
Quindi secondo te write se Berlusconi governa esattamente da sedici anni la colpa è del PD che è nato nel 2007, troppo superficiale questo ragionamento, non è da te write, ti leggo da due anni e molto spesso mi trovi d’accordo ma questa volta l’hai detta grossa. Ciao minavagante
Cara minavagante se è vero che mi leggi dovresti saper bene che è mia abitudine non sottrarmi alle critiche e tanto meno non assumermi le responsabilità di quanto scrivo, rispondo al tuo commento con un post, chissà magari riusciamo a suscitare l’interesse di qualcuno in grado di spiegarcele queste questioni.
Per quanto riguarda la nascita del PD (2007) ti rammento che i suoi fondatori sono in politica da circa trent’anni, e non ne hanno azzeccata una, se non quelle di volutamente far cadere i due governi Prodi.
Questi uomini, non li elenco altrimenti rischio di addormentarmi davanti alla tastiera, sono coloro che sono riusciti a far passare questo concetto: “i partiti sono tutti uguali” creando inconsapevolmente il più grande partito della storia della repubblica italiana “IL PARTITO DEI NON VOTANTI” quello che con il suo 50% di consensi permette a Berlusconi di governare.
Berlusconi diversamente ha dimostrato che anche gli ignoranti, gli incapaci, i fascisti, i malviventi, i mafiosi e il CIARPAME, più volte segnalato dalla ancora bellissima Veronica, possono governare un paese, ha dato loro voce ponendo al bando la legalità e chi tenta di farla rispettare, legittimando il rifiuto delle regole democratiche. Questo fenomeno, che definirei un terremoto sociale, come pensi sia potuto accadere?
In questo “caldissimo” mese di luglio abbiamo assistito al peggio, dimissioni del ministro delle attività produttive con Berlusconi che ne assume l’interim (proprio mentre si stanno discutendo importanti pezzi economici che riguardano le televisioni) quest’interim va oltre il conflitto di interessi (lo vogliamo raccontare alla gente o no?) Brancher nominato ministro del niente per sfuggire alla giustizia, cosa che ha fatto incazzare anche quel sant’uomo di Ponzio Napolitano, la firma più veloce del west, Dell’Utri condannato in secondo grado che si permette il lusso di santificare Mangano al ruolo di eroe ripetendo quanto già aveva affermato il premier.
Quella di Bertolaso risale al mese precedente, quindi è roba vecchia non se ne parla già più, oggi va di moda Verdini, il salotto di Bruno Vespa partecipato niente “po’ po’ di meno” dal governatore della Banca d’Italia Draghi e dal segretario dello Stato Vaticano Tarcisio Bertone.
Di Pietro, Vendola, e Ferrero chiedono le dimissioni dell’esecutivo e nuove elezioni, Anna Finocchiaro (disgustata da tanta schifezza) non viene adeguatamente supportata in Senato se non dagli applausi di IdV, Sel, e RC nel contempo il segretario del PD (Bersani) si trastulla in America e lascia al suo vice (Franceschini) dichiarare che appoggeranno a scatola chiusa tutti gli emendamenti posti in essere dai Finiani, il Presidente Rosy Bindi (l’unica che ha pudore) tace, Enrico Letta ripete le solite cazzate ( tipo dobbiamo rendere il partito più sexy) e il PADRONE vero del PD (Massimo D’Alema) propone un governo di larghe intese per fare le riforme. Ma perché quest’ultimi non erano fuori Palazzo Grazioli a prendere le “botte” con i terremotati Aquilani? Sai minavagante………noi eravamo presenti!!!
Quella della legge bavaglio poi è il colmo, ha suscitato il diniego degli organi di garanzia statunitensi, la disapprovazione dell’ONU, e qualche rumorino piccolo piccolo nel PD che per Santoro e Anno Zero, ancora in bilico, non ha speso una parola.
