Con riferimento all’ultimo Post pubblicato oggi sul Blog della Minoranza Consigliare firmato dagli “eredi di Berlinguer” non possiamo esimerci dal l’invitare i frequentatori di lenolaidv a visionare questo video.(basta cliccare sul triangolino in basso a sinistra)
e se il monito di Sandro Pertini dovesse ancora avere significato, dopo aver trasmesso le notizie, quali dovrebbero essere le azioni consequenziali di coloro che siedono nell’Aula Consiliare per rappresentare i diritti dei cittadini?
Perché vedete cari lettori i casi Bertolaso non sono nati perché un magistrato stravagante, magari con i calzini color turchese, una mattina si è svegliato e siccome non aveva nulla da fare ha deciso d’indagare su un parente stretto di un’alta carica religiosa, che tra l’altro, era in procinto di essere nominato Vice Ministro e neppure perché, quei sciacalli che si dividevano gli appalti post terremoto, nel festeggiare, brindare ed “altro” hanno fatto tanto rumore al punto di aver disturbato la quiete pubblica in maniera maggiore di quanto era stato capace di fare, poco prima, il terremoto.
Allora i nostri cari amici invece di continuare ad “ululare alla luna” (io, tempo fa, fui tacciato di guardare il dito) dovrebbero, a mio modestissimo avviso, indire una riunione in Biblioteca non per invitare le imprese locali a reagire, ma per raccogliere le firme per presentare un esposto alla Procura della Repubblica in modo che Questa possa aprire un indagine e verificare se le urgenze citate sono reali o meno.
Per i meno pratici: l’esposto, diversamente dalla denuncia, non implica responsabilità dirette dei promotori e tantomeno dei cittadini che dovessero firmarlo ma è una semplice segnalazione di fatti dubbiosi riguardo i quali la procura ha l’obbligo di indagare, allora………….dov’è il problema?
Volendo essere maliziosi e noi di IdV diciamocelo……… un pochino lo siamo……….. o volendo dar credito ad una delle “massime” di quel Senatore a Vita tanto caro alla Maggioranza Consigliare (pensar male è peccato ma spesso ci si azzecca) si potrebbe ipotizzare che tutto questo polverone potrebbe essere stato alzato per far in modo che venga aggiudicato un sub appalto, di queste commesse, classificate urgenti, ad una ditta amica, oppure, peggio ancora, che un intervento a largo spettro degli ispettori negli archivi comunali potrebbe sollevare troppi coperchi.
Questo potrebbero pensare i “MALIZIOSI VERI “ noi no noi non lo pensiamo, siamo ancora degli apprendisti ma stiamo imparando. write26
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3 commenti:
Non sono riuscita a vedere il video...forse è il mio PC.In parole povere cosa dice??
Visto!!!! Onestà e coraggio...bellissime parole...peccato che i nostri politici non ne capiscano il significato,o meglio,per comodità,non vogliono capirlo.
Deve essere molto imbarazzante questa storia se anche il dott. Letta sente l’esigenza di sottolineare che «anche io mi arrabbierei se qualcuno pensasse di trasformare la Protezione civile in società privata, ma non è così e chi lo dice non dice il vero”. Il decreto esisteva ed era già stato ostacolato sul piano meramente economico dal PD perché senza copertura finanziaria.
Ma non c’era solo questo. Si paventava un decreto legge che trasformando la Protezione civile in una società per azioni allargava di fatto il suo campo d’azione a scapito dei livelli di trasparenza negli appalti, in nome di una ineccepibile rapidità invocata nelle situazioni di emergenza, ma un concetto di emergenza quanto mai esteso utilizzato anche per cose che non sembrerebbero tali.
Ora è scoppiato lo scandalo, un terremoto con accuse di sperpero, di truffe aggravate, si è saputo di imprese con capitale sociale inadeguato per la mole di interventi che tratta la protezione civile, emergono conversazioni ciniche, situazioni e feste poco edificanti.
Sicuramente qualcosa mi è sfuggito sembra abbia detto l’onnipotente dott. Bertolaso, ma dovrà avere argomenti più convincenti per rispondere non solo al magistrato, ma anche all’opinione pubblica che seppure sostanzialmente priva di potere, qualche volta è ancora capace di indignazione (ieri all’Aquila qualcosa si è mosso).
Aspettando i rilievi giudiziari dell’inchiesta una cosa però è già stata appurata l’artrosi cervicale è diventata una malattia (di classe) sociale.
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