Campodimele (LT) il paese della longevità

Campodimele  (LT)  il paese della  longevità
Tra l'indifferenza dell' Amministrazione Comunale, in assenza di controlli, In località Sterza Piana Lenola (LT) ai confini del Parco Naturale dei Monti Aurunci , a meno di trecento metri dalle abitazioni private, i cittadini, tutti i giorni, assistono a questo scempio che rende l'aria irrespirabile con inevitabili conseguenze sulla salute pubblica grazie a questo impianto allocato nel confinante comune di Campodimele

martedì 30 marzo 2010




All'indomani del risultato elettorale, Pier Luigi Bersani traccia un bilancio per il PD e per l'intera coalizione. Il segretario del Pd ribadisce in conferenza stampa che serve “un'analisi più attenta e veritiera dei risultati, considerando che all'inizio di gennaio nessuno era disposto a scommettere che il centrosinistra conquistasse 7 regioni su 13.

Dopo questo appuntamento elettorale non intendo cantare vittoria ma neanche accettare una descrizione dei fatti che assomiglia a una sconfitta nostra e del centrosinistra.

Chiedo un’analisi attenta e un interpretazione più veritiera. Il divario tra le coalizioni si è ridotto di 3 punti. Bisogna riprendere la costruzione di un campo alternativo al centrodestra nel solco basato sulla costruzione di un PD sempre più popolare radicato nei bisogni di lavoro, imprese, famiglie e sulla costruzione di un’alternativa che dia sbocco credibile alle esigenze di rinnovamento della politica".

E sul nord contrasta una delle analisi già fatte: “Non c'è un nostro arretramento al Nord, in Piemonte abbiamo perso per 9mila voti, è come prendere un palo al 95esimo. La vulgata che il Pd non sia nel Nord è sbagliata: chi l'avrebbe detto che avremmo vinto al primo turno a Lecco e Venezia contro Castelli e Brunetta?

Insomma nel voto c'è il segno di “un'inversione di tendenza. Come coalizione, rispetto al dato delle europee abbiamo avuto ovunque un nostro avanzamento. A gennaio nessuno scommetteva che avremmo vinto in 7 regioni su 13. Con il quadro di alleanze di allora potevamo giocarci 3-4 regioni, e invece ne abbiamo vinte 7 e altre due ce le siamo contese, in Piemonte con un palo al 95esimo e nel Lazio, dove ci separano 77mila voti.

Nel Lazio il nostro schieramento avanza di 4-5 punti rispetto al 2009, in Campania di 6 punti, in Lombardia di 3, nelle Marche di 7, in Emilia di un punto e in Toscana di 3,5. C'è stato un dimezzamento della distanza tra noi e il centrodestra rispetto al 2009: erano 6 punti nel 2009 e ora sono 3, e parlo del centrosinistra classico, senza l'Udc.


L'insieme dei dati regionali dà ragione del fatto di fondo: se guardiamo i dati di coalizione dalle europee ad oggi abbiamo sostanzialmente un dimezzamento delle distanze dal centrodestra. È questo - aggiunge - che mi fa dire che c'è un segno di inversione di tendenza”.

Anche l’astensionismo non è letto come semplice protesta: “C'è un pezzo largo di società che non si sente rappresentato dalla politica ed esprime una domanda implicita e urgente di cambiamento verso una politica più semplice, concreta e onesta”.

Quanto al Pd, Bersani spiega: “Avanziamo di circa un punto rispetto a tutti gli altri partiti alle europee, c'è solo la Lega Nord che avanza dello 0,9 per cento e tra le due coalizioni il divario si è ridotto di 3 punti”. Bersani non nasconde che per il centrosinistra il quadro è comunque “complicato, ma nelle comunali battiamo al primo turno ministri o viceministri, anche al primo turno. A L'Aquila perdiamo la provincia ma vinciamo nettamente nel Comune colpito dal terremoto e negli altri comuni del cratere. Certamente c'è una difficoltà generale, anche nostra - ammette - che però non può oscurare questo elemento di tenuta rispetto alle europee".

Non è mancata, da parte di Bersani, un'analisi sul boom del Carroccio: «Il voto alla Lega è un voto contro Berlusconi. Al Nord, gli elettori del centrodestra hanno un bello sfogatoio, credono di votare contro Berlusconi e votano Bossi. Probabilmente lo fanno perché pensano che a un certo punto la Lega si smarcherà. Ma mi sembra chiaro che quello è un voto contro il presidente del Consiglio”.

Leggendo i dati degli ultimi 5 anni è difficile dar torto a Bersani che vede il Pd di oggi più in salute delle europee.

Bisogna considerare la frammentazione delle liste connaturata alle regionali, il travaso di voti dai partiti verso le liste dei candidati governatori, le spinte localistiche, l'appeal dei candidati e il calo dei votanti. Neanche un confronto omogeneo in termini matematici regge con il voto del 2005, distantissimo politicamente, dato che il Pd neanche esisteva, e la partecipazione al voto fu del 72%, contro il 64% dell'ultima tornata.

Quale sarà adesso il comportamento dell'opposizione nei confronti del governo? “Chi governa ha la responsabilità di dire che strada vuole prendere - risponde ancora Bersani. - Ogni tavolo che affronta problemi vicini ai cittadini ci vedrà seduti per affrontare. Altrimenti faremo una ferma opposizione.

Se si vuole intraprendere un cammino di svolta per indicare soluzioni vere agli italiani noi ci siamo. Se invece si vuole parlare di problemi lontani dai cittadini, noi denunceremo questo tipo di impostazione». Il segretario Pd però annuncia battaglia qualora la maggioranza forzi la mano su una riforma presidenzialista. «Se ci sarà una forzatura, sappiamo che il meccanismo prevede anche una consultazione popolare». Si vada in Parlamento, non temiamo la discussione sui temi istituzionali». E l'idea di consultare i gazebo lanciata da Berlusconi? «Non so cosa ne sappiano...».

QUESTA E' GRANDIOSA LEGGETELA BENE

“Nel Lazio nessuno ci avrebbe portato più avanti di Emma Bonino. Non credo affatto che ci abbia portato a incomprensioni con i cattolici. Non ho nulla da rimproverarmi, i numeri del voto dimostrano anche che c'è stata una sua affermazione personale oltre i partiti. Nel Lazio siamo partiti 5 punti e siamo arrivati al pelo, a Roma il centrosinistra ha un vantaggio significativo e questo ci consente di guardare in modo positivo alle prossime comunal”. . Nessun rimpianto neppure sulla scelta di De Luca in Campania: “Ha avuto un successo rilevante, c'era un distacco molto ampio. De Luca non è stata una scelta del passato, non credo che avremmo fatto meglio con altri candidati”.

RIGUARDO LOIERO NESSUNA DICHIARAZIONE

Il boom di Grillo? «Lì dentro c'è un' esigenza di civismo, anche se abbiamo idee molto diverse su rifiuti e infrastrutture. Ci sono fasce giovanili moderne che chiedono civismo, un'esigenza con cui dobbiamo confrontarci, l'idea di una politica più semplice, concreta e pulita. Detto questo i dati del Piemonte parlano chiaro, e me ne dispiace molto”.

“La vittoria dopo le primarie in Puglia? Io ho sempre pensato che Vendola sia una delle personalità con cui si può configurare l'offerta del centrosinistra al Paese. Io penso che il Pd -aggiunge il segretario- debba caricarsi anche di tenere aperto il cantiere ovvero essere disponibile a discutere anche con le forze che sono ora fuori dal Parlamento, a partire da Sinistra ecologia e libertà per verificare la possibilità di una convergenza strutturale”. A chi gli ha chiesto se si riferisse all’ingresso di Sel nel Pd ha detto: “No non chiedo a Vendola di entrare ma se è disponibile di lavorare insieme per un cantiere comune».