Tralascio la finanziaria, che non promuove nuove tasse e neppure dichiara guerra all’evasione (Scudo Fiscale) ma taglia fortemente i servizi, ( a chi guadagna 100.000 euro l’anno gli fa un baffo) penalizza pubblico impiego, comuni, province e regioni senza stanziare un solo euro per lo sviluppo, tutela il top management con ulteriori leggi ad hoc, condona preventivamente gli abusi edilizi e allunga i tempi a chi deve andare in pensione.
Ultima ciliegina, le dimissioni di Cosentino.
Secondo te mina vagante perché il PD di fronte tanto disgusto e tanto malgoverno, in un momento in cui questa maggioranza manifesta nel proprio interno una forte crisi per questioni che riguardano la legalità ancora non ha chiesto le elezioni anticipate? Perché non riempie le piazze di gente incazzata come (per non far torto a nessuno) avrebbero fatto Moro, Fanfani, Pertini e Berlinguer?
Con un opposizione così fatta sarei capace di governare anch’io che ho delegato a mia moglie la gestione del bilancio familiare per manifesta incapacità.
Ciao write26.
7 commenti:
Tre ore fa Bersani dagli USA
BERSANI: PRONTI A GOVERNO TRANSIZIONE CON FORZE CONSAPEVOLI MAGGIORANZA
(ASCA) - Roma, 16 lug - Il Pd e' pronto per un governo di transizione con le forze responsabili della maggioranza ''per uscire da questo ciclo politico'' in cui il Paese non e' governato.
Lo ha detto il segretario del Pd Pier Luigi Bersani in una intervista rilasciata dagli Usa a Sky Tg24.
''Noi -ha affermato Bersani- abbiamo dichiarato e dichiariamo la disponibilita' a considerare una fase di passaggio per uscire diciamo da questo ciclo politico.
Naturalmente queeo questo ha una premessa, cioe' che dentro la maggioranza le forze piu' consapevoli si rendano conto che cosi' non si puo' piu' andare''.
D - Quali sono queste forze?.
BERSANI - ''C'e' da candidarsi ad essere consapevoli!. Io credo che da tutti i lati di questa maggioranza si possa considerare il fatto che in questo momento il paese non e' governato''.
D - Ponete dei paletti?.
BERSANI - ''A certo! Il primo paletto sarebbe quello di delineare un percorso che avesse un esito prefissato e che prevedesse anche un cambiamento dei meccanismi elettorali''.
D - Avete delle preclusioni per questo governo di transizione o di larghe intese? Ad esempio sul premier?.
BERSANI - Certamente, quando parliamo di superamente di un ciclo di cosa parliamao se non di Berlusconi?''.
D - Franceschini ha chiesto ai finiani di votare alcuni vostri emendamenti sul ddl intercettazioni. Se questo dovesse accadere potrebbe essere la nascita di qualcosa... BERSANI - ''Per adesso chiediamo a tutti quelli che si sono pronunciati criticamente su queste norme sulle intercettazioni di essere coerenti in parlamento. Tutto qua.
Poi ogni giorno ha la sua pena. Ma cominciamo intanto con qualche gesto di coerenz''.
D - Quale potrebbe essere la figura che potrebbe unire...
BERSANI - ''Non ne ho la piu' pallida idea. Non stiamo considerando la proposta vedendo questo.
D - Si e' parlato di un suo colloquio con Bossi, c'e' stato?.
BERSANI - ''Ci siamo incontrati, piu' di una volta. Ci siamo telefonati, ma tutte queste ricostruzioni, la piattaforma delle condizioni non c'e'''.
D - Voi sareste disposti a votare il federalismo?.
