
Per un governo di salute pubblica
Con queste regole non ci può essere democrazia nel voto
Cari Antonio Di Pietro e Nichi Vendola,
in caso di sfiducia parlamentare al governo Berlusconi la vostra proposta è chiarissima e convincente: subito elezioni democratiche. Dove l’avverbio “subito” è importante, ma davvero decisivo è l’aggettivo: elezioni DEMOCRATICHE. C’è dunque una domanda a cui non potere (nonpossiamo) sfuggire: nella situazione attuale, e con ungoverno Berlusconi dimissionario ma in carica per “l’ordinaria amministrazione” (questo significa elezioni subito), le elezioni sarebbero democratiche? Io credo di no. Non sono democratiche elezioni in cui uno solo dei contendenti controlla totalitariamente la risorsa elettorale decisiva, la comunicazione (e l’informazione). Non sono democratiche elezioni in cui, in sinergia con la prima e già decisiva “anomalia”, chi ottiene la minoranza dei voti può avere in Parlamento una maggioranza schiacciante (e oltretutto nomina direttamente i “suoi” deputati e senatori ).
Lo pensate anche voi, o siete invece convinti che le elezioni sotto totalitarismo televisivo e con la legge elettorale “porcata” sarebbero comunque democratiche?
Non rinunciare a battersi
PERCIÒ, se volete (vogliamo) elezioni DEMOCRATICHE, anziché smaccatamente truccate,
dobbiamo prima volere, e ottenere, le CONDIZIONI perché le elezioni non siano una truffa. Primo: la restituzione al pluralismo dell’etere televisivo, bene pubblico per antonomasia – proprio come l’aria che si respira. Che al pubblico pluralismo è stato invece espropriato da Berlusconi, grazie a quella “cricca” ante-litteram che fu il suo sodalizio con Craxi. Secondo:una legge elettorale – sia essa maggioritaria o proporzionale – che eviti le mostruosità dall’attuale “porcata”. Io aggiungerei anche una legge sul conflitto di interessi, che in effetti esiste già dal 1957 ma è stata interpretata alla azzeccagarbugli e andrebbe quindi rinnovata in modo da essere inaggirabile, e l’abrogazione di tutte e leggi “ad personam”. Questi due ultimi provvedimenti sono certamente importanti per una democrazia degna del nome, ma i primi due sono assolutamente imprescindibili. Sia chiaro:qualora non si riuscissero a ottenere nemmeno le due condizioni minime che ho appena elencato, credo che si dovrebbe comunque partecipare al voto, anche in condizioni di democrazia
amputata (gravemente amputata, direi). In condizioni peggiori delle nostre, l’opposizione cilena discusse se partecipare al referendum voluto dal regime di Pinochet o boicottarlo, e per fortuna
decise per la partecipazione, e per lo sconfitto Pinochet fu l’inizio della fine. Ma ciò non toglie che le forze democratiche non possano rinunciare a battersi con tutte le loro forze perché le elezioni si svolgano in condizioni effettivamente democratiche. Una tale rinuncia aprioristica sarebbe davvero paradossale, anzi gravemente colpevole, quanto e più di un inciucio,perché fornirebbe avvallo a una situazione peggiore rispetto al peggior risultato che un inciucio potrebbe ottenere. Inciucio, perché non ci siano equivoci, che comunque non andrebbe accettato. Ma a maggior ragione, allora, non si può regalare al regime, senza lotta, addirittura di più: elezioni non democratiche sotto un governo Berlusconi in carica per “l’ordinaria amministrazione”. Né può valere l’obiezione che il ripristino delle condizioni democratiche minime non è obiettivo facile da raggiungere . È difficile, forse difficilissimo. Ma un’opposizione democratica che rinuncia alla lotta ha già rinunciato ad esistere. E difficilmente risorgerà improvvisamente e per miracolo nei giorni delle urne.
Guardare anche al male minore
NEPPURE può valere l’altra obiezione,che il quadro che avrei delineato è erroneamente drammatico, perché in fondo in queste condizioni abbiamo già votato, addirittura di recente, due anni fa. L’abissoche esiste tra democrazia autentica e totalitarismo compiuto è percorso da infiniti passaggi intermedi, dei quali i democratici più tiepidi e/o più irresponsabili invitano in genere a fidarsi come di “mali minori” che dall’abisso ci salverebbero, mentre invece ce lo avvicinano. L’ultima volta che abbiamo votato la caratura delle condizioni democratiche era già critica, per via della “porcata” e del duopolio Mediaset e Rai lottizzata. Ma lo schifo della lottizzazione è stato superato con gli stivali delle sette leghe dall’accelerazione totalitaria dei mass media ora tutti in mano berlusconiana: minzolinizzazione dell’informazione e uso intimidatorio-terroristico di “inchieste” tipo gli “inquietanti” calzini turchese di un magistrato che fa il suo dovere. Credo sarebbe folle sottovalutare la nuova soglia – varcata da Berlusconi con i suoi ultimi diktat televisivi – verso il totalitarismo descritto nei romanzi di Orwell.
Perciò, cari Antonio Di Pietro e Nichi Vendola, se vogliamo elezioni democratiche dobbiamo volere un nuovo governo, anziché il governo Berlusconi in “ordinaria amministrazione”. Il dilemma non è tra elezioni o governo provvisorio ma tra elezioni democratiche ed elezioni non democratiche. Ovvio che tali, cioè non democratiche, potrebbero restare anche con un nuovo governo. E con ciò arriviamo al grande equivoco: tutti parlano di governo di transizione o governo tecnico, ma ciascuno intende una cosa diversa,in genere ritagliata sui propri interessi “di bottega”, e oltretutto lasciata nel vago, per tenersi le mani libere rispetto ad ogni possibile “inguacchio”: da un governo col Pdl a presidenza Tremonti ad un governo ad egemonia “centrista”.
Condizioni minime di democrazia
ECCO perché, cari Di Pietro e Vendola, credo che dovreste (dovremmo) partire dai contenuti: se
deve ripristinare condizioni minime di democrazia , un governo “provvisorio” deve togliere a Berlusconi il maltolto (monopolio televisivo) e dar vita a una nuova legge elettorale. È davvero bizzarro che la prima condizione non venga evocata da nessuno. Ma senza restituire l’etere televisivo al pluralismo non si vede che senso avrebbe un governo diverso dal governo Berlusconi! sempre elezioni truccate resterebbero, anche con una migliore legge elettorale. .
In secondo luogo dovreste (dovremmo) accordarci su quale legge elettorale.
Maggioritaria o ritorno al proporzionale? Personal-mente credo che l’uninominale a due turni, sul modello dell’elezione dei sindaci, sarebbe da preferire: senza quote nazionali residue, e con la possibilità di incorporare al primo turno delle primarie vincolanti (risparmio qui le “tecnicalità” che ho analizzato diffusamente alcuni anni fa). Ma comunque, una gerarchia di preferenze dovreste (dovremmo) averla, altrimenti l’alternativa alla “porcata” rimane una chiacchiera.
