
Allora……….. oggi si è votata la mozione di sfiducia a Caliendo sottosegretario alla Giustizia , mozione presentata da IdV e PD, ho apprezzato molto l’intervento di Franceschini alla Camera che “carte alla mano” ha citato una serie di episodi per i quali alti esponenti delle Democrazie Europee hanno rassegnato le dimissioni, fatti irrisori rispetto la gravità di quelli che vengono contestati a chi in Italia ricopre incarichi di altissimo livello, dai Ministeri alla Protezione Civile, dalla Presidenza del Consiglio alla Presidenza delle Regioni, Franceschini dichiara di non temere le elezioni anticipate che, a suo avviso, rappresenterebbero la fine del Berlusconismo.
Per la cronaca, Caliendo (sottosegretario alla giustizia) è indagato per violazione alla legge Anselmi, per quanto riguarda le associazioni segrete, fatti di una gravità inaudita per i quali, in qualsiasi altra democrazia occidentale, le dimissioni del Premier sarebbero state un atto dovuto.
Caliendo, e con lui il governo, hanno tenuto grazie all’astensione di Rutelli, di Casini, del neo gruppo Finiano e dell’MPA di Lombardo, posizioni stigmatizzata con forza dall’on. DI Pietro.
In parlamento ognuno è libero di assumere posizioni, fin qui, a mio avviso nulla di strano.
Alle 19.00 il TG3 intervista Bersani, il segretario del PD afferma che così non si può andare avanti, che non teme il voto ma che auspica un governo a tempo, non esclude la possibilità di una presidenza Giulio Tremonti (colui che meglio di tutti da oltre 15 anni interpreta il Berlusconi pensiero) per fare una legge elettorale e qualche altra cosa, senza entrare nel merito senza spiegare quanto questo governo dovrebbe durare. Ho trattenuto il vaffanculo perché io a Bersani voglio bene.
Parallelamente, quel fenomeno di Enrico Letta rilascia un’altra intervista, che nulla ha a che vedere con l’auspicato partito sexy da lui sponsorizzato qualche mese fa, ebbene il ragazzo prodigio, si fa per dire, Ministro dell’Industria nel governo D’Alema, nipote del più illustre Gianni Letta, applaude all’astensione dei Finiani, dei Casinisti, dei Rutelliani, dei Lombardiani e auspica con questi una futura alleanza a discapito di IdV e SEL che rappresenterebbe, a mio parere, il suicidio poltico del PD.
Enrico, anche se ti vogliamo bene, vai affanculo, sei un miracolato, non abusare!!!!!
write26
11 commenti:
Whrite siamo alla solita ambiguità, quella doppiezza, quel modo di fare tipico di chi predilige il galleggiare in acque torbide all’ESISTERE, è così anche a Lenola, io me ne sono fatto una ragione, tu e Minny ancora no, beati voi, io non ce la faccio a RESISTERE, RESISTERE, RESISTERE.
ciao zona cesarini...io proprio in virtù di queste schifezze che si vedono purtroppo troppo spesso non ce la faccio a NON resistere,resistere,resistere...
Perchè concederci l'attenuante del "TANTO è TUTTO UNO SCHIFO,LASCIAMO STARE.."???
Non si può rimanere a guardare tali scempi,uno dei quali,oggi, è l'emblema della situazione in Italia: Da una parte il signor B. e la sua truppa ammaliata da una luce che ,seppur sempre più fioca, li illumina lungo la loro parata verso la dittatura; dall'altra una schiera di persone che si sono rotte le palle di questo modo di fare arrogante,prepotente, ma che purtroppo non trovano supporto da parte di quelle mezze seghe che si fermano in mezzo,come in riva ad un fiume, aspettando che passi il cadavere di uno dei due contendenti, pronti a salire sul carro dei vincitori!!
Non si può rassegnarsi! Non ci si DEVE rassegnare!!
Giuseppe che oltre a Minny e Whrite a RESISTERE, RESISTERE, RESISTERE ci sei anche tu è una dolce sinfonia per le mie orecchie complimenti anche a te.
Giusè, hai perfettamente ragione, non sta a noi scegliere gli alleati ma al congresso IdV , per quanto mi riguarda Casini, Rutelli e Fini rappresentano, più o meno come Berlusconi, la controparte.
Se potessi sceglierli, i miei alleati sarebbero quelli che si sono rotti i coglioni: primi fra tutti Vendola e Ferrero, subito dopo Beppe Grillo, il Popolo Viola, Le Agende Rosse, i Movimenti i Girotondini e il PD di Ignazio Marino tutta gente volutamente oscurata dai media.
Giusè sono milioni di persone non quattro gatti, che se riuscissimo a metterli insieme potremmo dettare le nostre condizioni o addirittura le linee guida.