BERSANI - ''Il nostro. Noi abbiamo idee piu' chiare della Lega su cos'e' il federalismo. Loro stanno facendo il federalismo delle chiacchiere e devo anche dire che mi sto convincendo che stanno facendo purtroppo un federalismo truffa, perche' sotto la parola federalismo stanno facendo il piu' colossale taglio di risorse e capacita' di intervento dei sistemi locali che si sia mai visto. Noi abbiamo la nostra idea di federalismo. Io non ho paura di confrontarmi su questo tema qui. Ho forse le idee piu' chiare di quelle che hanno loro: su come farlo e farlo in modo da garantire livelli di comune cittadinanza degli italiani. Perche' il federalismo vuol dire questo''.
Una dichiarazione questa di Bersani da vero leader del “nulla” diciamo che quest’incarico alla guida del PD ha fortemente danneggiato quell’immagine, ormai sbiadita, di un Pier Luigi Presidente della Regione Emilia Romagna che tutti ricordiamo con il dovuto rispetto.
Per chi ha voglia di leggere:
Dossier, calunnie e voti comprati così Berlusconi seguiva la macchina del fango di Cosentino
Fonte: ROBERTO SAVIANO - la Repubblica | 17 Luglio 2010
"Strane passioni" ecco l´articolo che diffamò Caldoro L´analisi Nei colloqui il progetto per distruggere Caldoro QUANDO si dà fastidio al governo o a chi comanda cosa succede in Italia? Quando un politico viene scelto al posto di un altro più potente ma indagato dall´antimafia cosa accade? Ora lo vediamo. In quel momento, infatti, si attiva una macchina fatta di dossier: giornalisti conniventi e politici faccendieri cercano attraverso media e ricatti di delegittimare i rivali. Così succede a chi non si allinea, fango, voci, raccolta dei vizi, sgretolamento delle virtù. Un mestiere in cui alcuni cronisti campani sono maestri, un meccanismo che in Campania è remunerativo più che altrove. Leggere le indagini di questi ultimi giorni prende allo stomaco, crea vertigine. Per questo tutti devono sapere e chi non reagisce sceglie, in qualche modo, di essere complice. Provate a leggere e capire quanto organizza Nicola Consentino insieme a Arcangelo Martino, Pasquale Lombardi, Flavio Carboni, Ernesto Sica. Con un aiuto fondamentale. Quello del Presidente della Corte di Appello di Salerno perché secondo i carabinieri «Umberto Marconi dà una consulenza giuridica a tutta l´operazione e connette le informazioni all´ambiente giornalistico e giudiziario». Il gruppo si organizza per cercare di delegittimare Stefano Caldoro candidato prescelto dopo che Nicola Cosentino è stato accusato dalla procura di Napoli di essere un politico e un imprenditore a disposizione del clan dei Casalesi e da questi costruito.
Berlusconi è informato - da quanto emerge nelle intercettazioni - di tutto. Attraverso Denis Verdini a Roma tutti sanno cosa sta facendo la banda del fango. Lasciano fare, per capire effettivamente se la diffamazione di Caldoro può oscurare le accuse di mafia a Cosentino. Tutto questo avviene inaspettatamente, essendo Caldoro un pupillo di Berlusconi, ma Cosentino è più potente più utile, e sa molte cose. Fino alla fine, il gruppo aspetta di convincere Berlusconi, che monitora e attende sino all´ultima ora disponibile per vedere se il piano viene realizzato o invece l´opinione pubblica ne resta indifferente.
Cosentino vuole assolutamente diventare presidente della Regione Campania, e chi gli è intorno sa che con Cosentino presidente della Regione gli affari sarebbero esponenziali e quindi il gruppo - secondo l´indagine dei Carabinieri di Roma - inizia a raccogliere informazioni su Caldoro. La prima cosa che colpisce è che l´elemento chiave sono i suoi presunti rapporti omosessuali. L´omosessualità che attribuiscono a Caldoro diventa strumento di delegittimazione. Ed è una dimostrazione dell´arretramento della cultura politica. Quale sarebbe il "reato" o lo scandalo nell´essere omosessuale? Cosentino e il suo gruppo contano invece sul fatto che legare la vicenda Marrazzo a quella di Caldoro può incidere sull´opinione pubblica. L´obiettivo è fare pressioni sul Pdl romano, poiché, evidentemente, il sospetto di essere gay pesa più dell´essere indagati..............