Quale governo?
INFINE (ma non per importanza): che tipo di governo? Con quali nomi? Un governo di “lealtà costituzionale” CONTRO Berlusconi, senza parlamentari, sembra il più “utopistico”, eppure è l’unico che potrebbe neutralizzare gli infiniti e frammentati “appetiti” che impedirebbero la nascita di un governo a lottizzazione tradizionale. E per presiederlo non mancano certo le figure istituzionali, da un governatore di Bankitalia a un ex presidente di Corte costituzionale.
Naturalmente una proposta di questo genere è una proposta di lotta, non di immediata trattativa con le altre forze politiche. Ma lo si può considerare un difetto? Vuol dire semplicemente che è l’opposto di ogni possibile inciucio, e questo a me continua a sembrare un pregio. Una proposta di lotta non è inevitabilmente velleitaria o utopistica. Proviamo a pensare a una grande manifestazione
nazionale per fine settembre che chieda “elezioni democratiche! fuori Berlusconi, governo di pluralismo televisivo, nuova legge elettorale”. Siete (siamo) davvero sicuri che non potremmo ripetere quanto avvenuto a san Giovanni nel settembre del 2002 e nel novembre del 2009, cioè un milione di persone in piazza? E questo non potrebbe influire su un Parlamento dove non pochi per opportunismo vorrebbero evitare elezioni immediate? E se poi la “soluzione” della crisi sarà diversa
da quella per cui la società civile democratica si sarà battuta, non si arriverà comunque al momento del voto (e delle precedenti primarie)con un patrimonio di lotte e di credibilità maggiore? Mentre limitarsi a dire “elezioni” (evidentemente senza aggettivi), mentre tutte le altre forze politiche
manipolano l’opinione pubblica con le ambiguità di un “governo tecnico”, a me sembra comporti assenza e sudditanza, che pagheremmo pesantemente il giorno che comunque si voterà.
Lo spettro della sconfitta
E ANZI pagheremo almeno per una generazione. Perché a me sembra che con incredibile cecità sieviti di vedere cosa accadrebbe se Berlusconi vincesse di nuovo le elezioni: non solo ladri e mafiosi
al governo e agli affari, Minzolini all’informazione, mignotte di regime ovunque. Ma Berlusconipresidente della Repubblica tra meno di tre anni, e tra nomine presidenziali e di maggioranza parlamentare ben più dei due giudici di Corte costituzionale che bastano ormai a Berlusconi per controllarla. Con il che non saremmo solo alla dittatura a vita di B, saremmo a un regime che strutturalmente gli sopravviverebbe a lungo. È questo che vogliamo? E di fronte a questo, possono
le forze di opposizione continuare a trastullarsi con i piccoli successi elettorali che ciascuna potrebbe lucrare rispetto all’altra, quando questo accadrebbe nell’orizzonte di una democrazia resa un deserto? Proviamo almeno a discuterne. Subito e soprattutto seriamente.
Risposta di Antonio Di Pietro
Il Pd non ci sta. Meglio le urne
Caro Flores,
rispondo all’appello che hai rivolto a me e a Vendola. Tu condividi con noi la necessità di andare al più presto alle urne per mandare a casa Berlusconi e il suo governo. Giustamente, però, fai notare che se non si realizzano prima “due condizioni minime” (parole tue), ovvero “modificare l’attuale legge elettorale “porcata” e togliere a Berlusconi il controllo totalitario dell’informazione”, sarà
molto difficile, se non impossibile, poi, vincere le elezioni.
Tu stesso, inoltre, fai notare che, fino a quando Berlusconi sarà al governo e avrà una maggioranza che lo sorreggerà, è inimmaginabile che il Parlamento possa emanare una nuova legge elettorale e una regolamentazione più democratica e plurale dell’informazione pubblica e privata.
L’utopia e la lotta
Tu stesso, quindi, per sfuggire a questa ferrea morsa, proponi l’avvento di un “governo provvisorio” o “governo di lealtà istituzionale” (come lo chiami tu) composto da personalità non della politica (e quindi non parlamentari e non appartenenti a partiti) che si sostituisca all’attuale governo berlusconiano ed emani leggi che soddisfino le suddette due “condizioni minime” per andare alle
elezioni.
Tu stesso, infine, ti sei accorto che la proposta da te avanzata è a tal punto “utopistica” (ancora parole tue) da ritenere che l’unica strada praticabile ora sia, in realtà, “una proposta di lotta” (sei sempre tu a parlare), ovvero “una grande manifestazione nazionale per fine settembre che chieda elezioni democratiche, fuori Berlusconi, governo di pluralismo televisivo, nuova legge elettorale”.
Insomma, un’altra manifestazione come quella del 2002 a Piazza Navona con Nanni Moretti o quella del 2009 per il “No B. day”.
Tutto qui? Mi verrebbe da dire.
Sia chiaro, sono d’accordissimo con te: sia per quanto riguarda l’analisi che la proposta. Sono a tal punto d’accordo con te che mi impegno qui per iscritto, nero su bianco, ad essere anch’io, e tutti noi dell’Italia dei Valori, della partita, pronti a mobilitare tutte le nostre strutture organizzative (e i due
milioni ed oltre di firme raccolte per i tre referendum – acqua, nucleare e legittimo impedimento – stanno lì a dimostrare la forza della nostra organizzazione).
Siamo pronti a tappezzare il Paese con manifesti per denunciare le nefandezze berlusconiane (cosa che, peraltro, stiamo già facendo).
Siamo pronti a investire ulteriormente nella comunicazione in Rete (da settembre partirà una Web Tv dell’Italia dei Valori).
Siamo pronti a girare (lo sono anche io personalmente e col megafono in
mano), per tutte le piazze e i mercati d’Italia per “chiamare alle armi” il popolo democratico per una nuova grande manifestazione.
Sogno e realtà
Detto questo, però – e con il rinnovato impegno a farlo per davvero – scendiamo entrambi dallenuvole e rimettiamo i piedi per terra:
Non esiste, e non potrà mai esistere, una maggioranza parlamentare che in questa legislatura abbia il coraggio di smarcarsi da Berlusconi per varare le due “condizioni minime” di cui tu parli;
Non esiste, e non esisterà mai, una maggioranza parlamentare disposta a dare la fiducia ad un governo di “lealtà istituzionale” formato da altissime personalità tecniche non provenienti dalla politica. Piaccia o non piaccia è così e non sarà certo una manifestazione pubblica in più a far cambiare idea ai mestieranti della politica che infestano il Parlamento.