“Fronti, fronti.... si farà una discussione”, risponde Bersani a chi gli chiede se non teme, dopo il voto delle regionali, l'apertura di fronti interni. “Io ho detto cosa intendo fare- aggiunge- e cioè che si va avanti a costruire un partito che abbia un radicamento popolare. La strada è quella lì. poi le discussioni, per l'amor di Dio, le facciamo, ma noi abbiamo un dovere verso l'Italia. Ora ci occupiamo di questo. Noi abbiamo il dovere di lavorare per il PD fondato sul lavoro, il PD della Costituzione e della nuova unità della nazione”.

HA VINTO BOSSI




Secondo alcuni strateghi del Partito Democratico De Luca e Loiero rappresentavano “l’ultima spiaggia” per non regalare Campania e Calabria alle destre i risultati sono sotto gli occhi di tutti.


De Luca accusa addirittura alcune singolari derive avvenute nel suo partito all’ultimo minuto, farebbe bene ad essere più chiaro oppure a tacere ma non credo che questo possa avvenire “la trasparenza non è tra le sue più spiccate virtù”

Loiero a caldo: ''E' una sconfitta che non si presta a interpretazioni. Vince la destra anche se non riesco a rinvenire le cause''.

''Siamo partiti tardi, ci sono stati conflitti interni, ma tutto questo non e' sufficiente a spiegare questa sconfitta. Va tenuto anche presente che sia se ci fosse stato con noi l'Udc o Callipo non avremmo vinto lo stesso. Voglio vedere meglio domani come e' stato espresso il voto. Ha vinto Scopelliti diamogliene atto''.


Agazio non ne capisce i motivi……….la Calabria è praticamente nella melma, l’economia è al 100% in mano alla ‘ndrangheta e lui dopo aver governato 5 anni non capisce i motivi di questa disfatta……..per favore spiegateglieli voi con qualche commento. In questi casi va bene anche un seplice e volgare invito. 53% contro il suo 30%


Che dire del cattolicissimo Lazio, dove l’assenteismo presenta un delta del 12% rispetto i dati precedenti, vogliamo considerarla una questione morale? Ma questi ogni tanto l'ascoltano la gente? Una mia parente, impegnata, cattolica, che ha sempre votato a sinistra non è andata a votare, a suo avviso, entrambe le candidate erano impresentabili.

Veramente illuminata la scelta della radicale Emma Bonino alla Presidenza? Certo è che la giunta Marrazzo non aveva lavorato male. Ma il PD non aveva un candidato proprio da presentare?

Siamo proprio sicuri che l’equazione assenteismo = destra sia ancora valida? Io conosco un “sacco” di gente di sinistra ormai sfiduciata che non va più a votare e di chi è la colpa?

Sarebbe andata meglio anche in Piemonte se evitavano di far saltare i nervi a Beppe Grillo (il capo di un movimento ostile al PD)


In Puglia: meno male che esiste Vendola e che ha preteso a tutti i costi le primarie ribellandosi alle scelte del PD.

Niky fortunatamente ha preteso le primarie, altrimenti anche in Puglia, chissà come sarebbe andata a finire, speriamo che dopo l’esperienza precedente (Tedesco Frisullo) sappia scegliere meglio i suoi collaboratori.


Bersani dice che il PD è in crescita……….contento lui!!!!

Io credo che il risultato positivo in Basilicata e in Puglia, quello negativo in Piemonte, la conferma di IdV, che sarebbe stata maggiore se avesse preteso un candidato alla presidenza di una regione, il successo della lista a 5 stelle dovrebbe far riflettere, se non l’elite, almeno i simpatizzanti del PD riguardo quella che dovrebbe essere la strada da seguire.


HA VINTO BOSSI DICIAMOCELO......


Un saluto write26

venerdì 26 marzo 2010

Adele rappresenta le nostre speranze Claudio la continuità.




Adele Conte e Claudio Bucci sono i nostri candidati Consiglieri alla Regione Lazio.


Adele, seppur giovanissima, vanta un curriculum del massimo rispetto, collaboratrice di varie associazioni umanitarie sia italiane che estere, da anni si batte, nell’area pontina, contro la criminalità organizzata, in particolar modo per le questioni che riguardano le ecomafie, per i diritti delle donne e contro il nucleare.

Abbiamo ospitato Adele due settimane fa nella biblioteca comunale di Lenola ed abbiamo piacevolmente rilevato con quale competenza, seppur giovanissima, è in grado di dare risposte a problematiche su legalità e occupazione, tematiche non più differibili per il futuro delle nuove generazioni.

Adele è supporta tata da Sonia Alfano e Luigi De Magistris autorevoli euro-deputati che l’apprezzano e non mancano di incoraggiarla con il loro appoggio.


Per sostenerla è sufficiente barrare il simbolo di Emma Bonino e scrivere Conte

Claudio Bucci già Consigliere, Presidente della Commissione Ambiente e Cooperazione tra i Popoli alla Regione Lazio, sempre schierato contro la privatizzazione dell’acqua e contro le centrali nucleari, uno dei pochi ad aver capito che il rilancio dell’occupazione nel Lazio può avvenire solo privilegiando tre fattori: turismo, ambiente, ed innovazione tecnologica. Colui che maggiormente ha contribuito per ricondurre il “piano casa” (una delle maggiori iniziative poste in essere dalla Regione) alla bioedilizia e al risparmio energetico. Claudio crede fortemente nella democrazia partecipativa e non perde occasione per dimostrarlo. Tra l’altro, Claudio è un mio carissimo amico. Invito tutti gli indecisi e tutti i miei amici vicini ad Italia dei Valori residenti nella provincia di Roma a votarlo.


Per sostenerlo è sufficiente barrare il simbolo di Italia dei Valori e scrivere Bucci.

Vladimiro De Santis.





lunedì 22 marzo 2010

DURO ATTACCO DEL SINDACATO DEI POLIZIOTTI CONTRO IL GOVERNO





COMUNICATO STAMPA DEL 21 MARZO 2010

OGGETTO: Il Pdl attacca la Questura di Roma sui numeri della manifestazione di ieri. Maccari (COISP): “Questo Governo è una farsa senza precedenti… non perde tempo per pugnalare la Polizia alle spalle, si vergogni!”


Un Governo che sfila contro un altro potere dello Stato (visto che ieri a Roma abbiamo sentito solo slogan contro la Magistratura che è un potere dello Stato) e che smentisce i propri organismi (visto che stamattina gli organizzatori della manifestazione di Roma contestano i dati della Questura che, se qualcuno se lo fosse dimenticato, è composta da uomini della Polizia che si chiama di Stato…).

Questo è il paradosso kafkiano, il festival dell'assurdo che sta vivendo in questo momento l'Italia, probabilmente senza neanche accorgersi della gravità di quanto accade.

Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp – il Sindacato Indipendente di Polizia - attacca duramente le osservazioni dei rappresentanti del Governo e lo stesso Premier che “nel tentativo di accreditare un altro suo fallimento - dice Franco Maccari - fa pronunciare ai suoi uomini parole dai contenuti pericolosissimi. Cosa spera di ottenere se Gasparri parla di un Questore in coma etilico e Cicchitto definisce la Polizia deviata?