…………dall´antimafia. Emerge dalle intercettazioni che questa è la trovata di Cosentino e infatti alcuni vengono investiti del compito di compilare un dossier su Caldoro e i presunti suoi amanti uomini. Il dossier stenta ad arrivare e Martino e Cosentino sono preoccupati. Temono che tutto possa essere solo una storia di voci. Da dire con la "bocca". Loro voglio carte, dossier, dettagli da poter usare:
Cosentino: Ma quell´amico la relazione l´ha portata no?
Martino: L´ho chiamato sta venendo.. detto tra me e te mi sono anche molto arrabbiato nicò perché sono scocciato
Cosentino: questo vuole piglià per il culo
Martino: ho detto con la bocca con la bocca si mangiano i maccheroni diceva totò
Cosentino: bravissimo bravissimo
Martino: (…) Porta la cazzo di relazione perché sennò la scrivo io e non ne parliamo più
Cosentino: bravo bravo bravo
Martino: Se sai scrivere se poi non sai scrivere io lo so fare perché non sono fesso sono pure un poco laureato come te io non so che cazzo faccia nella vita..
Cosentino: non lo so manco io
Martino: forse farà i pompini pure lui che ne so ci stanno tanta gente qua Caldoro coso.. tutti questi fanno questo. Tutti. I bocchini.
Cosentino: I bocchiniani
La battuta sul cognome di Italo Bocchino è scontata ma Martino riconosce a Cosentino il merito di aver descritto bene la corrente che gli si oppone nel Pdl Campania:
Martino: Ma tu mi.. assai quando dicesti quel gruppo di ricchioni, di frocetti, di frocetti
Cosentino: di frocetti ma io sono lungimirante…
Martino: È lo so no tu sta cosa te la porti appresso perché sei stato un grande
Cosentino: si si il fatto dei frocetti questo rimarà nella storia
Martino è entusiasta della trovata di Cosentino di mostrare che i suoi rivali siano gay ed è convinto di poter aver un consenso enorme dall´elettorato su questa vicenda:
Martino: io lo dirò nella prossima conferenza stampa che farò allo stadio San Paolo con te, ti porterò 70, 80 mila persone. Ma te lo giuro tu pensi che io scherzo nicò
Così si forma il gruppo, si affidano "indagini" per capire. I giornalisti sono "guaglioni e´ barbiere" ossia "ragazzi di barbiere" che lavorano per loro, i testimoni vengono definiti "cantatori" perché cantano storie e dettagli sulla vita privata del loro rivale. Così le informazioni vengono raccolte. Martino e Sica si sentono su questo.
Martino: si!
Sica: è abbastanza chiaro?
M: si è chiaro ma vedo solo…
S: questo è…queste sono diciamo…
M: solo date praticamente!
S: no è dove c´è la certificazione! Mo bisogna vedè diciamo…anche la fotocopia delle cose vabbuò?! E ciooè …qua sembra….
M: Ma io vedo…vedo soltanto …
S: le date e i…e i luoghi
M: ehehe…e i luoghi…luoghi..
S: eh!
M: eh poi non vedo più niente qua dice particolarmente etc etc
S: eh! è dice
M: poi basta non c´è più niente eheh! Non c´è un…un…unnnn….
Martino vorrebbe i nomi delle persone che Caldoro avrebbe incontrato, Sica gli ha procurato i nomi degli hotel e gli promette anche altri documenti. Poi svela il suo piano: terrorizzare Caldoro senza diffondere le notizie.