Senza Berlusconi il PDL è un ectoplasma il PD non è da meno, scomparirà insieme al PDL, facciamoci furbi e oltre a resistere cominciamo ad aggregare.
Caro Write, AGGREGARE? Non riusciamo a farlo neppure a Lenola figurati su tutto il territorio nazionale.
è ovvio che io non sceglierei mai come alleati i vari Casini,Rutelli,ecc. già solo per il semplice fatto che rappresentano il nulla! Sono persone in grado di vendere l'anima al diavolo pur di salire di volta in volta sul carro di vincitori..vedi ultime regionali in cui UdC si è schierata ora con il centro-sinistra,ora con il centro-destra !!preferirei perdere di nuovo le elezioni e continuare ad essere in minoranza piuttosto che cercare un'alleanza con questa gente.
Il Pd ,ridotto oramai ad un ruolo di "spettatore-compiacente" dello spettacolo "Berlusco-Bossiano", farebbe bene a sciogliersi...
Anche se sarebbe un bene che continuasse ad esistere per il semplice motivo che aumenta i consensi di IdV,SeL,Grillo e quant'altri non si rassegnano a vedere il Paese cadere nel baratro !!!!!
“preferirei perdere di nuovo le elezioni e continuare ad essere in minoranza piuttosto che cercare un'alleanza con questa gente” ecco questo è l’atteggiamento per non essere mai protagonista del cambiamento, ma subirlo in nome di una maldestra idea di dignità.
Anche in quella lista di partiti e movimenti che sembrano affini i distinguo infausti hanno prodotto danni di cui ancora subiamo gli effetti (primo governo Prodi sfiduciato da Bertinotti), senza, tuttavia, garanzia di successo, da me inteso come assicurazione di tempo necessario per lavorare e produrre i primi effetti per i quali ci si è candidati a governare il paese.
Vendersi l’anima pur di governare additando l’udc, non corrisponde sempre alla realtà, nell’ultima elezione politica Casini ha preferito rischiare di non essere eletto, ma non si è voluto fondere e confondere con il partito unico di Berlusconi. Il discorso per le regionali è diverso, ma lo è per tutti i partiti che sul territorio hanno esigenze diverse, anche l’idv appoggiò De Luca suscitando la disapprovazione di molti suoi sostenitori e la dichiarazione di inganno del popolo delle agende rosse.
La politica che nel suo ruolo più alto, dovrebbe essere l’arte del possibile al servizio del bene comune, si dovrebbe muovere in quel mare magnum di contrapposte esigenze, partendo dal riconoscimento della costituzione e dei contrappesi istituzionali che essa prevede in modo imprescindibile e che in questi anni bui sono stati spesso messi in discussione con attacchi incivili e non sopportabili per qualsiasi cittadino che creda in un concetto non astratto di democrazia.
Cara Passatempo non posso non apprezzare la conclusione del tuo commento, una visione sicuramente nobile della politica lontana da quello spirito da stadio che troppo spesso caratterizza le nostre aule parlamentari.
Allo stesso modo non posso non evidenziare con quanta ingenuità esprimi valutazioni su fatti accaduti in passato, dimentichi che la legislatura iniziata con la guida Prodi, alla quale è seguito il governo D’Alema e il governo Amato, durata cinque anni, non è stata in grado di fare le riforme, non è riuscita a promulgare una legge elettorale decente , non fece la legge sul conflitto d’interessi perché (grazie a D’Alema) fu inquinata dagli acquisti di Cossiga e di Mastella. Bertinotti un po’ coglione lo è sempre stato, ma non al punto di rendersi responsabile delle malefatte di questa gentaccia alla quale tu vuoi concedere un ulteriore credito. Dovresti anche ricordare che il Governo D’Alema fu salvato in extremis sulla politica estera da Berlusconi e da Fini, D’Alema pagò un prezzo, mise nel cassetto la legge sul conflitto d’interessi.
Caduto Prodi bisognava andare alle elezioni come sarebbe accaduto in qualsiasi democrazia, si è preferito dar luogo alla politica degli inciuci quella che niente ha a che fare con la tua alta concezione della politica, quella che ha portato la gente ad allontanarsi dalla politica e a disertare le urne.
Pier Ferdinando , il genero di Caltagirone, l’amico di Cuffaro, il divorziato che ritiene il matrimonio degli altri indissolubile , il fautore del concetto clientelare della politica , legittimo quanto vuoi ma a noi estraneo, non puoi presentarcelo come un illuminato perché non si è lasciato coinvolgere dal PDL, è più facile pensare che non si è accordato sul prezzo.
Di Pietro appoggiò De Luca, questo Blog, in sintonia con De Magistris e Sonia Alfano non fu d’accordo, il risultato fu che gli inciuci non pagano, De Luca fu battuto.
Anche a Lenola abbiamo vissuto un’esperienza simile hai visto come è finita?