Glielo diciamo noi cosa otterrà - dice ancora Maccari - un violento scontro sociale senza precedenti in cui i mandanti, questa volta in maniera palese, (in altri tempi lo furono in maniera oscura), saranno proprio i rappresentanti del Governo che dovrebbero tutelare la società e non darla in pasto ai beceri istinti di chi, nel nome di un'impunità che sente arrivare dall'alto, si sentirà autorizzato a sbeffeggiare il lavoro di tutti quei Poliziotti impegnati nella tutela della sicurezza e della legalità”.

“Caro Presidente Berlusconi - dice ancora il Segretario Generale del Coisp - ci giunge voce, e non è solo una voce, che il suo coordinatore nazionale abbia inviato una lettera ai delegati abruzzesi per "intimargli" di raggiungere il numero di cinquanta pullman per Roma. Sa cosa significa questo politicamente? Significa che quella piazza la volevano in pochi, significa caro Presidente, che i primi a mettere in pericolo la gestione dell'ordine pubblico sono stati i suoi uomini intimando alla gente di partecipare.

Questo Governo è la farsa di se stesso – conclude il leader del Sindacato Indipendente di Polizia - non una parola da quel palco è stata pronunciata in favore delle Forze dell'Ordine, non un provvedimento è stato annunciato sulla sicurezza nelle città. Eppure c'erano candidati alle presidenze di regioni “ad alto rischio” come la Calabria, che hanno fatto la parte dei servi sciocchi, cantando la canzone che il padrone aveva ordinato loro di cantare.

Presidente il vero coma etilico è quello in cui Lei tenta di mandare questo Paese ubriacandolo di un vino di ultima scelta”


Fonte: coisp.it

venerdì 19 marzo 2010

LENOLA , 25 MARZO ORE 21.00 ANNO ZERO TUTTI INSIEME .



Favorevoli alla libera informazione e contro il bavaglio imposto, da questo governo, ai programmi televisivi di approfondimento , giovedì 25 Marzo alle ore 21.00 i Gruppi Politici Lenolesi Sinistra Ecologia Libertà, Italia dei Valori e Partito Democratico invitano tutti i cittadini ad assistere alla proiezione “raiperunanotte”

L’ evento si terrà a Lenola, verrà deciso solo all’ultimo momento se a Piazza Pandozy o presso il Cinema Lilla, la scelta dipenderà dalle condizioni metereologiche e dalle inevitabili problematiche intrinseche alle dirette streaming.

Ci collegheremo con il PalaDozza di Bologna dove Michele Santoro, Marco Travaglio, Giovanni Floris, Daniele Luttazzi, Vauro ed altri ancora ci racconteranno, con altra lettura, tutto ciò che è accaduto in questo mese di black out, la telenovela delle liste elettorali, le intercettazioni dei magistrati di Trani, gli infiniti scandali sulla sanità pubblica, le aggressive esternazioni di un Premier che, disconoscendo i ruoli, tratta tutti come suoi dipendenti.

L’incontro come protesta, come voglia di ascoltare voci fuori dal coro, per una innata intolleranza verso i soprusi, ma soprattutto per riaffermare il primato di cittadini titolari di diritti tra cui quello all’informazione, che solo con la pluralità di voci concorrenti si può tutelare.

Sarà un ritrovarci, a prescindere dalle ideologie e dai pregiudizi, un estraniarsi dai protagonismi, un “avvio” per restituire a Lenola fiducia e passione nella politica.

Saluti write26





martedì 16 marzo 2010

COSA HA FATTO DI BUONO QUESTO GOVERNO.






Gli Italiani non se ne sono accorti ma tra una mignotta e l’altra, tra il perdurare degli scandali, tra le risate mentre la gente moriva sotto le macerie e i massaggi di Bertolaso, corruzione, concussione, minacce ai giornalisti, leggi razziste, e vari LODi SALVA LORO ecco cosa ha fatto di buono, in solo due anni, questo governo, o comunque cosa racconta di aver fatto! IO VOTERO’ BERLUSCONI se non altro per l’ultimo fantasioso capoverso.


Sabato 20 Marzo 2010, tutti coloro che intendono continuare ad essere presi per il naso, possono recarsi a Roma, in Piazza San Giovanni in Laterano, scenderanno in campo, insieme al Presidente Berlusconi 13 Candidati Presidenti di Regione per ribadire lo spirito di Democrazia e libertà soprattutto alla vigilia dell'importante appuntamento elettorale del 28 e 29 Marzo.



COSA HA FATTO DI BUONO QUESTO GOVERNO.


1.Un nuovo fisco per le imprese
• detassazione di straordinari, premi e incentivi legati a incrementi di produttività;
• graduale e progressiva detassazione delle "tredicesime" o di una mensilità;
• versamento IVA dovuto solo dopo il reale incasso della fattura;
• rimborsi IVA in tempo commerciale (da 60 a 90 giorni), per lasciare liquidità nelle imprese;
• eliminazione di adempimenti burocratici e fiscali superflui e costosi;
• riforma degli studi di settore, partendo dalle realtà economiche territoriali e coinvolgendo anche i Comuni;
• graduale e progressiva abolizione dell'IRAP, a partire dall'abolizione dell'IRAP sul costo del lavoro e sulle perdite;
• graduale e progressiva riduzione dell'IVA sul turismo.

2. Infrastrutture, nuove fonti di energia e telecomunicazioni
• Rilancio e rifinanziamento della "Legge Obiettivo" e delle Grandi Opere con priorità alle Pedemontane lombarda e veneta, al Ponte sullo Stretto di Messina e all'Alta velocità ferroviaria;
• coinvolgimento delle piccole e medie imprese di costruzione nella realizzazione delle Grandi Opere;
• promozione e incentivazione della raccolta differenziata e della realizzazione di termovalorizzatori per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani nelle regioni deficitarie;
• rilancio del trasporto aereo, con la valorizzazione e lo sviluppo degli "Hub" di Malpensa e di Fiumicino;
• partecipazione ai progetti europei di energia nucleare di ultima generazione;
• incentivi alla diversificazione, alla cogenerazione, all'uso efficiente di energia, alle fonti rinnovabili: dal solare al geotermico, dall'eolico alle biomasse, ai rifiuti urbani;
• realizzazione dei rigassificatori già autorizzati;
• diversificazione del funzionamento degli impianti elettrici ad olio combustibile attraverso il ricorso al carbone pulito;
• completamento del processo di liberalizzazione del settore delle telecomunicazioni e diffusione della larga banda su tutto il territorio nazionale;
• regole europee nel settore dei media: pluralismo e concorrenza, valorizzazione delle produzioni europee, completamento del passaggio alla tecnologia digitale.

3. Lavoro
• Incremento delle tutele, delle garanzie e dei controlli in materia di sicurezza sul lavoro anche attraverso incentivi per le imprese;
• obiettivo della piena occupazione per trasformare la flessibilità di ingresso nel mondo del lavoro in opportunità di stabilità del rapporto e di crescita professionale, eliminando alla radice il fenomeno della precarietà;
• attuazione della Legge Biagi per incentivare la creazione di nuovi posti di lavoro e per realizzare una maggiore inclusione nel mercato del lavoro di giovani, donne, anziani e disabili;
• riforma degli ammortizzatori sociali secondo i principi contenuti nel "Libro Bianco" del professor Marco Biagi;
• completamento della "Borsa lavoro" per facilitare l'incontro tra domanda e offerta di lavoro.

