
"Siamo di fronte all'esplosione di una crisi sociale che non è stata raccontata, non è diventata oggetto della contesa pubblica. I mass media si sono distratti. Non c'è stata la messa a punto della fotografia dell'insieme. Abbiamo visto qualche tassello, ma non il mosaico E' un paese che rischia di precipitare insieme ad altri territori dell'Europa."
La crecita di questi ultimi anni è stata una crescita drogata che pensava di mettere in un angolo il lavoro. Era una crescita che non riguardava l'economia reale ma nell'economia finanziaria che ha prodotto una gigantesca bolla speculativa che è esplosa in faccia al mondo.
Lei è un paradosso, è un esponente della sinistra che ha vinto la sua battaglia in Puglia, eppure è quello che più parla di sconfitta delle sinistre, perchè?
"Trovo incredibile che il Pd non si accorga di quello che è accaduto. Nelle ultime elezioni regionali si è verificata una delle più cocenti sconfitte della sinistra che perfeziona una serie di sconfitte elettorali che a loro volta ci mandano a dire di una sconfitta culturale, sociale, epocale. I leader del PD si comportano come degli esorcisti. Non c'è prospettiva di rivincita, di ricostruzione se non si guarda in faccia la realtà.Il centrosinistra non ha il vocabolario giusto per essere credibile, per costruire un'alternativa di governo e quindi deve ricominciare. Bisogna andare fuori dai partiti a cercare materiali culturali, bisogna avere il coraggio di un'innovazione radicale. Il centrosinistra è un repertorio di cose vecchie."
Parlando di sconfitta epocale non si condanna il centrosinistra che lo relega nell'irrilevanza?
"La sconfitta epocale è nelle dichiarazioni di queste ore, nell'enfasi con cui si parla di Fini che viene percepito come un ingrediente salvifico del centrosinistra. La sconfitta epocale è dire che il Pd deve diventare più sexy (Enrico Letta ndr).Parlare di sconfitta epocale significa guardare il volto dell'Italia di oggi, scoprire che c'è un Paese smarrito, è accorgersi che in Europa crescono formazioni neonaziste e che esiste un clima di intolleranza che ha cambiato il sentimento di un territorio da sempre considerato il fortino della civiltà e che oggi sembra un fortino assediato".
"Il centrosinistra ha reso offuscata la prospettiva del lavoro come immagine del guadagno del futuro. Se il lavoro è un destino di precarietà diventa una condizione di subalternità culturale. Su questo dobbiamo fare il salto. Sull'idea di produzione di ricchezza non dobbiamo essere simmetrici alla destra. La sinistra deve mettere in campo un'idea dello sviluppo fondata sulla valorizzazione dell'ambiente, delle risorse umane, su un patto con le nuove generazioni".
"La sinistra è in uno stato confusionale, non ne capisco il profilo"
"Le primarie sono uno strumento fondamentale evocano una speranza che mette anima nel centrosinistra. Non potremo tornare a vincere se non abbatteremo il muro della passività. Ritorneremo a vincere restituendo al popolo la passione per la politica".
Guarda il Video: http://www.rainews24.it/it/video.php?id=19148
6 commenti:
Una durissima critica al Partito Democratico Vendola vede la leader schip (Bersani Letta) smarrita incapace di proporre: “non capisco se è carne o pesce”
Fa emergere tutte le contraddizioni, le paure, i tatticismi del PD (compreso quello che vede Bersani estraniarsi dalla raccolta di firme per il referendum sull’acqua) tematiche che da tempo tentiamo invano di affrontare, e forse non affronteremo mai, anche nel nostro piccolo paesello.
E’ interessante visionare questo video, http://www.rainews24.it/it/video.php?id=19148 Vendola si presenta come un uomo nuovo, moderno, vicino ai movimenti e a quel Centro Sinistra che tempo invocano Sonia Alfano e Luigi De Magistris
http://www.facebook.com/group.php?gid=92458076395&ref=search&sid=1650854256.1433922570..1&v=info#!/pages/IL-NUOVO-CENTROSINISTRA-PROPOSTO-DA-DEMAGISTRIS/106958259337285?ref=ts
ha abbandonato quelle vecchie icone che hanno rappresentato per anni il mito della sinistra italiana ma non i valori, è diventato pragmatico, parla un linguaggio comprensibile e vicino ai problemi della gente, e per questo motivo e per aver avuto il coraggio di sfidare i vertici del PD che il centro sinistra governa la Puglia, se fosse stato per loro avrebbero presentato l’ennesimo candidato perdente.