Non esiste, e non può esistere, la possibilità che si realizzi un’inedita coalizione politica elettorale che veda insieme la destra di Fini e la sinistra del Partito democratico. Gli elettori di entrambi gli schieramenti li manderebbero a quel paese. La storia è storia e non si può scherzare con formule e formulette, calpestando i ricordi e le sofferenze;
Non esiste, e non può esistere, che l’attuale classe dirigente del Partito democratico si unisca a noi dell’Italia dei Valori, o alla Sinistra e Libertà di Vendola, per fare squadra insieme. Lo ha ripetuto Letta l’altro ieri e lo ha ribadito D’Alema ieri. I maggiorenti del Pd vedono me e Vendola come fumo negli occhi e, se potessero, ci farebbero fuori prima e peggio di Berlusconi.
Il Pd sta lavorando per costruire una nuova coalizione con l’Udc e con la resuscitata “balena bianca”, e ha già risposto picche alla mia proposta di costruire con l’IdV la coalizione del centrosinistra.
A Vendola faranno di peggio: renderanno un inferno la sua attività di governatore della Puglia, anche se, ovviamente, negheranno e smentiranno sdegnati. Senza contare quel che hanno fatto e faranno a Luigi De Magistris che non considerano della famiglia del centrosinistra solo perché ha fatto il suo dovere fino in fondo.
Così stando le cose, non ci resta altro da fare che rimboccarci le maniche e intanto partire da soli nella costruzione di un’inedita coalizione.
Oggi va bene anche una nuova manifestazione di piazza, ma per domani dobbiamo unire “le forze dei non allineati”, quelle della società civile, della Rete, magari anche dei “grillini”, soprattutto dobbiamo parlare al “popolo” – sia della sinistra che della destra – per far capire che la loro classe dirigente li sta tradendo e li sta usando.
Dobbiamo far sapere che Fini e i finiani non sono credibili perché hanno rotto con Berlusconi in nome della legalità e poi si sono alleati con Cuffaro e Lombardo e non hanno votato la sfiducia a Caliendo.
Dobbiamo far sapere che i maggiorenti del Pd, pur di non aver tra i piedi me o Vendola, si stanno “accasando” con Casini, Cuffaro, Lombardo e una miriade di altri personaggi impresentabili per la loro storia personale e politica.
Dobbiamo parlare anche al popolo del Nord per denunciare la grande truffa mediatica dei dirigenti della Lega che i fine settimana fanno i gradassi a Pontida e durante la settimana, a Roma, si spartiscono le poltrone e le prebende come e peggio della Prima Repubblica.
Le regole e il gioco
Insomma e in conclusione: è inutile cercare di cambiare da dentro le regole del gioco (legge elettorale, conflitto di interessi o pluralità dell’informazione). Non lo faranno e non ce lo faranno fare. Meglio attrezzarci da subito con una “coalizione alternativa” di nuovo conio per essere pronti ad affrontare le elezioni quando ci saranno, anche a costo di andarci con le attuali “regole capestro”,
piuttosto che sognare coalizioni di “lealtà costituzionale”, come utopisticamente e genuinamente le hai chiamate tu, o di “responsabilità nazionale”, come furbescamente le ha definite Casini con il chiaro scopo di andare lui al governo al posto di Berlusconi, cosa che molti del Pd sembrano già disposti a barattare, come hanno fatto per Vietti al Csm.
Per intenderci, caro Paolo, questa coalizione è già nei fatti.
E del Pd che ne facciamo, dirai tu. Non tutto è perduto. I maggiorenti del Pd conoscono solo la legge del più forte e noi dobbiamo sfidarli proprio su questo campo. Lavoriamo da subito alla costruzione di questa “coalizione alternativa” e vedrai che la “paura” di essere affiancati e superati da forze più fresche e più risolute li porterà a più miti consigli. Anche loro sanno, come tutti noi
dobbiamo sapere e avere ben presente, che è prioritario, per il bene del Paese, liberarci del clan piduista che fa capo a Silvio Berlusconi. Quindi dobbiamo tutti rassegnarci a convivere tra noi per arrivare all’obiettivo.
Alla fine, arriveranno, speriamo non a tempo scaduto, anche i pachidermi del
Pd.
Saluti Antonio Di Pietro.
28 commenti:
Un post lungo e impegnativo ma essenziale per chi non si limita ad ossevare la punta dell’iceberg ma vuole approfondire
Il commento è doppio in quanto troppo lungo.
complimenti write26 il post apre un dibattito che spero non venga mai chiuso o lasciato morire dalle prossime pubblicazioni. c'è da sottolineare il fatto che è molto lungo e anche discretamente impegnativo leggerlo, ma francamente sono stufo di sentire parlare semplice affinché l'uomo comune capisca. Auspico anch'io ciò che dice Paolo Flores d'Arcai, ma francamente con i parlamentari che formano oggi il parlamento sarebbe utopistico come parlare di buon senso ad una riunione di condominio.
Sarebbe tanto bello andare a votare, anche in queste condizioni, e vincere le elezioni come d'incanto, ma neanche se PDL e Lega si suicidassero saremmo, al momento, in grado di vincerle. Tra Pd e Pdl la differenza è veramente minima, ricordiamoci che abbiamo avuto la possibilità, per ben 2 volte, di governare ma non abbiamo fatto la legge sul conflitto degli interessi, ma in compenso abbiamo fatto molti altri gravi errori. Si assomigliano perfino nel simbolo!! Faccio fatica a distinguere i manifesti dell'uno o degli altri. La generazione che comanda il PD sarebbe da cacciare a calci nel sedere, loro, insieme al COMPAGNO Bertinotti ed affini, coloro che se trovano la moglie a letto con altro si tagliano il pisello per farle dispetto, sono i maggiori responsabili della situazione in cui verte il paese. MA purtroppo invece di sparire hanno parecchi consensi e IDV non riesce a volare come meriterebbe. Convicere un elettore del PD a votare idv mandando a quel paese bersani e co è complicato come convincere un militante MSI votare PCI, anzi, forse riesci a convincerlo a non andare a votare che comunque è sempre uno di meno. Domandiamoci non perché gli italiani votano Berlusconi,(televisioni, la dilagante imbecillità, la malafede, etc.) ma perchè gli Italiani votano un partito morto appena nato, un partito che puzza di cadavere, con dirigenti che sguazzano nel malaffare (vi occorrono i nomi?), e che hanno di fatto eletto il suo segretario, un partito che sembra una barca diretta all'isola dei morti (quadro), un partito che teme le elezioni anticipate perché, nonostante tutto ciò che succede in Italia, le perderebbe lasciando il paese non più a bossi fini berlusconi ma al duo B.B.