4. Liberalizzazioni
• Liberalizzazione dei servizi privati e pubblici per migliorare il rapporto qualità/prezzo a favore dei consumatori a partire dal carico delle bollette;
• liquidazione delle società pubbliche non essenziali;
• difesa dei consumatori generalizzando e rafforzando il principio di "portabilità" dei rapporti con le banche, proposto dal Governo Berlusconi.


5. Sostegno al "Made in Italy"

• Interventi sull'Unione Europea per ridurre la regolamentazione comunitaria, per difendere la nostra produzione, contro la concorrenza asimmetrica che viene dall'Asia;
• sperimentazione della certificazione obbligatoria del "Made in Italy";
• legge sui distretti industriali, sulle filiere produttive e sulle reti d'imprese;
• sviluppo dell'agricoltura: salvaguardia degli interessi italiani in Europa, difesa e valorizzazione del prodotto italiano mediante l'indicazione obbligatoria dell'origine geografica, contenimento dei costi di produzione (anche con la stabilizzazione del regime fiscale e previdenziale agricolo), valorizzazione dei prodotti tipici, riduzione dei passaggi dal campo alla tavola dei prodotti agricoli, diffusione di mercati gestiti direttamente dai produttori agricoli.

6. Riorganizzazione e digitalizzazione della P.A.
• Sviluppo del piano di riorganizzazione e di digitalizzazione della pubblica amministrazione avviato durante il Governo Berlusconi per raggiungere i seguenti obiettivi: considerevoli risparmi nel costo dello Stato, accesso dei cittadini agli uffici pubblici per via telematica, maggiore trasparenza e certezza delle procedure;
• passaggio dall'archiviazione cartacea a quella digitale.


Seconda missione: sostenere la famiglia, dare ai giovani un futuro
La famiglia è al centro del nostro programma; per noi la famiglia è la comunità naturale fondata sul matrimonio tra uomo e donna; e per sostenere la famiglia noi proponiamo: meno tasse, una casa per tutti, migliori servizi sociali, mettere i giovani in condizione di costruire il loro futuro.



1. Meno tasse

• Totale eliminazione dell'ICI sulla prima casa, senza oneri per i Comuni;
• graduale e progressiva introduzione del "quoziente familiare" che tiene conto della composizione del nucleo familiare;
• abolizione delle tasse sulle successioni e sulle donazioni reintrodotte dal governo Prodi;
• graduale e progressiva diminuzione della pressione fiscale sotto il 40% del prodotto interno lordo in attuazione dei principi contenuti nella Legge delega per la riforma fiscale del governo Berlusconi;
• graduale e progressiva tassazione separata dei redditi da locazione;
• rilevazione sul territorio dei redditi delle abitazioni, ai fini della formazione del catasto;
• rafforzamento delle misure di contrasto all'evasione fiscale già contenute nella legge finanziaria del 2006 del governo Berlusconi.

2. Una casa per tutti
• "Piano casa" per costruire alloggi per i giovani e per le famiglie che ancora non dispongono di una casa in proprietà attraverso lo scambio tra proprietà dei terreni e concessioni di edificabilità. Ogni Regione determinerà i criteri di assegnazione su cui costruire le graduatorie;
• piano di riscatto concordato con le Regioni a favore degli inquilini di alloggi pubblici;
• riduzione del costo dei mutui bancari delle famiglie, rendendone conveniente la ristrutturazione da parte delle banche;
• graduale e progressiva detassazione degli investimenti in riscaldamento e difesa termica delle abitazioni e degli investimenti per la costruzione nelle città di nuovi posti-auto sotterranei;
• fondo pubblico di garanzia per i mutui contratti dai condomini per le opere di manutenzione e/o ristrutturazione;
• stabilizzazione delle norme fiscali (IVA + Imposte dirette) sui lavori di ristrutturazione edilizia;
• "Legge Obiettivo" per i quartieri svantaggiati e le periferie delle grandi aree metropolitane, con agevolazioni agli interventi di riqualificazione urbana e il finanziamento di progetti infrastrutturali.

3. Migliori servizi sociali
• Reintroduzione del "bonus bebé" per sostenere la natalità;
• graduale e progressiva riduzione dell'IVA su latte, alimenti e prodotti per l'infanzia;
• sostegno alle famiglie per una effettiva libertà di scelta educativa tra scuola pubblica e scuola privata;
• assegnazione di libri di scuola gratuiti per le famiglie meno agiate, estesa fino al 18° anno di età per garantire il diritto/dovere all'istruzione;
• prosecuzione del piano di investimenti in asili aziendali e sociali, attraverso fondi pubblici e detassazioni;
• graduale e progressivo aumento delle pensioni più basse; rafforzamento della previdenza complementare e avvio sperimentale di nuove mutue sociali e sanitarie;
• attuazione del piano straordinario del Governo Berlusconi per le persone non autosufficienti (disabili, anziani, malati gravi) di concerto con il mondo delle autonomie e del privato sociale;
• utilizzo delle Poste italiane per servizi sociali a domicilio, a favore dei cittadini in coordinamento con i Comuni;
• stabilizzazione del "cinque per mille" e sua applicazione a favore di volontariato, non-profit, terzo settore, ricerca;
• revisione del sistema di assistenza sociale in base al principio di sussidiarietà, dando un maggior ruolo ai Comuni e garantendo la libertà di scelta tra i vari servizi offerti dal pubblico, dal privato e dal privato sociale;
• riforma del libro primo del Codice Civile, per riconoscere il ruolo fondamentale assunto nella nostra società dal "terzo settore";
• rilancio del ruolo di prevenzione e di assistenza dei consultori pubblici e privati e, d'intesa con le Regioni, individuazione delle risorse finanziarie necessarie a garantire credibili alternative all'aborto per la gestante in difficoltà;
• esclusione di ogni ipotesi di leggi che permettano o comunque favoriscano pratiche mediche assimilabili all'eutanasia.

4. Dare ai giovani un futuro
• Sperimentazione di un periodo "no tax" per le nuove iniziative imprenditoriali e professionali dei giovani;
• introduzione di un credito d'imposta per le imprese che assumono giovani e che trasformano contratti temporanei in contratti a tempo indeterminato;
• "bonus locazioni" per aiutare le giovani coppie e i meno abbienti a sostenere l'onere degli affitti;
• garanzie pubbliche per i "prestiti d'onore" e per il finanziamento d'avvio a favore di giovani che iniziano la loro attività di impresa;
• graduale progressiva totalizzazione dei periodi contributivi;
• ripresa in ogni settore di attività del sistema delle mutue che, con sostegno pubblico e privato, garantiscano ai giovani assistenza sociale e sanitaria in caso di non lavoro e di bisogno, sul modello storico delle "Casse edili".
Terza missione: più sicurezza, più giustizia

Sicurezza e tutela del cittadino sono priorità assolute e saranno affrontate con interventi urgenti ed incisivi.
Una giustizia lenta ed inefficiente, oltre che essere fonte di disuguaglianza e di tensioni sociali, crea ostacolo alla crescita economica del Paese.
Provvedimenti legislativi immediati e di sistema debbono trovare attuazione per ridare al cittadino la fiducia nello Stato.