Ho fatto solo la scuola media ma non sono scemo, c’è scritto sul questo blog SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTÀ (LENOLA) INSIEME A ITALIA DEI VALORI (LENOLA) PARTITO DEMOCRATICO (LENOLA) E AI COMITATI PROMOTORI:
IL GIORNO 1 MAGGIO SARANNO SUL COLLE PER RACCOGLIERE LE FIRME CONTRO LA PRIVATIZZAZIONE DELL’ACQUA.
Dopo una mail inviata a Wrhite che penso che li ha autorizzati e accettati anche se prima dicevano che l’acqua è di dio leggo sul blog del PD Lenola
PARTITO DEMOCRATICO (LENOLA), SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTÀ (LENOLA) INSIEME A ITALIA DEI VALORI (LENOLA) E AI COMITATI PROMOTORI:
IL GIORNO 1 MAGGIO SARANNO SUL COLLE PER RACCOGLIERE LE FIRME CONTRO LA PRIVATIZZAZIONE DELL’ACQUA
Non bastava l’acqua è di Dio ora per miracolo nella somma dei partiti i fattori si sono invertiti pure quabdo fai copia e incolla sono loro i promotori. VERGOGNA
VOGLIO segnalare ma tu Wrhite non ti montare la testa la signorilità di Whrite che quando scrive dice, Minny ed io, SEL e Italia dei Valori e la stupidità di questi figli del vecchio PD che anche se si laureano sempre ignoranti restano.
Vedi Wrhite gli hai dato un dito e già si sono presi il braccio, te lo avevo detto io, questo è il cambiamento ha ragione Vendola non si capisce se sono pesce o carne, per me è pesce ma un pesce che puzza.
Zonacesarini guardiamo il risultato,speriamo enorme,dell'iniziativa...lasciamo perdere queste cosette.
Vendola è Vendola che dire???
Vendola,Renzi e De Magistris questa secondo me dovrebbe essere la spina dorsale della nuova sinistra italiana. Il resto si può tranquillamente buttare al cestino,assicurandosi di fare raccolta differenziata però!
Swan Sonia Alfano, Ignazio Marino e uno che ci capisce tipo Renato Soru non li vogliamo con noi?
Perché qualcuno che ci capisce ci vuole non bastano onestà passione e tanta voglia di fare.
Non so cosa fumano in questi ulltimi tempi ma frasi tipo “l’acqua e di Dio” (Pierluigi Bersani) “ci vorrebbe un partito più sexy” (Enrico Letta) “con Fini ci telefoniamo spesso” (Dario Franceschini) “ meglio Berlusconi che Enrico Berlinguer”
( Vincenzo De Luca) Craxi un grande statista (Walter Veltroni) tralascio le stronzate a livello locale perché non ne vale la pena, bene queste frasi rappresentano un “campanello d’allarme” per le mie povere orecchie.
Zonacesarini certo che anche tu un po’ strano lo sei, se vuoi risposte dal PD vai a chiederle sul Blog del PD, perché ti rivolgi a noi?
Ciao write26
Primarie, Vendola contro D’Alema Giunta appesa a un filo.
http://www.rosarossaonline.it/dettaglio.php?id=3961
Voci sempre più frequenti secondo le quali il partito di Bersani sarebbe pronto ad affossare la Giunta Pugliese al primo passaggio in Consiglio. Ipotesi che il Pd esclude nel modo più categorico. Fatto sta che gli incontri e i vertici tra Vendola e la coppia dirigente del PD pugliese Blasi-Emiliano (dalemiano il primo, ex-e-neo-dalemiano il secondo) non hanno portato frutti.