Ecco questo è un grande pericolo. Puzza fa schifo ma votiamo DC (montanelli). Un giorno Montanelli disse anche che gli italiani per liberarsi di berlusconi avevano bisogno di un vaccino. Facciamolo governare e non lo votiamo più. Si sbagliava, ha aumentato i consensi. Ma montanelli non poteva prevedere lo squallore, la sciatteria, la miopia (anche voluta) della sinistra/centro sinistra. Non poteva prevedere gli operai del nord che votano Lega. Qui il problema è enorme perchè se si va ad elezioni anticipate c'è il rischio di vedere berlusconi presidente del consiglio, dopo tre anni (fine mandato di Napolitano) presidente della repubblica. Visto che poi è tanto amico di Putin potrebbe avere la bella idea di passare i poteri del Primo ministro al presidente (perché no!). Dobbiamo “rubare” i consensi al Pd per aumentare la ns forza, il ns peso, ma allearci con esso e non saremmo sicuri di vincere perchè molti italiani come il sottoscritto sarebbero, per l'ennesima volta, disgustati. Ma non possiamo fare a meno di loro. Il rischio è troppo grosso!! più che un governo di responsabiltà nazionale ci sarebbe bisogno di un VOTO DI REPOSABILITà NAZIONALE. Ma questo è possibile nelle grandi democrazie non in Italia. Non basta allearsi con i grillini, con vendola, qui bisogna vincere. ma poi siamo sicuri che le elezioni sono dietro l'angolo? per berlusconi e soci, vista la ns situazione sarebbe bellissimo, ma per i finiani? Non sono pronti ad andare a votare.
La legge elettorale e il controllo dei mass media non saranno cambiati da questa legislatura al massimo possono peggiorare le cose. Saranno pdl e lega che cercheranno per primi di fare cadere la maggioranza “sotto i colpi di coloro che hanno tradito gli elettori”. Stiano attenti i Finiani ad evitare le trappole e cerchiamo di approfittare del tempo che ci sarà concesso per dimostrare agli Italiani che in parlamento c'è un'opposizione vera in grado di presentarsi alle prossime elezioni (quando saranno) come una forza compatta in grado di governare e di cambiare realmente le cose. Altrimenti non resta che guardare ad un futuro migliore molto lontano e vivere ossequiosamente la ns realtà quotidiana, con le ns fatiche giornaliere, sapendo che il ns sogno si è rattrappito come le ali di un gabbiano senza più neanche l'intenzione del volo.
belami
Bentornato caro “nome” vedo che anche tu sei stato contaminato dal bipolarismo, Il PD e il PDL insieme non raggiungono neppure il 50% dei consensi, se poi pensi che il 50% degli aventi diritto al voto non si reca neppure alle urne capisci bene che stiamo parlando di maggioranze molto relative esposte, tra l’altro, a scissioni che potrebbero rivelarsi devastanti.
Se i cittadini dovessero prendere coscienza, quella legge elettorale voluta da Berlusconi e non cambiata da Prodi, potrebbe rivelarsi un boomerang per il Cavaliere.
Non è intenzione di IdV rubare consensi al PD, quelli li perde da solo, tantomeno convincere i simpatizzanti e gli inscritti del PD a transitare in IdV , noi preferiamo “andare a pesca in quel grande oceano dei non votanti” è più facile, sono meno “esosi”, e i risultati ci confortano.
Se si dovesse andare a votare domani potremmo trovarci di fronte uno scenario nuovo, sicuramente tre o forse quattro schieramenti, Berlusconi per alleati avrebbe solo le sue TV bugiarde perché anche Bossi comincia a tirare calci, Fini, Rutelli, Casini consoliderebbero la loro posizione all’insegna di una destra liberale, e se il PD si desse una “ripulita” se avesse il coraggio di non allearsi con nessuno (ma non lo avrà mai) potrebbe anche consolidare i propri numeri, vincere le elezioni governare e fare le riforme grazie al premio di maggioranza, previsto nella legge porcata, e al propositivo sostegno di IdV, SEL e i movimenti.
Potrebbe anche accadere che a vincere siano Bossi e Berlusconi ma sono talmente ignoranti che da soli non sarebbero in grado di governare neppure per tre mesi.
Ciao write26
Caro Write26, francamente non la penso come te. Credo invece che PDL e Lega possano ottenere non una maggioranza schiacciante ma comunque raggiungere senza troppi problemi il premio di maggioranza. Le tv di Berlusconi, che tu chiami bugiarde, ottengono grandi ascolti e sono seguite da innumerevoli persone. la web tv di IDV , forse aprirà a settembre, non è una canale che ci permetterà di ottenere molti consensi, coloro che la vedranno saranno già "allineati". purtroppo la storia d'Italia mette in evidenzia una nazione da secoli frammentata il bene comune per il benessere dei singoli è stato dimenticato, i 20 anni di regime fascista non sono passati inosservati e tutt'oggi si sentono parlare giovani (cribbio non erano nati neanche i loro padri all'epoca in questione) che rimpiangono quel periodo. Le tv berlusconiane hanno fatto un lavoro encomiabile. Avere la possibilità di entrare in tutte le case ogni ora del giorno concede un enorme vantaggio. Volutamente o non le televisioni hanno "programmato" i cittadini a quanto stiamo vedendo. La gente oggi non ha capacità di analisi,non si scandalizza di nulla, non sa fare un critica costruttiva o un discorso , anche acceso, ma che volge lo sguardo a migliorare il presente. orwell dice:<< lo stato (1984) sta riscrivendo i vocabolari riducendoli sempre di più. Perchè quando non esisteranno più le parole nessuno saprà più pensare qualcosa di diverso, comprendere ciò che desidera ed esprimerlo>>. Il Pd non è un partito da ripulire, è un partito da sciogliere insieme a tutta la sua dirigenza . Ma resta il partito di maggioranza dell'opposizione. Pensi davvero che se per miracolo vincesse da solo le elezioni governerebbe bene, emanasse quelle leggi di cui tanto lo stato ha bisogno? Oppure lo vedremmo consegnare la carica di ministro delle infrastrutture a Bassolino (nella regione Campania c'è bisogno di strade, chi meglio di colui che il territorio lo conosce!!) oppure De Luca ministro della giustizia e ce ne sono altri!!
Vorresti D'Alema presidente del consiglio? O Veltroni al ministero del cinema con poteri particolari per la mostra di Venzia ed il Festival di Roma. Sono questi i BIg di quel partito, non penso che proporrebbero il ministero della giustizia a Di Pietro!!! Non si può premere un bottone e far sparire il pd bisogna togliergli i voti fino a farlo sparire. Francamente come ho gia detto anche alleandoci con il pd non credo che vinceremmo queste """prossime elezioni"""" a meno che non succeda qualcosa di sconcertante.Il PD non si può alleare con Fini perchè quest'ultimo non prenderebbe neanche voto, si brucerebbe.
Bossi e Berlusconi saprebbero governare anche per anni, male, malissimo, ma saprebbero governare.
Mi spiace Write26 ma penso che non hai colto la gravità della situazione, proprio come gli ebrei che non capivano cosa stesse diventando per loro il nazismo (non siamo a quei livelli, si limiteranno a toglierci gli incarichi, a mandarci al confino, o peggio ancora a farci vivere la ns esistenza senza che niente possa cambiare.