1. Più sicurezza
• Aumento progressivo delle risorse per la sicurezza;
• maggiore presenza sul territorio delle forze dell'ordine ed incremento della polizia di prossimità, dei poliziotti e dei carabinieri di quartiere per rafforzare la prevenzione dei "reati diffusi" (furto in appartamento, furto d'auto, spaccio di droga, sfruttamento della prostituzione, etc);
• incentivi per installazioni di sistemi di sicurezza nei pubblici esercizi;
• iniziativa del Governo italiano in sede di Unione Europea affinché non si attuino più sanatorie indiscriminate per i clandestini;
• apertura di nuovi Centri di permanenza temporanea per l'identificazione e l'espulsione dei clandestini;
• contrasto dell'immigrazione clandestina, attraverso la collaborazione tra governi europei e con i paesi di origine e transito degli immigrati;
• contrasto all'insediamento abusivo di nomadi e allontanamento di tutti coloro che risultino privi di mezzi di sostentamento legali e di regolare residenza;
• precedenza per l'immigrazione regolare ai lavoratori dei paesi che garantiscono la reciprocità dei diritti, impediscono la partenza di clandestini dal proprio territorio e accettino programmi comuni di formazione professionale negli stessi paesi;
• conferma del collegamento stabilito nella Legge Bossi-Fini fra permesso di soggiorno e contratto di lavoro e contrasto allo sfruttamento illegale del lavoro degli immigrati;
• incentivi alle associazioni, alle scuole e agli oratori per la conoscenza della lingua, della cultura e delle leggi italiane da parte degli immigrati;
• lotta al terrorismo interno ed internazionale, anche attraverso lo stretto controllo dei centri collegati alla predicazione fondamentalista;
• tutela dell'ordine pubblico dagli attacchi alla legalità dei vari "disobbedienti" e aumento delle pene per i reati di violenza contro le forze dell'ordine;2. Più giustizia
• perfezionamento dell'azione intrapresa nella legislatura 2001/2006 dal Governo Berlusconi, con il completamento della riforma dei codici, la definitiva razionalizzazione delle leggi esistenti e l'attuazione dei principi enunciati dalle sentenze della Corte Costituzionale, non ancora trasposti in atti legislativi;
• attuazione dei principi costituzionali del giusto processo per una maggiore tutela delle vittime e degli indagati;
• aumento delle risorse per la giustizia, con un nuovo programma di priorità nell'allocazione delle risorse: più razionalità nelle spese, più investimenti nell'amministrazione della giustizia quotidiana, a partire dalla giustizia civile;
• garanzia della certezza della pena, con la previsione che i condannati con sentenza definitiva scontino effettivamente la pena inflitta ed esclusione degli sconti di pena per i recidivi e per chi abbia commesso reati di particolare gravità e di allarme sociale;
• inasprimento delle pene per i reati di violenza sui minori e sulle donne; gratuito patrocinio a favore delle vittime; istituzione del Tribunale della famiglia, per garantire i diritti fondamentali dei componenti del nucleo familiare;
• costruzione di nuove carceri e ristrutturazione di quelle esistenti;
• rafforzamento della distinzione delle funzioni nella magistratura, come avviene in tutti i paesi europei; confronto con gli operatori della giustizia per una riforma di ancor maggiore garanzia per i cittadini, che riconsideri l'organizzazione della magistratura, in attuazione dei principi costituzionali;
• limitazione dell'uso delle intercettazioni telefoniche e ambientali al contrasto dei reati più gravi; divieto della diffusione e della pubblicazione delle intercettazioni telefoniche ed ambientali, con pesanti sanzioni a carico di tutti coloro che concorrono alla diffusione e pubblicazione;
• riforma della normativa anche costituzionale in tema di responsabilità penale, civile e disciplinare dei magistrati, al fine di aumentare le garanzie per i cittadini;
• completamento della riforma del Codice di Procedura Civile con snellimento dei tempi di definizione ed incentivi alle procedure extra giudiziali.

Quarta missione: i servizi ai cittadini.

Sanità, scuola, università, ricerca, cultura e ambiente.
Daremo agli italiani servizi pubblici degni di un Paese europeo, innovando nel campo della sanità, della scuola, dell'università, della ricerca e nella tutela dell'ambiente.


1. Sanità
• completamento del piano del Governo Berlusconi per l'eliminazione delle liste d'attesa;
• incentivazione del rinnovamento tecnologico delle strutture ospedaliere e della realizzazione di nuove strutture, in particolare al Sud, in accordo con le Regioni;
• trasparenza nella scelta dei manager nelle aziende pubbliche sanitarie, con graduatorie che valorizzino il merito e la qualificazione professionale;
• riforma della Legge 180 del 1978 in particolare per ciò che concerne il trattamento sanitario obbligatorio dei disturbati psichici;
• attuazione della legge contro le droghe e potenziamento dei presidi pubblici e privati di prevenzione e di recupero dalle tossicodipendenze.

2. Scuola, università, ricerca e cultura
• Ripresa nella scuola, per gli alunni e per gli insegnanti, delle "3 i": inglese, impresa, informatica;
• difesa del nostro patrimonio linguistico, delle nostre tradizioni e delle nostre culture anche per favorire l'integrazione degli stranieri;
• attuazione per la prima volta in Italia del disposto dell'articolo 34 della Costituzione: "I capaci e meritevoli anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi";
• commisurazione degli aumenti retributivi a criteri meritocratici con riconoscimenti agli insegnanti più preparati e più impegnati;
• libera, graduale e progressiva trasformazione delle Università in Fondazioni associative, aperte ai contributi dei territori, della società civile e delle imprese, garantendo a tutti il diritto allo studio;
• rafforzamento della competizione tra atenei, premiando qualità e risultati;
• realizzazione dei "Fondi dei fondi" per finanziare gli investimenti in ricerca sul modello di quanto realizzato in Francia;
• inserimento graduale e progressivo della detassazione degli utili reinvestiti in ricerca ed innovazione tecnologica;
• legge quadro per lo spettacolo dal vivo (teatro, musica, danza) e per promuovere la creatività italiana in tutti i campi dello spettacolo, dell'arte e della multimedialità;
• promozione delle "cittadelle della cultura e della ricerca", con il concorso del pubblico e dei privati, per lo studio delle eccellenze italiane e lo sviluppo di piani e strategie per la valorizzazione delle produzioni tradizionali.

3. Ambiente
• Introduzione della destinazione di un "5 per mille" per l'ambiente;
• legge obiettivo per il recupero, la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio culturale e la tutela del paesaggio, nel rispetto delle autonomie territoriali, attraverso la demolizione degli ecomostri e il risanamento degli scempi arrecati al paesaggio italiano;
• promozione di azioni coordinate di valorizzazione del territorio attraverso la programmazione negoziata con le Regioni, anche per ottimizzare l'utilizzo dei fondi europei relativi ai beni culturali e al recupero dei centri storici;
• realizzazione di strumenti di tutela del suolo e delle acque per una razionalizzazione della gestione delle risorse e per la prevenzione dei disastri idrogeologici, fatte salve le competenze regionali;
• aggiornamento della Legge 157/92 secondo gli indirizzi europei in materia di attività venatoria.

Quinta missione: il Sud

Noi vogliamo un'Italia che finalmente superi, attraverso un impegno straordinario, il drammatico divario tra Nord e Sud, realizzando una politica che valorizzi la responsabilità dei territori e metta a frutto tutte le energie presenti nel Paese.