Giovedì, ad Annozero , sono accadute cose che sarebbero normali in un Paese normale, ma in Italia rasentano lo stupefacente. Pier Luigi Bersani – diversamente dal suo mèntore baffuto e dal cavalier Berlusconi – ha accettato di misurarsi senza rete di protezione con cinque giornalisti di vari orientamenti che gli rivolgevano domande e gli muovevano contestazioni anche aspre. Ha fatto buon viso, ha sorriso, s’è infervorato, s’è incazzato, ha risposto per le rime, a tratti è parso addirittura a un passo dal commuoversi. Insomma, a contatto con alcuni esseri viventi, ha ripreso vita proprio quando lo stavamo perdendo. Lo stato pre-comatoso di partenza non è colpa sua: provate voi a frequentare tutti i santi giorni luoghi sepolcrali come quelli del Pd, antri spettrali popolati di salme e anime morte, ossari e fossili, in cui si aggirano raminghi i D’Alema, i Veltroni, i Fioroni, i Fassino, i Marini, i Follini, i Violante, i Letta (junior), facendosi largo fra residui del cilicio della Binetti e della cicoria di Rutelli e altri giurassici relitti del passato che non passa. Scene e ambienti che intristirebbero un battaglione di clown del Circo di Mosca. Ma poi le prime domande hanno sortito l’effetto del defibrillatore: il paziente s’è prontamente rianimato come nella serie E.R. e, dopo un istante di comprensibile disorientamento (“Dove sono?”), ha pronunciato alcune frasi tratte da un passato ormai lontano ma ancora impresse nei meandri del subconscio: “Opposizione”, “Costituzione”, addirittura “conflitto d’interessi”.
Paolo Mieli ne ha concluso che in quel momento è nato un leader. Può darsi, lo sperano in molti. Intanto i suoi elettori non possono che aver apprezzato alcune frasi finalmente complete (prima le lasciava quasi tutte a metà), dunque chiare, comprensibili, non politichesi. Soprattutto una: “La nostra Costituzione è la più bella del mondo: al massimo va un po’ aggiornata, ma guai a chi la tocca. Per difenderla siamo pronti a chiamare a raccolta tutti quelli che ci stanno, a partire da Fini”. Una svolta non da poco, visto che fino al giorno prima il responsabile Pd per le riforme, Luciano Violante, dichiarava restando serio: “Ho il dovere di credere al presidente del Consiglio e di dialogare sulle riforme”. Frase che ha indotto Ficarra e Picone, a Striscia la notizia, a domandare se per caso non sia cambiato il presidente del Consiglio, visto che il Pd gli crede. E a ipotizzare che, in vista dell’incontro per le riforme, Berlusconi abbia invitato Violante a presentarsi a Palazzo Grazioli col trucco leggero e il tubino nero d’ordinanza. Se le parole di Bersani hanno un senso – e si spera che l’abbiano, è il segretario del Pd – la “bozza Violante” per rafforzare (ancora?) i poteri del premier, porre fine al bicameralismo e saltare nel buio del federalismo va in soffitta, visto che prevede ben di più e di peggio che “qualche aggiornamento” alla “Costituzione più bella del mondo”. Così come le tragicomiche avances per l’ennesima riforma anti-magistratura affidate dal responsabile Giustizia Andrea Orlando al Foglio di Ferrara (forse sperando che non le leggesse nessuno).
Vedremo se, alle parole di Bersani, seguiranno i fatti (intanto ci accontentiamo delle parole: prima non c’erano neppure quelle): è cioè la fine del “dialogo” e dei “tavoli ” per le “riforme” e l’inizio di un’opposizione dura, proporzionata alla gravità della minaccia.Chissà che, trovando una sponda energica nel Pd, il capo dello Stato non racimoli un po’ di coraggio per rispedire al mittente le leggi vergogna della banda del buco prossime venture. A proposito: ci scusiamo con i lettori per la precipitosità con cui ieri abbiamo elogiato Napolitano per la mancata firma al decreto Bondi sugli enti lirici. Dopo appena 24 ore di temeraria astinenza, la penna più veloce del West ha firmato anche quello. Ma non è colpa sua. E’ come il Dottor Stranamore: quando gli parte la mano, non c’è nulla da fare. E’ più forte di lui.
Fonte: Il Fatto Quotidiano del 01 maggio, in edicola
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