore del Parco del Negroamaro e della Doc “Salice Salentino”, di un importante impianto industriale senza attivare tutte le procedure previste dalla legge (conferenza di servizio per la variante urbanistica – valutazione di impatto ambientale) ????.
E’ ora che la sana politica e la coscienza profonda delle genti del salento si ribellino, democraticamente, a quei pezzi di cattiva politica che tanto male fanno al nostro meridione.
SAN PANCRAZIO SALENTINO (BR) - Domenico Francone, Sindaco.
Il territorio di San Pancrazio Salentino è fortemente interessato e compromesso dalla realizzazione del progetto del megasansificio de LA CASA,
essendo distante 3-4 Km in linea d’aria ed essendo maggiormente esposto alla emissione degli agenti nocivi per la direzione dei venti prevalenti
anche dopo la eliminazione, per il momento, dal progetto dell’estrazione dell’olio di sansa con esano. Il Comune di Veglie non ha considerato con
la necessaria avvedutezza e l’opportuno approfondimento, gli effetti che comporterà la realizzazione del progetto in questione, sulla salute dei
cittadini anche dei Comuni limitrofi, sulle risorse ambientali, culturali ed economiche.
Il Consiglio Comunale, all’unanimità, la Giunta e il Sindaco, perché i confini amministrativi di un Comune non costituiscono un baluardo fisico
invalicabile per le conseguenze che sul piano economico-ambientale comporta l’insediamento de LA CASA, sono impegnati a promuovere e a
partecipare a tutte le iniziative di mobilitazione popolare tese a disincentivare la messa in funzione del sansificio in questione.
GUAGNANO - Fernando Leone, Sindaco.
Il Comune di Guagnano è impegnato a portare a compimento un progetto di sviluppo economico che prende il nome di “Guagnano Centro”.
Lo scopo è quello di concorrere ad attuare un'inversione di tendenza nel processo di impoverimento economico e anagrafico del nostro Comune:
un ambiente urbanisticamente e architettonicamente suggestivo nel Centro Storico, una cordata di attività ed eventi promozionali, con l'unico
scopo di stimolare la visita continua di chi potrà essere interessato ai prodotti vitivinicoli ed artigianali in genere del nostro paese.
Il tutto ruota intorno all'esaltazione del nome e delle qualità del vitigno principale della nostra viticultura: “il Negroamaro”; pertanto all'interno
del Progetto, il Feudo di Guagnano viene proposto come “Terre del Negroamaro”, pubblicizzato con un marchio già costituito e promosso con
l'istituzione di un Premio annuale “Premio Terre del Negroamaro”.
Tale progetto prevede anche il coinvolgimento dei Comuni limitrofi per esaltare l'offerta agrituristica dell'intero territorio del Nord Salento, con la
costituzione anche di una Unione dei Comuni che hanno le medesime caratteristiche, problematiche ed esigenze, nonché la medesima storia e
tradizioni.
Tutto ciò detto, risulta assolutamente evidente che la nascita in questo contesto di una struttura industriale, come quella della proposta dalla Oil
Salento che ha in sé notevoli pericoli di inquinamento ambientale, distrugge alla radice qualsiasi speranza di crescita economica basata sulle
potenzialità agrituristiche dell'intero territorio interessato.
Per questi fondati motivi il Comune di Guagnano non può accettare una tale iniziativa industriale.
PORTO CESAREO “Il Sindaco di Porto Cesareo, Vito Foscarini, condivide la considerazione in base alla quale con semplice DIA (Dichiarazione di Inizio di Attività)
non si può dare corso alla realizzazione di un mostro come la struttura di cui si parla” (dal verbale della Conferenza dei Sindaci del comprensorio Nord Salento
del 2 settembre 2008). “La valutazione del progetto de LA CASA non riveste carattere meramente tecnico e perciò la Giunta di Porto Cesareo invita
il sindaco e l’amministrazione di Veglie ad un concreto e fattivo coinvolgimento dei Comuni limitrofi, che sono direttamente interessati
dall’impatto ambientale che la realizzazione del progetto comporta” (Del. di Giunta n. 141/08).
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