• Piano decennale straordinario concordato con le Regioni per il potenziamento, completamento e realizzazione delle infrastrutture: porti, reti stradali e autostradali, alta capacità ferroviaria, Ponte sullo stretto, in modo da formare un sistema logistico integrato;
• creazione di zone e porti franchi;
• "Leggi Obiettivo" speciali concentrate su turismo e beni culturali, agroalimentare e risorse idriche, infrastrutture e logistica, poli di eccellenza per la ricerca e l'innovazione;
• realizzazione di un piano strategico di riconversione dell'industria chimica pesante (impianti petrolchimici e centrali termoelettriche) ispirato alle nuove tecnologie;
• pieno e tempestivo utilizzo dei fondi comunitari attraverso nuove intese istituzionali di programma;
• realizzazione della Banca del Sud secondo il progetto del Governo Berlusconi;
• federalismo fiscale solidale e misure di fiscalità di sviluppo (fiscalità compensativa) a favore delle aree svantaggiate;
• contrasto alla criminalità organizzata; piano di emergenza per la sicurezza e la legalità.
Sesta missione: il federalismo

La riforma del Titolo V della Costituzione ha posto le premesse per avviare un ampio processo di trasferimento di poteri dal centro alla periferia. Per il riconoscimento di una effettiva autonomia delle Regioni e degli enti locali occorre realizzare il federalismo fiscale, che comporta il trasferimento di risorse finanziarie dal centro alla periferia, a parità di spesa pubblica e di pressione fiscale complessiva.
• attuazione al disposto dell'articolo 119 della Costituzione, assegnando agli enti territoriali le più idonee fonti di finanziamento, trovando il giusto equilibrio tra autonomia, equità ed efficienza;


• approvazione, a tal fine, da parte del Parlamento della proposta di legge "Nuove norme per l'attuazione dell'art. 119 della Costituzione", adottata dal Consiglio Regionale della Lombardia il 19 giugno 2007;
• garanzia della massima trasparenza ed efficienza nelle decisioni di entrata e di spesa, così da permettere il controllo della collettività sulle politiche fiscali e di spesa delle amministrazioni locali;
• garanzia che la perequazione riduca ma non annulli le differenze di capacità fiscale, fermo il principio costituzionale di giusto equilibrio tra solidarietà ed efficienza, premiando i comportamenti finanziari virtuosi e le regioni con una minore evasione fiscale.
Settima missione: un piano straordinario di finanza pubblica

Questo programma si estende sull'intero arco della prossima legislatura e sarà integralmente realizzato entro il suo termine.
Cinque anni sono un periodo di tempo sufficientemente lungo per graduare l'avanzamento progressivo degli interventi che ci impegniamo a realizzare.


In ogni caso ci è ben chiaro che la realizzazione del nostro programma è sottoposta a 3 vincoli esterni essenziali:

a) il vincolo costituito dalla crisi economica in atto nel mondo ed in Italia. Una crisi che può aggravarsi e che in questi ultimi due anni è stata irresponsabilmente ignorata o sottovalutata dal Governo Prodi;

b) il vincolo imposto dagli impegni di trattato europeo, impegni che l'Italia ha assunto e che il nostro prossimo Governo intende rispettare. Come è stato già fatto nel periodo del nostro governo caratterizzato da una congiuntura economica negativa che ha portato la Germania e la Francia - ma non l'Italia - sulla soglia delle "sanzioni" europee;

c) il vincolo costituito dall'attuale instabile equilibrio dei conti pubblici italiani.

In questi termini, gli interventi attuativi del presente programma saranno comunque progressivamente e responsabilmente realizzati in funzione dell'andamento dell'economia e nel rispetto dei criteri di rigore nella gestione del bilancio pubblico.

Non facciamo e non promettiamo miracoli.
In ogni caso non metteremo le mani nelle tasche dei cittadini. Non aumenteremo dunque la pressione fiscale. Anzi ci sforzeremo di ridurla. Fermo l'obiettivo di contrasto e di recupero dell'evasione fiscale.
Il nostro impegno sarà all'opposto sul lato della spesa pubblica, che ridurremo nella sua parte eccessiva, non di garanzia sociale, e perciò comprimibile. A partire dal costo della politica e dell'apparato burocratico (ad esempio delle Province inutili).

In parallelo a questi interventi di carattere ordinario, pensiamo comunque che sia possibile e necessario un piano di ristrutturazione straordinaria della nostra finanza pubblica. Un piano articolato come segue.

Dentro la struttura della nostra finanza pubblica, come si è via via formata in questi ultimi trenta anni, noi vediamo emergere 5 punti caratteristici essenziali:
a) l'attivo è superiore al passivo. Il patrimonio pubblico (circa 1.800 miliardi di euro) è in specie superiore al debito pubblico (circa 1.500 miliardi di euro);
b) tutto il passivo è collocato come debito pubblico sul mercato, mentre la parte di attivo che potrebbe essere collocata e valorizzata sul mercato, fatta da azioni, aziende, immobili, crediti, diritti di concessione, etc. (fino al 40% del totale, fino a circa 700 miliardi di euro) è ancora in mano pubblica;
c) simmetricamente, il grosso del risparmio privato è direttamente ed indirettamente investito in passività (ed in specie in titoli del debito pubblico) e non in attività;
d) mentre quasi tutto il debito pubblico è del governo centrale (dello Stato), il grosso del patrimonio pubblico che può essere collocato e valorizzato sul mercato - circa i due terzi del totale - è dei governi locali (Regioni, Province, Comuni). Da ultimo, mentre il governo centrale (lo Stato) tende a privatizzare, molti Governi locali seguono il processo opposto tendendo a pubblicizzare;
e) mentre quasi tutto il prelievo fiscale è centrale (dello Stato), la parte crescente della spesa pubblica discrezionale è locale (di Regioni, Province, Comuni).

La nostra proposta è un grande e libero patto tra Stato, Regioni, Province, Comuni, risparmiatori ed investitori.
Un patto che:
- realizzi il federalismo fiscale solidale, di cui all'art.119 della Costituzione;
- riduca il debito dello Stato, immettendo sul mercato una quota corrispondente di patrimonio pubblico, offrendo a risparmiatori ed operatori economici maggiori e migliori opportunità di investimento.
Gli effetti finali attesi sono: la riduzione del debito pubblico; un minore costo del debito pubblico residuo; una maggiore trasparenza, una maggiore responsabilità ed efficienza della spesa pubblica; la riorganizzazione e la digitalizzazione della pubblica amministrazione, il rilancio dell'economia.
Solo su questa base, non aumentando le tasse sul reddito, sulla casa, sul risparmio, sulle partite IVA, ma abbattendo la manomorta del debito pubblico, l'Italia può ripartire.

L'effetto positivo cumulato atteso è stimabile in termini di 1 punto di prodotto interno lordo di minore spesa pubblica corrente e di 1 punto di prodotto interno lordo di maggiore crescita.

Tutte le ipotesi di intervento di finanza pubblica presenti in questo programma sono ampiamente coperte, grazie alla somma degli effetti del piano straordinario e ai risultati della nostra azione contro l'evasione fiscale condotta con la riforma delle esattorie, mediante l'effettiva partecipazione dei Comuni all'accertamento, il potenziamento dell'amministrazione finanziaria, il progetto della riforma dal basso e non dall'alto degli studi di settore.


Totò direbbe: "ma mi faccia il favore" a me resta più facile dire: "Vaffanculo"





lunedì 15 marzo 2010

‘Io sono le persone che ho incontrato'




La mia vita è stata un lungo ‘toccarsi', abitarsi… Sembra tutto un caso! E poi scopri che… Ho sessantacinque anni e spesso mi domando chi sono io. L'unica risposta che mi do è: ‘Io sono le persone che ho incontrato'. Sembra tutto un caso, ma poi scopri che nulla è a caso » Padre Alex Zanotelli.



CI STANNO UCCIDENDO


Guardate il video:



Uscire dai problemi da soli è egoismo uscirne insieme è politica. (Don Milani)







venerdì 12 marzo 2010

ANNO ZERO IN PIAZZA.