Sica: …quello già sbanda perché sono veritiere voglio dire! Adesso tutto il resto veramente è………
……… contorno perché la ci sta proprio nome e cognome! Quindi basta che tu gli dici ma tu gli dici il 19 settembre sei andato la! Quello…poi dopo di che veramente …. mo bisognerebbe avere una copia…una cazzata perché queste sono leeee perché poi lì lui lì andava bimestralmente il vizio è pesante ehhhh
Caldoro diventa un problema vero per Cosentino, perché lui ha il potere elettorale e imprenditoriale ma Caldoro è più presentabile. Martino nell´intercettazione è chiaro. Bisogna eliminare la candidatura di Caldoro definito "culattone" nell´ottica tipica napoletana che chiama "ricchione" il gay povero e "culattone" il gay ricco.
Martino: "Qua la cosa importante è culattone…e domani dice: vabbuò togliamo a culattone adesso parliamo".
Cosentino: bravo bravo bravo…. d´accordissimo questo è l´obiettivo principale poi tutto il resto è…
La costruzione del dossier è partita. Parlano con Denis Verdini, cercano Berlusconi, li avvertono che girano queste voci. Martino e Cosentino non si fidano dei loro "contatti" con Berlusconi. Li definiscono tutti uomini con la "posta", con una taglia, una paura, un ricatto. Martino arriva persino a dare dello "stronzo" a Berlusconi perché non capisce chi ha il potere e chi è invece solo un "frocetto"
Martino: Sono tutti femminielli e frocetti capito
Cosentino: Davanti fanno eh bravo davanti fanno la cosa poi quando vanno di fronte al Cavaliere ognuno si vede la posta capito?
M: E quello il Cavaliere per questo è uno stronzo solo la gente come me può dire che è no stronzo
Non vengono stoppati. Sembra piuttosto che vogliano aspettare le reazioni dei loro elettori. Cosentino e Martino si sentono dopo aver ricevuto una nuova versione del dossier. Sono contenti del risultato.
Martino: allora lì ci sono tutte cose circostanziate definite e puntuali di date di dove va ma va fino all´altro ieri eh? Attenzione
Cosentino: Ah…
M: questo è metodico
C: addirittura
M: fino all´altro…si è metodico ma fino all´altro ieri, e l´ha sanno ovviamente con chi va tra i clienti è molto conosciuto. Chi si porta alti belli biondi. Coso…occhi azzurri eccetera (…)
Ogni volta che parlano dei presunti compagni di Caldoro sono sempre più precisi nella descrizione fisica e si trovano spesso riferimenti a "persone fonti". Il che fa pensare che siano loro stessi a "costruire" le persone per gli incontri.
Ma c´è di più, di peggio. C´è un passaggio in cui Cosentino chiede a Martino se c´è solo la vicenda dell´omosessualità o anche "l´altro". "L´altro" secondo i Carabinieri è il tentativo di fabbricare un´accusa di camorra. Così da pareggiare la partita. Camorra Cosentino, camorra Caldoro. Ma su di lui peserebbe anche il "sospetto" di essere gay. Prendi un vecchio pentito, fuori dai giochi e gli fai sparare qualche accusa, il tempo di finire sui giornali; poi magari i pm dimostrano che è falsa, ma intanto il fango ti è arrivato. Un vecchio gioco delle organizzazioni criminali che solo procure antimafia forti e integerrime riescono a sventare. La logica qui è la medesima dei quotidiani della loro area, ossia sostenere che niente è pulito, tutto è sporco, tutti si è uguali nei vizi e negli interessi. Dunque nessuno può fare la morale.
La macchina del fango vive di questo desiderio di mettere tutti sullo stesso piano: tutti corrotti, tutti viziosi. Un meccanismo che si riesce a bloccare quando non si contrappongono più santi a demoni, ma piuttosto quando si dimostra che pur nella contraddizione che è degli esseri umani, gli interessi sono diversi, le azioni sono diverse. E anche le debolezze sono diverse.