Cara Passatempo, secondo te, può un parlamento di nominati cambiare la legge elettorale attraverso la quale sono stati miracolati?
Io non credo che il governo Berlusconi sia al capolinea, aspettiamoci il peggio.
Passatempo carissima io vado oltre Vendola, Di pietro, Berlusconi e Bossi………..se dovesse cadere il governo ELEZIONI SUBITO senza cambiare la legge elettorale una legge porcata che potrebbe rappresentare un boomerang per chi l’ha voluta.
BASTA CON LE TATTICHE!!!
Tutto il resto sarebbe un grande inciucio che non risolverebbe i problemi del paese e come dice Wrhite contribuirebbe ad allontanare il popolo dalle cabine elettorali.
Perché no? Zona cesarini. Non sono contraria alla tua soluzione, una legge elettorale vergognosamente farraginosa, che ancora oggi mi chiedo come fece Ciampi a promulgarla. E forse solo pagandone, anche loro, lo scotto potranno rendersi conto che una società non vive ad uso e consumo del vincitore di turno.
Con molta probabilità nel mio precedente intervento mi sono espressa male, non intendevo simpatizzare con quei partiti che si richiamano alla balena bianca di democristiana memoria, ma solo ricordare cosa accadde tra Berlusconi e Casini, poi write maliziosamente mi sprona a tenere presente che forse è più facile pensare che Casini non si accordò sul prezzo, io sono per osservare la scena, i retroscena non li conosco e senza riscontri cerco di non prenderli in considerazione.
Che un parlamento di nominati, molti sicuramente miracolati (espressione calzante), non muoverebbe un dito per cambiare questa legge “illiberale” è pacifico, lo si poteva intuire anche in quegli applausi e cori da stadio all’ingresso di Berlusconi alla camera (…sulla scia di quelli scontati, ricevuti da Cicchitto alla fine del suo discorso) nel giorno della mozione di sfiducia al sottosegretario Caliendo.
Non c’è niente di misurato in questa maggioranza, anche gli applausi devono trasformarsi in ovazione, come rafforzamento manifesto e tangibile della stima totale e acritica nei suoi accoliti.
Ma qualcosa con il gruppo di Fini si è infranto e con la dichiarazione di Chiara Moroni si è ancora più incuneato. Una riflessione fuori dall’opportunità politica che potrebbe muovere altre sopite coscienze, e anche certi volgari titoli “chiara tradisce papà e papi” letti sul giornale di Belpietro potrebbero giocare contro, suscitando un disgusto non più sopportabile.
Non è un buon momento per re Silvio, ed egli "primus super pares" ne è tragicamente cosciente.
Questa mattina Filippo Penati, altro eterno sconfitto del PD, intervistato a Omnibus, la trasmissione di approfondimento di La 7, ha cercato di spiegare la sua “singolare” teoria che questa legge elettorale va cambiata PERCHÉ NON GARANTISCE LA GOVERNABILITÀ.
NON PERCHE’ NON PERCHE’ ANTIDEMOCRATICA IN QUANTO NON PERMETTE AI CITTADINI DI SCEGLIERE IL PROPRIO CANDIDTO.
A supporto della sua “sgangherata” tesi ha portato l’esempio del Governo Prodi (caduto solo dopo due anni) e il Governo Berlusconi (in crisi al secondo anno)
L’illustre esponente del PD milanese dovrebbe sapere che questa legge proporzionale al Senato, maggioritaria alla Camera, con aggiunta il premio di maggioranza GARANTISCE LA GOVERNABILITA’ AL PUNTO DI FARLA SOMIGLIARE AD UN REGIME!!!
Dovrebbe sapere che il governo Berlusconi avrebbe avuto i numeri per fare da solo le riforme e forse anche per modificare la carta costituzionale, se non lo ha fatto è perché “troppo occupato nelle vicende giudiziarie del Premier e di alcuni alti esponenti del governo”
Sempre Penati dovrebbe sapere che il governo Prodi è caduto perché per vincere si è voluto mettere insieme il diavolo e l’acqua santa, (mi riferisco a Mastella) e per le dementi ambizioni bipolariste di Walter Veltroni che non ha saputo aspettare.
Mi domando dove vive Penati, mi chiedo anche in funzione di quale credenziali il Pd…………NOMINA i propri rappresentanti, quelli buoni, perché quelli in malafede so bene da quali ambienti provengono.
Forse ha ragione Enrico Letta, IdV e SEL, per chi governa il PD sarebbero alleati troppo scomodi, meglio Casini, Lombardo, Fini, Rutelli tutta gente di centro sinistra.
P.S per Passatempo, troppo buona………….il mio giudizio su Casini non deriva da un’attenta analisi dei retroscena, Casini è un libro aperto, anche i sassi sanno cosa vuole, chi non lo sa è perché fa finta di non sapere.
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