Ciao a tutti.
Belami
Quanta enfasi nel tuo commento caro “nome” proviamo a tornare con i piedi in terra: c’è un governo ed ha una maggioranza, tutto il resto è ginnastica mentale, utile solo a vendere i giornali a chi li legge solo sotto l’ombrellone.
C’è una novità, Fini insieme a 33 deputati e 10 senatori ha fatto capire a Berlusconi che non può fare più come cazzo gli pare, ma intende comunque sostenere questo governo e rispettare il patto con gli elettori in poche parole gli ha detto: caro Silvio da oggi in poi ci siamo anche noi, non pensare che in futuro la diplomazia interna, la ricerca del compromesso possa essere egemonizzata da te e da Bossi.
Da qui il cambio di marcia di Casini e di Bersani: “non c’è più una maggioranza, il Premier deve riferire in parlamento, si deve dimettere, siamo pronti a l’ennesimo inciucio per far fuori Berlusconi”. Franceschini va oltre: “voteremo a scatola chiusa tutti gli emendamenti proposti dai finiani”
Italia dei valori sono due anni che chiede le dimissioni del Premier, perché inadeguato, perché è un corruttore, perché sta ridicolizzando il nostro paese a livello internazionale, perché vanta pessime frequentazioni, perché è un fascista, un antidemocratico ecc. ecc. ecc.
Per questo ed altri motivi il nostro Presidente, che entrato in politica tirato per la giacchetta da Massimo D’Alema, che lo ha candidato in un collegio blindato quello del Mugello, che solo quattro anni fa ha fondato insieme ad Achille Occhetto Italia dei Valori, unico partito con il quale alle ultime politiche il PD di Veltroni ha voluto apparentarsi dopo aver rifiutato, Bertinotti e Rifondazione Comunista, Diliberto e i Comunisti Italiani, Pecorario Scanio e i Verdi, Boselli e i Socialisti Italiani, Pannella Bonino e i Radicali, ebbene oggi è considerato un “giustizionalista”
L’apparentamento è avvenuto ad un patto: nel caso di vittoria IdV sarebbe confluita nel PD.
Cosa ha fatto Di Pietro per meritarsi questo titolo? (giustizionalista) Andiamo a vedere:
Mentre Veltroni rincorreva Berlusconi Di Pietro ha continuato a fare opposizione, Veltroni si è dimesso Di Pietro ha raddoppiato i consensi, oggi riscontriamo che il nuovo PD di Bersani, dopo due anni alla ricerca della propria identità dice le stesse cose che noi dicevamo due anni fa.
Forse tu non sai caro “nome” che solo due settimane fa Di Pietro ha proposto a Bersani di fare un partito unico, per dar seguito agli accordi presi con Veltroni nel 2008, il PD, che guarda a sinistra ma guarda ANCHE (per veltroniana memoria) all’UDC di Casini, ANCHE ai Rutelliani, ANCHE ai Finiani , ANCHE al modo cattolico ha risposto PICCHE.
Sfidiamo il PD ad andare da solo o ad allearsi con questa nuova destra per fare le riforme con un governo presieduto da Tremonti, non dobbiamo avere timori, vediamo che cazzo sanno fare.
Ps. Per quanto riguarda gli Ebrei e campi di concentramento, lascia stare non sai di cosa parli.
un affettuoso abbraccio write 26
(poco fa al TG3) Casini e Fini sono alleati essenziali per Enrico Letta: “chi li attacca fa il gioco di Berlusconi” questo si che è un uomo di sinistra, mi piacerebbe sapere cosa ne pensano i compagni lenolesi, non i ragazzi, ma i vecchi militanti del PCI. Ci vuole uno stomaco eccezionale per digerire queste dichiarazioni.
Nome ho letto i tuoi due interventi un po’ lunghetti ma articolatissimi con riferimenti più che calzanti sei un militante di IdV questo si è capito io sono un n’anticchia più a sinistra, poi però non capisco cosa proponi. Whrite è un bel po’ che gira intorno agli assenteisti delle urne e ci/mi ha fatto capire che la svolta che tutti aspettiamo può venire solo da quella direzione. Tu che cosa dici? Attaccare il PD, strappargli consensi, rubargli i militanti, farlo fallire, poi dici che è il partito più grande dell’opposizione come dire dobbiamo tenerne conto. Che vuol dire tenerne conto osservarlo copiarlo fare come fanno loro inseguirlo cercare di fare un alleanza oppure mandarlo a farsi fottere come spesso dice Whrite? Chiarisci meglio le tue idee perché anche se ho apprezzato i tuoi due commenti non capisco proprio cosa vorresti fare. Spero di essermi spiegato io sono un operaio e ho fatto solo la terza media. Wrhite questo Letta somiglia sempre di più a suo zio.
Come al solito scrivo troppo e questo sistema non mi fa pubblicare il commento in una sola volta.
Caro Write26 ti rassicuro sul fatto che per quanto riguarda i campi di sterminio ho piena coscienza di saperne più di te! Noto con malincuore che il mio post non è stato capito o forse mi sono espresso in maniera errata, lasciando troppo spazio all'interpretazione (dovreste sapere che all'uomo piace interpretare e fa ancora più casino!). Cercherò in questa sede di spiegarmi meglio.
Lefevre e Bloch (non propriamente 2 coglioni) i padri della storia delle mentalità se fossero ancora vivi si sfregherebbero le mani per avere la possibilità di studiare l'anomalia italiana. Perchè se non lo avete capito parte tutto da li. é la mentalità degli italiani che è cambiata in maniera errata e troppo veloce negli ultimi 15 anni. E questo è stato possibile grazie a quello straordinario mezzo di comunicazione (informazione, educazione, fa anche questa funzione), che è la televisione. Il belusconismo attraverso le proprie reti ha tirato fuori il peggio di noi stessi e allo stesso tempo ci ha fatto dimenticare i ns limiti. Chiunque può diventare un imprenditore di successo badando bene a rispettare le regole del gioco, ma non le leggi. Il ns stato è popolato da una miriade di persone purtroppo ignoranti, senza un senso di appartenenza, alla ricerca disperata del favore per sbarcare il lunario. Sono incapaci di capire un articolo di giornale, figuriamoci un discorso politico. E i ns politici di sinistra (perchè lega e PDL ci riescono benissimo) non solo non sanno parlare agli operai, ai dipendenti dei call center, ai precari...e via dicendo, ma spesso non ne comprendono neanche le problematiche, non le conoscono!! O peggio ancora non le vogliono ne vedere ne sapere. Le 2 elezioni vinte sono state incentrate sull'anti-berlusconismo, non ci facciamo abbindolare dall'ultima vittoria di Prodi con un programma lungo quanto la treccani. Il PD è il partito di maggioranza dell'opposizione e questo è innegabile
Caro Zonacesarini non ne vogliamo tenere conto? Il fatto che sia il più grande vuol dire che dobbiamo copiarlo? Dobbiamo usarlo e allo stesso tempo demolirlo. Non è una cosa facile, altrimenti saremmo degli stupidi per non esserci ancora riusciti. Di Pietro ha chiesto a Bersani di fare confluire il suo partito nel PD come da accordi del 2008? Write26 credi che IL Giustizialista sperasse che bersani accettasse? O credi che volesse dimostrasi diverso proprio a causa di quel certo rifiuto? Lasciamo andare PD fini casini e rutelli per conto loro e vediamo non quello che sanno fare, ma se vincono, ma poniamoci anche il problema se vince di nuovo Silvio. Se queste elezioni arriveranno troppo presto saremmo in grossi guai!! E se IDV non appoggerà realmente questa Nuova coalizione da te creata non pensi che invece di guadagnare consensi potremmo anche perdere i voti per il cosiddetto voto utile che ha fatto di fatto sparire i comunisti dal parlamento? Per battere Berlusconi c'è bisogna di una cordata e forse bisogna anche sporcarsi le mani! La mentalità impartita dalle televisioni italiane mi ricorda il NUOVO MONDO un libro antecedente a 1984 che spiega bene come un regime educa i sui sudditi.