Cosentino: la relazione riguarda soltanto quell´aspetto là…o pure l´altro…
Martino: no l´altro c´è pure quello, però questo è una cosa che come fece quel Piero là
C: mm, si si
M: che poi è stato visto tutto dopo, qua lo si vede prima, e scusate questo lo fa tutti i giorni mo, e con queste date ovviamente appena esce ci sta chi le mette fuori............
C: vabbè vabbè
M: ci fa il servizio anche ben probante e pulito (…)
M: io credo questa sia la svolta
C: È´ finita..
Invece non è finita per niente. Il dossier non sortisce effetto. Allora Pasquale Lombardi geometra avellinese, faccendiere che ha relazioni con i poteri che contano, giudici, imprenditori, politici, e che vuole la candidatura di Cosentino, spinge per far uscire il dossier sulla stampa. Non alla loro stampa: sarebbe troppo chiaro il disegno. Propone di dare il dossier alla redazione di Repubblica a Napoli, sperando che venga pubblicata perché è contro il centrodestra. Ma il tentativo non riesce.
Lombardi: Ma chest sai che bulemm fa? Piuttosto na cosa di chest potrebbe essere data a la Repubblica in una busta accussi, virit che succer´, anche questo…(ma questo sai che vogliamo fare piuttosto una cosa di questa potrebbe essere data a la Repubblica in una busta così vedete che succede anche questo)
Ma a questo punto la banda del fango non può più sperare che la cosa sia risolta da Roma, anche perché la Cassazione respinge il ricorso di Nicola Cosentino. Sembrano nulle le possibilità di essere il prossimo Presidente della Regione Campania. Eppure ha la certezza dei voti, ha il piano degli affari, tutto gli sembra così vicino. Il pentito da usare contro Caldoro è Bruno Rossi ex boss della zona di Fuorigrotta che avrebbe dovuto parlare di una alleanza tra lui e Caldoro negli anni ´90 contro Amato Lamberti. Martino riceve un sms:
"Dici a nicola che dovrebbe uscire il rapporto di Caldoro con i trans forse del problema ha parlato anche un pentito. Che fine abbiamo fatto siamo finiti in un mondo di froci. Povero Berlusconi."
Esce infatti l´articolo, vero e proprio capolavoro di intimidazione. Esce su un blog, www. campaniaelezioni. altervista. org. Un blog visto da pochissimi. Ma anche questa è una logica rodata e molto utilizzata in Campania. Di cronisti frustrati e licenziati ce ne sono tanti. Il blog ti mette al riparo dalle querele, al massimo viene chiusa la pagina, ma permette che la notizia arrivi agli addetti ai lavori. Così le redazioni dei giornali vengono a sapere informazioni private su Caldoro. Un articolo che pubblica esattamente il dossier voluto dalla banda del fango e che finge di essere a favore di Caldoro, dicendo che "è una valanga di sterco caduta a valle", fa riferimento al "sobrio" Caldoro scelto al posto di Cosentino. Finge di difenderlo ma diffonde il fango.
Appena esce il blog, Sica e Martino ricevono molte telefonate preoccupate. Fingono di non sapere niente. Martino riceve mentre è a cena davanti ad altri del partito la telefonata di Sica. È una messa in scena.
Sica: Mo mo stavo leggendo ho visto internet na cosa campagna elezioni per esempio ma pure un altro blog come si chiama elezioni. it (..) sul conto del candidato nostro una cosa incredibile dice: un marrazzo in campania, nuovo caso marrazzo
Martino: Vabbè è un attacco di merda ma come si permettono
Recitano la parte dei "feriti dalla notizia" e chi è lì al tavolo ovviamente prende atto che loro non ne sapevano nulla. Ed invece il sindaco di Pontecagnano (e assessore regionale poi costretto alle dimissioni) Sica e Arcangelo Martino sanno tutto, sono loro gli artefici di quel dossier. Sperano che Annozero, avendo due campani, come Santoro e Ruotolo a gestire la trasmissione si occupi con maggior dettaglio della vicenda Caldoro, e sperano che pur di battere il Pdl, De Luca il candidato del centrosinistra sia disposto a riprendere le notizie del dossier. Guardano con piacere che si sta diffondendo in tutte le redazioni la notizia, anche se non esce su nessun grande giornale, tutti ne parlano e il vento della calunnia diventa tempesta, sperano Caldoro si ritiri terrorizzato, che la sua famiglia possa rompersi, vogliono minare il suo equilibrio.