Sinistra, Ecologia e Libertà Lenola in sintonia con Il Gruppo Italia dei Valori Lenola si stanno organizzando per proiettare via streaming questo evento in diretta a Piazza Pandozy il giorno 25 Marzo, per protestare contro la sospensione dei programmi di approfondimento, per un’ informazione libera e indipendente, PER SUGGELLARE UN INTESA POLITICA, non un cartello elettorale, tra i due Gruppi Lenolesi IdV/SEL che si protrarrà fino alle amministrative del 2013.



L’evento si chiamerà “Rai per una notte" e si svolgerà a Bologna la serata di protesta dei conduttori tv contro il bavaglio che ha imposto lo stop ai talk show più seguiti della Rai.
La Federazione nazionale della stampa ha scelto Bologna e il PalaDozza come scenografia della manifestazione per la libertà d'espressione del 25 marzo prossimo.
Vi parteciperanno Michele Santoro con la redazione di Annozero e Giovanni Floris, conduttore di Ballarò.

Intanto c'è chi prova a reagire attraverso il web.

Per la tv uno dei momenti più brutti
Niente talk show, pochissime tribune elettorali, fuori l'approfondimento politico dalla tv pubblica, par condicio e cronometro in mano anche per i giornalisti delle tv commerciali. Per l'informazione televisiva questo è uno dei momenti più bui della storia d'Italia.

Ma un modo per superare la censura c'è e si chiama internet.
Qualcuno lo ha già capito e ci sta provando, come Il fatto quotidiano, che è arrivato alla terza puntata del suo Telebavaglio, e come il Corriere della sera, che lancia oggi sul web "Mentana condicio - Vietati in tv, liberi sul web".
Enrico Mentana spiega la sua iniziativa con una lettera indirizzata proprio al Corriere.

Così come la puntata del 25 marzo di Annozero per la quale verrà creato un sito ad hoc. Ed è interessante notare che una riflessione positiva arriva anche da Farefuturo Magazine, la rivista on line della Fondazione vicina a Gianfranco Fini.


La censura pre-elettorale
A un paio di settimane dalle elezioni regionali, il grande pubblico sa tutto di liste, orari di consegna presso gli uffici elettorali, ricorsi al Tar e al Consiglio di Stato, ma sa davvero poco dei programmi dei partiti in corsa alla prossima tornata elettorale e ancor meno dei risvolti politici che potrebbero avere le inchieste delle ultime settimane: dallo scandalo della cricca della Protezione Civile, al maxiriciclaggio del denaro della 'ndrangheta con senatore annesso, fino alle alle tangenti di Milko Pennisi a Milano.


Per saperne qualcosa di più ci vorrebbero dei bravi giornalisti con telecamera in spalla. I giornalisti ci sarebbero pure. Peccato che gli impediscano di andare in onda.

Santoro non ci sta. D'altronde Michele Santoro, dopo lo stop ai talk show voluto dalla Rai, lo aveva annunciato subito.: "faremo uno sciopero bianco e andremo in onda comunque. Sulle radio, sul web, in qualunque forma possibile".

Oggi la conferma arriva dai sindacati dei giornalisti, la Federazione nazionale della stampa e l'Usigrai. Entrambe si adopereranno per mettere a disposizione su internet un sito ad hoc, per trasmettere le riprese video e audio della puntata del 25 marzo di "Annozero".

Oggi La Russa contro Letta
Insomma gli esperimeti sul web sono preziosissimi. Sul corriere.it (e laltranotizia.net) da oggi in poi verranno messi on line una serie di faccia a faccia con i protagonisti della campagna elettorale, condotti da uno degli epurati più bravi d'Italia, Enrico Mentana. Sul web almeno la mannaia della par condicio non penalizzerà l'informazione.

Oggi gli ospiti in studio saranno Ignazio La Russa, ministro della Difesa, Enrico Letta, vicesegretario del partito Democratico, i giornalisti del Corriere della Sera Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella e altri ospiti.
Sono previsti anche contributi video proprio come un classico programma di approfondimento televisivo.

BIBLIOTECA COMUNALE LENOLA INCONTRO CON ADELE CONTE Candidata Consigliere alla Regione Lazio




Invitiamo tutti i frequentatori di questo Blog alla riunione che si terrà c/o la Biblioteca Comunale domenica 14 Marzo alle ore 19.00.

Affronteremo tematiche che riguardano le ipotesi di istallazione di una nuova centrale nucleare a Borgo Sabotino, dello smaltimento dei rifiuti, dell’occupazione e della criminalità nell’area Pontina.

Sarà la giovanissima Adele Conte, candidata consigliere alla Regione Lazio nella lista Emma Bonino ad illustrare, a riguardo, il programma del nostro partito, la intervisterà Marcello Ribeira Coordinatore Regionale dei giovani IdV.

Adele, seppur giovanissima, vanta un curriculum del massimo rispetto, collaboratrice di varie associazioni umanitarie sia italiane che estere, da sempre si batte contro la criminalità organizzata in particolar modo per quanto riguarda le ecomafie, per i diritti delle donne e contro il nucleare.

Ritenendo prezioso il contributo di tutti la vostra partecipazione sarà particolarmente gradita.


Saluti: Silvana Lauretti, Vladimiro De santis.

lunedì 8 marzo 2010

ADELE CONTE A LENOLA




IL GRUPPO ITALIA DEI VALORI OSPITERA’ PRESSO LA BIBLIOTECA COMUNALE DI LENOLA ADELE CONTE GIOVANE CANDIDATA CONSIGLIERE ALLA REGIONE LAZIO NELLA LISTA EMMA BONINO
DOMENICA 14 MARZO ORE 19.00
SI PARLERA’ DI OCCUPAZIONE, FORMAZIONE, NUCLEARE, CRIMINALITA’.


TUTTI I CITTADINI SONO INVITATI A PARTECIPARE

IdV Lenola sostiene i giovani.





domenica 7 marzo 2010

IL DECRETO DELLA VERGOGNA


DECRETO-LEGGE 5 marzo 2010 , n. 29
Interpretazione autentica di disposizioni del procedimento elettorale
e relativa disciplina di attuazione. (10G0052)



IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA


Visti gli articoli 77 e 87 della Costituzione;
Vista la legge 17 febbraio 1968, n. 108;

Ritenuta la straordinaria necessita' e urgenza di consentire il
corretto svolgimento delle consultazioni elettorali per il rinnovo
degli organi delle Regioni a statuto ordinario fissate per il 28 e 29
marzo 2010 tramite interpretazione autentica degli articoli 9 e 10
della legge 17 febbraio 1968, n. 108, e dell'articolo 21 del decreto
del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, assicurando
il favor electionis secondo i principi di cui agli articoli 1 e 48
della Costituzione;

Ritenuto che tale interpretazione autentica e' finalizzata a
favorire la piu' ampia corrispondenza delle norme alla volonta' del
cittadino elettore, per rendere effettivo l'esercizio del diritto
politico di elettorato attivo e passivo, nel rispetto
costituzionalmente dovuto per il favore nei confronti della
espressione della volonta' popolare;

Ravvisata l'esigenza di assicurare l'esercizio dei diritti di
elettorato attivo e passivo costituzionalmente tutelati a garanzia
dei fondamentali valori di coesione sociale, presupposto di un sereno
e pieno svolgimento delle competizioni elettorali;
Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella
riunione del 5 marzo 2010;

Sulla proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri e del
Ministro dell'interno;
Emana
il seguente decreto-legge:

Art. 1
Interpretazione autentica degli articoli 9 e 10 della legge 17
febbraio 1968, n. 108
1. Il primo comma dell'articolo 9 della legge 17 febbraio 1968, n.
108, si interpreta nel senso che il rispetto dei termini orari di
presentazione delle liste si considera assolto quando, entro gli
stessi, i delegati incaricati della presentazione delle liste, muniti
della prescritta documentazione, abbiano fatto ingresso nei locali
del Tribunale. La presenza entro il termine di legge nei locali del
Tribunale dei delegati puo' essere provata con ogni mezzo idoneo.