Zonacesarini non voglio che idv si allei con questo PD, ma dobbiamo farlo fino a quando dall'altra parte ci sarà Berlusconi, perchè morto lui il PDL si sgretolerà come una castello di carta, poi ognuno per la sua strada. Perchè capisci anche da te che con quegli altri, in una situazione normale, non vorremmo avere niente a che fare.
racimolare il voto da coloro che hanno rifiutato il diritto/ dovere di esercitarlo è senz'altro più semplice, ma non così facile. Senza contare il fatto che di quel 50% (dati WRITE26 alla mano) una grande parte non la pensa come noi. é come dire Apro una banca in un paese e apro i conti a tutti coloro che ne sono privi. Se non hanno un conto c'è un motivo alla base che già altri non sono riusciti a interpretare. Quel 50% è formato da fascisti, comunisti delusi, assenteisti di professione, e molti altri. La parte che voterebbe il ns partito non è così ampia. Naturalmente ciò non toglie che bisogna lavorare anche in quella direzione. Il puzzle è talmente complesso, contraddittorio che si finisce con dire tutto ed il contrario di tutto. ma il mio lavoro mi ha insegnato una cosa. Prima si capisce il problema poi si risolve a tutti i costi e dopo andiamo a vedere chi ha fatto la cappellata. Ebbene si, se si va ad elezioni anticipate dobbiamo allearci con il PD ( così sono chiaro), perchè il problema è Berlusconi e non c'è altro modo, a mio vedere, per tentare di risolverlo.
N.b. Allearci con il PD in Italia non significa che dobbiamo farlo anche a Lenola!!!!
C'è bisogna di una cordata e forse bisogna anche sporcarsi le mani, permettimelo caro “Nome”, non mi appartiene questo modo di pensare, c’è bisogno di LEGALITA’ e non credo che il PD di Enrico Letta e D’Alema alleato con questo emergente pseudo centro destra liberale possano rappresentare gli interpreti di questo nuovo ciclo.
“Il fine giustifica i mezzi” non ci siamo, altrimenti hanno ragione Bassolino, Loiero e De Luca, fatti un giretto in Calabria e in Campania e verifica la messa in opera di questa scuola di pensiero.
Per Idv questo tipo di alleanza rappresenterebbe il suicidio politico perché i nostri successi dipendono dalla nostra diversità, dalla nostra contrarietà a qualsiasi tipo di inciucio.
Forse hai ragione, non posso sapere quanto tu possa conoscere la storia degli Ebrei, certo è che tu non conosci IdV dall’interno altrimenti non esterneresti queste idee con tanta disinvoltura.
La politica non si interpreta come un fenomeno commerciale, forse chi non apre un conto corrente non ha i soldi per farlo, due gambe per andare a votare le hanno anche i barboni.
Politica è il coraggio delle proprie scelte, i distingui, la coerenza e la consapevolezza di poter anche perdere “tutti insieme contro Berlusconi” fa ridere anche i polli, significa offendere l’intelligenza degli elettori, e forse per questo motivo non vanno a votare-
A Lenola ci hanno provato, tutti insieme contro il ballerino, ha vinto il ballerino.
E’ improcrastinabile, la tua tesi aprirà un dibattito nel nostro partito, io sono per non accettarla, vedo più a Lenola una possibile intesa con il PD dove sicuramente, a parte gli scazzi e le provocazioni, le idee da condividere non mancherebbero.
E’ poi, caro “nome”, sei proprio sicuro che vincerebbero Bossi e Berlusconi? Perché Bossi non la pensa come te.
Un forte abbraccio e grazie per aver contribuito al nostro dibattito. write26
Caspita!!!!!!!! E' la terza volta che cerco di commentare ma non riesco a memorizzare i vostri commenti,di conseguenza,dovrei ri-ri-rileggerli....e non ce la faccio.
Ciao NOME...
Minny cara non ce la fai perché sei una lavativa, una fannullona, una sfaccendata, SCHERZI A PARTE, sai bene quanto ti stimo, speriamo che il dibattito non si esaurisca con queste quattro battute, spero che swan, xbass, minavagante, bianca, passatempo avvertano l’esigenza di intervenire, a questo serve un blog, non è utile certo per fare propaganda. Un abbraccio write26
http://gustiziamosseilmioaltofattore.blogspot.com/2010/08/la-lista-delle-cose-da-fare-prima-di.html
questo è quello che penso io (per quanto possa valere)
Caro Write26, o io ho disimparato a scrivere, o tu, a bella posta, capisci solo quello che cazzo ti pare (scusa il francesismo!) e non sarebbe ne la prima ne l'ultima volta!. Non ho detto ciò che tu dici nel tuo commento di risposta e non sono contro la legalità. Il tuo fine giustifica i mezzi, citando loiero bassolino e De Luca non mi appartiene, inoltre non penso che sia un esempio calzante, il fine forse giustifica i loro mezzi non i miei. Il tutti contro Berlusconi ha già funzionato 2 volte e nostra colpa nostra grandissima colpa non avere risolto il problema quando ne abbiamo avuto l'occasione.
I distinguo, facendo governare gli altri con tutte le conseguenza che ne deriverebbero, non mi sembrano una furbata.
Non saremo certo noi in questa sede a decidere le strategie di idv ma su una cosa devo rammaricarmi. Da 2 giorni ci stiamo scrivendo attraverso il blog senza che qualcuno (escluso zona cesarini perchè il commento di Minny, con tutto il rispetto non mi sembra degno di nota e ancora meno quello di Giulio) intervenga su una questione importante o perlomeno interessante come questa che stiamo trattando. La prossima volta ti "telefono" così fatico meno.