Fino alla fine sperano di poter vedere Caldoro inciampare così da dimostrare che Cosentino solo avrebbe potuto traghettare alla vittoria il Pdl. La notizia si diffonde ovunque e Sica e Martino iniziano ad accusare la "sinistra" di diffondere il dossier costruito da loro, addirittura dicono che è una "porcata". A leggere sembra che pensino di………..essere intercettati e quindi vogliono dare la colpa ad altri, o forse sono rimasti talmente impressionati dalla diffusione del dossier che pensano davvero che i "nemici" politici lo stiano sfruttando.
Martino: queste sono porcate ma secondo te è la sinistra che sta facendo sta cosa?
S: io penso di si sono..
M: La sinistra eh…
S: quelle porcate che si fanno proprio…
S: quelle porcate che fanno sotto elezioni sti delinquenti pensa un po´ che oggi ho parlato con uno... questi verseranno ancora altro veleno sopra tutto diciamo il gruppo storico che si... monnezza solo su monnezza, un clima proprio mammamia
M: addirittura? Un clima proprio terribile che verrà fuori domani su Annozero
S: domani c´è Annozero, quello De Luca se lo mangia voglio dire non c´è partita.
Cosentino e co. Dopo che Caldoro viene designato come candidato, cercano in extremis di puntare su Lettieri che gli garantirebbe, a leggere le cose che dicono, le stesse condizioni di Cosentino. Ma neanche Lettieri verrà poi prescelto. A quel punto la banda del fango vuole portare i voti al centrosinistra per punire Caldoro: «Arcangelo dice che farà un pensiero su De Luca»… «Arcangelo gli dice che anche lui a questo punto è orientato a spostarsi a sinistra» sono le ultime intercettazioni. Dall´altra parte bassoliniani ostili a De Luca votano Caldoro. Tutto diventa una battaglia tra bande che comprano voti e non c´entra più nulla l´idea, la passione politica, il programma, il piano, la Campania diviene l´emblema di questo Paese. Il paese intero, governo in testa, ricattato da questo sistema. Cosentino ne esce apparentemente sconfitto quando l´informazione nazionale si occupa di lui costringendo i suoi a non candidarlo. Ma sa di avere sotto ricatto molti, sa di essere il politico che conta, con i voti, i soldi, le informazioni. Ma sembra che il suo potere continui a sopravvivere soprattutto nei dossier e nella capacità di egemonizzare con il suo ruolo il ciclo dei rifiuti: perdi Cosentino, la Campania torna a sommergersi di rifiuti. E questo il governo non può permetterselo, avendo sbandierato la finta soluzione dell´emergenza rifiuti.
Qualunque sia il tuo stile di vita, qualunque sia il tuo lavoro, qualunque sia il tuo pensiero, se ti poni contro certi poteri questi risponderanno sempre con un´unica strategia: delegittimare. Delegittimare il rivale agli occhi della pubblica opinione, cercare di renderlo nudo raccontando storie su di lui, descrivere comportamenti intimi per metterlo in difficoltà, così che le persone quando lo vedono comparire in pubblico possano tenere in mente le immagini raccontate e non considerarlo credibile. Un vecchio boss della Nuova Famiglia, Pasquale Galasso, alla domanda «Perché non uccidete magistrati?» rispose chiaramente: «Signor giudice noi preferiamo delegittimarli».
©2010 Roberto Saviano/Agenzia Santachiara
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