Ciao belami
Minny non ha commentato nulla e il suo intervento va interpretato come: “vi leggo ma ho altro a cui pensare” Giulio fa un’analisi approfondita della questione, a te può non piacere , ma Giulio fa parte di un popolo decisamente più attento e più partecipe di quanto tu possa immaginare, un popolo del quale tu, volutamente e erroneamente, ignori l’esistenza.
Spari sentenze, trai conclusioni, ci conosciamo bene quindi telefonami, forse è meglio, la partecipazione, il consenso, non si ottiene per decreto caro “Nome” bisogna conquistarlo quindi non scandalizzarti anche perché il tuo modo di proporti, a mio modesto avviso, non aiuta.
Caro Nome metti ordine nella tua testa c’è molta confusione Giulio come dice Wrhite fa un’analisi impegnata della questione tu l’analisi di Giulio non l’hai presa minimamente in considerazione hai preferito assumere il ruolo del so tutto io citando nomi e fatti che la gente semplice come me non riesce a seguire. Giulio nel suo Blog ha spiegato chiaramente come la pensa e che cosa vuole tu in due giorni oltre a criticare non hai ancora espresso il tuo parere e al disopra di tutto come le tue idee possano concretizzarsi hai un privilegio che io non ho conosci bene Whrite allora telefonagli e fatti spiegare bene come stanno le cose. Come “saccente” apparente perché in realtà non lo è a noi basta Wrhite non abbiamo bisogno di altri discepoli.
Non mi sembra di aver sparato sentenze, ma non puoi criticare (o impedire) il fatto di avere tratto delle conclusioni...o forse sono valide solo le tue? perchè se così fosse tanto vale dirlo subito, risparmio tempo, e ne ho poco, e fatica.Molta fatica. (guardate a che ora scrivo i commenti!). Il commento di Giulio a mio avviso è interessante per tutti coloro che non si sono mai interessati di politica ed hanno bisogno di un Biganami per poterne parlare. C'era qualcosa che già non si sapeva? Stiamo parlando di storia o cerchiamo di individuare e di dibattere una strategia? Giulio ha scritto un articolo complesso e ben strutturato, questo è innegabile, ma all'interno non vi ho trovato nessuna proposta (a parte il riferimento finale del movimento 5 stelle). Perchè tutto ciò che dice, è lui stesso a negarne la possibile realizzazione. Inoltre Write26 non penso che ne Minny ne Giulio abbiano bisogno dell'avvocato d'ufficio, se non gli va bene ciò che ho scritto ( e non lo sappiamo, anche perchè con il tuo commento hai spostato l'attenzione dall'argomento principale ed è solo di questo che mi voglio interessare) hanno le capacità per rispondere senza dovere passare da te. La mia ex insegnate di italiano direbbe che sei andato fuori tema! Con questo chiudo anche perchè in tale modo mi hai costretto a mia volta a pubblicare un commento del quale avrei fatto, per primo, volentieri a meno. Comunque qui tra i 2 quello in pensione sei tu, conosci i miei orari e se ti va telefonami.
Ps. la partecipazione ed il consenso non si ottengono per decreto... Per quanto riguarda il consenso sono d'accordo, ma con la Partecipazione come te la sbrogli? Anche qui esistono le espulsioni? Fammi sapere.
Ciao
Belami
Caro zona cesarini, noto che, a quanto pare, abbiamo gli stessi orari di merda!! per quanto riguarda la mia telefonata con write26, stai tranquillo che ci sarà e probabilmente ce ne diremo 4 come sempre!!! Non mi sembra di non avere espresso un parere, anzi è proprio per questo che write mi critica ( e sotto sotto si incazza) forse dovresti rileggerti meglio i commenti. Non sostengo di avere la verità in tasca e di sapere tutto io. Non ho citato lefevre e bloch per dimostrare le mie conoscenze! Li ho citati perchè ritengo che lo studio delle mentalità potrebbe, il condizionale è d'obbligo, esserci molto utile per capire per quale motivo si è così abbruttita la mentalità degli italiani e per comprenderla pienamente. Studiare la mentalità non significa dire è colpa della tv e di berlusconi e basta. é ben altro! Comunque mi permetto di dirti una cosa: la frase finale del tuo commento dimostra (sempre che io sia riuscito a sistemarla correttamente, perchè magari volevi dire altro e allora mi scuso fin da subito, ma capisci anche tu che è anche tardi e sono stanco) che hai delegato qualcun altro a pensare con la TUA testa. Questo non ti fa onore.
Buona notte
Belami
Nome entrambi vorremmo liberarci del Berlusconismo, questo è chiaro, così come è chiaro che vogliamo farlo attraverso diverse strategie.
C’è chi, come te, cerca scorciatoie chi come me vede la soluzione, forse più lunga, nell’appello ai non votanti, vuole ricondurre alla politica chi oggi ne è disgustato.
Io il primo lo chiamo inciucio il secondo democrazia, sarà il tempo a dare ragione ad una delle due tesi, certo è che il suo popolo IdV lo ha conquistato dimostrando la sua diversità e sinceramente non ho intenzione di deluderlo.
Tranquillo, in questo blog non abbiamo mai cancellato commenti, non esistono espulsioni, diverso è nel nostro partito dove per ricevere incarichi, anche di scarso rilievo, è indispensabile un certificato penale pulito.
Cerco anche io di districarmi in questo incastro di conoscenze dotte per tentare di comprendere la nostra complessa realtà politica, ma trovo molta confusione nel dibattito soprattutto tra nome e write, e, sicuramente sbagliandomi, anche un certo livore tra i due.
Sostiene (Pereira) nome, che votare oggi non intercetterebbe lo scatto d’orgoglio necessario ad una pacata riflessione, teme che la nuova generazione subdolamente orientata a credere in una vita fatta di scorciatoie, di superficialità, del tutto è possibile, continuerebbe a lasciarsi sedurre da tanta fatuità e continuare a non analizzare i fatti, semplicemente e oggettivamente solo i fatti.
Ritrovare un senso in questo Paese cambiato nel suo dna, dove si nega la mancanza di mobilità sociale, dove chi sta bene continua a stare sempre meglio, in contrapposizione a chi quotidianamente avverte (e non percepisce!) l’ aggravamento della propria capacità economica , che ha rappresentanti della maggioranza animosamente favorevoli all’uso mediatico del trattamento Boffo, come arma di attacco in questa crociata berlusconiana, oltrepassando quel sentimento di decenza propedeutico al rispetto delle regole di ogni democrazia.
La difesa ad oltranza miope e faziosa del gruppo, vivere la politica come corporazione è di fatto la conseguenza di un parlamento di nominati, si ha paura anche di pensare e allora passano le più vergognose affermazioni (per non parlare di vergognose leggi) e quando sono “inaccettabili” si ridimensionano sottostimandole a provocazioni o addirittura a semplici e innocui pensieri naif.
Nel pd difficoltà ce ne sono a iosa, anche perché è un partito che dalla cura veltroniana ha ricevuto solo problematicità, (so che ultimamente dirige una scuola di politica, Veltroni mi perdonerà ma, se io avessi interesse ad impegnarmi in questa scienza diserterei le sue lezioni), deve ritrovare la sua ragione d’essere, scendere da quella specie di roccaforte auto referenziale che lo ha allontanato dalla sua base, che ha fatto si che i radicali entrassero nella coalizione e i socialisti di Boselli disperdersi senza lasciare indirizzo.
Nuovo segretario avrebbe dovuto significare nuovo corso, un’impronta di rinnovamento, ma dalle ultime regionali in poi un “deja vu” che non incoraggia, che non propone, che diserta le scelte, che lascia che gli eventi gli cadano addosso, una morte lenta di quel partito che quando ha avuto il “coraggio” di ripresentare Rutelli a sindaco di Roma, giustamente bocciato, gli stessi suoi elettori, nella stessa tornata elettorale, hanno premiato Zingaretti.
Gente pensante, a cui non difetta l’autocritica, ma chi ci rappresenta sembra non trarne lezione.
Questo governo reggerà fino alla fine della legislatura sosteneva Eugenio Scalari ieri su la Repubblica, io la penso come lui, il BerlusKa userà con Fini il metodo del bastone e della carota e Fini otterrà quello che voleva (la carota) e poi rientrerà nei ranghi più fedele di prima a questa legislatura, nel 2013 si vedrà.
Non capisco l’appello che lancia Paolo Flores a Niky Vendola, quale peso può avere SEL nel ribaltone che intendono fare Letta e D’Alema, Niky , grazie a Veltroni, non dispone di parlamentari, SEL ed RC non hanno rappresentanze in parlamento non potrebbero far parte di questa ipotetica grande ammucchiata.
Allora di cosa stiamo parlando? Come questa gente può pensare di presentarsi sul colle con una maggioranza alternativa senza Di Pietro o senza Casini e i due reciprocamente si detestano.
Di Pietro questo lo sa e non cadrà nel trappolone, inoltre andare a votare significherebbe ridare voce alla sinistra radicale, restituirle un ruolo in parlamento.
Significherebbe sdoganare Beppe Grillo, portare anche lui in parlamento, non dimentichiamo che alle ultime regionali ha superato il 5%.
Significherebbe modificare il gruppo dirigente del PD, per il quale Di Pietro non ha mai mostrato grande simpatia, e ridimensionare il numero dei suoi parlamentari che verrebbero sostituiti dai Grillini e dai Vendoliani.
Figuratevi se Di Pietro ma soprattutto De Magistris, capi di un partito in crescita, si lasceranno sfuggire questa occasione.
Caro “nome” io avrei delegato qualcun altro a pensare con la MIA testa il qualcunaltro sarebbe Whrite chi te lo ha detto LUI per telefono. Non credo che il mio caro amico può averti fatto questa confidenza anche la sua megalomania ha un limite quindi credo proprio che è una tua conclusione, da domani sto in ferie, io mi faccio il culo 48 ore a settimana e me ne pagano 40 le mie vacanze le trascorrerò a Lenola non vado in Croazia e questa sera non mi va d’incazzarmi. Ciao
Zonacesarini, saccente, megalomane…………….troppa stima continua così che sei sulla strada giusta, beato te che sei in ferie e puoi goderti Lenola e l’estate lenolese, restando in Italia potrai anche vantare di aver ascoltato il messaggio del Premier cosa vai a fare in Croazia, abbiamo tante spiagge dove ti fanno pagare anche l’aria che respiri perché andare all’estero, otto chilometri di costa, cosa vuoi di più dalla vita!!!!
Ciao Zona fai buone ferie, riposati, e non ti incazzare, un abbraccio Vladi.
Vladi, vai affanculo!!!!!!
Caro zonacesarini, come non detto probabilmente ho esagerato. comunque, per tua conoscenza, anch'io mi faccio il culo tutta la settimana ed impiego 4 ore al giorno, 2 all'andata e 2 al ritorno, per andare a lavorare. Beato te che sei in ferie, ancora più beato è write che è in pensione.
per quanto riguarda il fatto che lavori 48 ore e te ne pagano 40, ti consiglio di scaricarti (la pui trovare su youtube con tanto di video), la canzone di Caparezza "sono un eroe", sentitela leggendo il testo che si può facilmente trovare su internet (Caparezza rappa talmente veloce che non si capisce bene ciò che dice!). Probabilmente ti farà incazzare, ma a mio avviso ti piacerà, perchè è una bella canzone (trovati i riferimenti! comunque la camera 237 prende spunto dal film shining di Kubrick che a sua volta ha presto spunto dal libro di stephen king).
Buona notte
Belami
Nome, amico mio, ho preso a quindici anni la terza media non perché sono un lavativo ma perché a dodici anni ho iniziato a fare l’apprendista muratore e non mi sento un eroe ma uno che tenta di sbarcare il lunario spaccandosi la schiena. Ho ascoltato tre volte la canzone di quel mio collega smemorato come è che si chiama? Ah!!!!! Carapezza quello li è un bugiardo non è mai salito su un impalcatura non ha mai visto i suoi colleghi fare salti di venti metri e poi non poterlo raccontare a nessuno il risultato di quelle acrobazie quelli non li nomina nel suo rap perché non sono eroi ma disperati nell’edilizia muoino 500 persone l’anno se dovessi sentirlo al telefono diglielo a quel coglione. Qui a Lenola abbiamo tanti di quei filosofi del cazzo che a Carapezza neppure lo vedono che se Kubrick (mi sembra che non potrebbe perché poveraccio è morto) li avesse conosciuti sai quanti spunti per i suoi film MARMELLATA non arancie meccaniche. Sono affranto dal fatto che ci metti quattro ore per andare a lavorare ma se è così lontano perché non prendi l’aereo? Sto scherzando “Nome” grazie per la canzone che mi hai segnalato non l’avevo mai sentita e come hai detto tu mi ha fatto incazzare un eroe ma quale eroe quello è un poveraccio. Oggi e domani a Lenola fanno la festa democratica dovrebbe essere tipo le feste dell’unità quelle dove gli operai si riunivano intorno a un piatto di fagioli e salcicce oggi ci sono medici imprenditori orefici professori avvocati notai commercialisti ragazzini cresciuti con le merendine e le patatine che si stanno quasi laureando e poi i PRETI che cazzo c’entro io meglio che resto a casa. Ciao Nome
Zonacesarini con questo commento mi riporti al peggior Zucabbo, te lo ricordi?
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