2. Il terzo comma dell'articolo 9 della legge 17 febbraio 1968, n.
108, si interpreta nel senso che le firme si considerano valide anche
se l'autenticazione non risulti corredata da tutti gli elementi
richiesti dall'articolo 21, comma 2, ultima parte, del decreto del
Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, purche' tali
dati siano comunque desumibili in modo univoco da altri elementi
presenti nella documentazione prodotta. In particolare, la
regolarita' della autenticazione delle firme non e' comunque
inficiata dalla presenza di una irregolarita' meramente formale quale
la mancanza o la non leggibilita' del timbro della autorita'
autenticante, dell'indicazione del luogo di autenticazione, nonche'
dell'indicazione della qualificazione dell'autorita' autenticante,
purche' autorizzata.

3. Il quinto comma dell'articolo 10 della legge 17 febbraio 1968,
n. 108, si interpreta nel senso che le decisioni di ammissione di
liste di candidati o di singoli candidati da parte dell'Ufficio
centrale regionale sono definitive, non revocabili o modificabili
dallo stesso Ufficio. Contro le decisioni di ammissione puo' essere
proposto esclusivamente ricorso al Giudice amministrativo soltanto da
chi vi abbia interesse. Contro le decisioni di eliminazione di liste
di candidati oppure di singoli candidati e' ammesso ricorso all'
Ufficio centrale regionale, che puo' essere presentato, entro
ventiquattro ore dalla comunicazione, soltanto dai delegati della
lista alla quale la decisione si riferisce. Avverso la decisione
dell'Ufficio centrale regionale e' ammesso immediatamente ricorso al
Giudice amministrativo.

4. Le disposizioni del presente articolo si applicano anche alle
operazioni e ad ogni altra attivita' relative alle elezioni
regionali, in corso alla data di entrata in vigore del presente
decreto. Per le medesime elezioni regionali i delegati che si siano
trovati nelle condizioni di cui al comma 1 possono effettuare la
presentazione delle liste dalle ore otto alle ore venti del primo
giorno non festivo successivo a quello di entrata in vigore del
presente decreto.

Art. 2
Norma di coordinamento del procedimento elettorale

1. Limitatamente alle consultazioni per il rinnovo degli organi
delle Regioni a statuto ordinario fissate per il 28 e 29 marzo 2010,
l'affissione del manifesto recante le liste e le candidature ammesse
deve avvenire, a cura dei sindaci, non oltre il sesto giorno
antecedente la data della votazione.

Art. 3

Entratra in vigore

1. Il presente decreto entra in vigore il giorno stesso della sua
pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e
sara' presentato alle Camere per la conversione in legge.
Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sara' inserito
nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica
italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo
osservare.


GIORGIO NAPOLITANO


Berlusconi, Presidente del Consiglio dei Ministri
Maroni, Ministro dell'interno
Visto, il Guardasigilli: Alfano

sabato 6 marzo 2010

Napolitano può ancora essere considerato il Garante della Costituzione






Questa notte è stata consumata una delle peggiori pagine della seconda repubblica artefici il Presidente Giorgio Napolitano e un Consiglio dei Ministri presieduto dall’uomo, per sua stessa ammissione, più INDAGATO del mondo .

COMPLICE L’INDIFFERENZA DEGLI ELETTORI, GLI UNICI CHE POTREBBERO, IN UN SUSSULTO DI DIGNITÀ, RICONDURRE IL PAESE AD UNA DEMOCRAZIA REALE, OGGI SOLO APPARENTE.

Diceva Piero Calamandrei uno dei principali e forse il più autorevole ispiratore della nostra Costituzione:

“LA LEGGE È UGUALE PER TUTTI è una bella frase che rincuora il povero, quando la vede scritta sopra le teste dei giudici, sulla parete di fondo delle aule giudiziarie; ma quando si accorge che, per invocar l’uguaglianza della legge a sua difesa, è indispensabile l'aiuto di quella ricchezza che egli non ha, allora quella frase gli sembra una beffa alla sua miseria"

La democrazia consiste nel rispetto delle regole non nella modifica delle stesse in base alle esigenze più contingenti , le competizioni elettorali dovrebbero essere condotte in maniera conforme alle norme non nell’interpretazione delle stesse.

Napolitano, questa notte, oltre a sancire che nel nostro paese anche le regole possono essere opinate in funzione degli interessi dei pre-potenti, ha voluto fornire un ulteriore alibi al PDL per permettergli di non chiedere scusa agli Italiani neppure della loro negligenza, e consentirgli così di continuare ad insultare i giudici e di sputare veleno sulle opposizioni e sulla stampa libera.

A Napolitano non è bastato togliersi il cappello di fronte al Lodo Alfano e allo Scudo Fiscale ha voluto fare di più e rendersi poco credibile come arbitro al di sopra della parti.

Il nostro paese è invaso da un regime mediatico, tanto moderno quanto arrogante, solo un ritorno a quella LEGALITA’, invocata con forza dal Popolo Viola, dal Movimento a Cinque Stelle di Beppe Grillo, dalle Agende Rosse di Salvatore Borsellino può sconfiggerlo e i Partiti si devono adeguare, debbono indignarsi e fare pulizia nel loro interno se vogliono sopravvivere e se desiderano riacquistare credibilità nei giovani, quei giovani delusi e consapevoli che per loro la vita sarà più dura di quella vissuta dai loro padri.

Gruppo IdV Lenola.






IL MIGLIORISTA

noi sappiamo chi era, ma i più giovani per scoprirlo possono cliccare sulla freccetta in basso a sinistra






Giorgio si è superato, non ci ha dato neppure il tempo di protestare contro questo decreto che umilia tutti coloro che rispettano le regole, non gli bastava aver firmato il lodo Alfano e lo scudo fiscale ha voluto fare di più, era li in Quirinale ad aspettare, non vedeva l’ora di siglarlo. Nonostante l'età ha dimostrato un tempismo unico, lunga vita la Presidente

Ci mise 50 anni per chiedere scusa a Nenni....non ne basteranno 100 per chiedere scusa alla nazione...

venerdì 5 marzo 2010

GIORGIO NON FIRMARE , GIORGIO NON FIRMARE , GIORGIO NON FIRMARE.



"Il Consiglio dei Ministri, appositamente riunito in via d'urgenza, ha approvato un decreto-legge che mira a consentire lo svolgimento regolare delle consultazioni elettorali per il rinnovo degli organi delle Regioni a statuto ordinario, fissate per il 28 e 29 ... marzo prossimi. Ribadita e sottolineata la necessità di assicurare il pieno esercizio dei diritti di elettorato attivo e passivo, il Consiglio ha condiviso l'esigenza di garantire i valori fondamentali della coesione sociale, presupposto di un ordinato svolgimento delle competizioni elettorali". Lo scrive il comunicato della presidenza del consiglio dei ministri al termine della riunione che ha approvato il decreto interpretativo della legislazione elettorale regionale.

"A questo fine- si legge nella nota- il decreto-legge detta alcuni criteri interpretativi di norme in materia di rispetto dei termini per la presentazione delle liste, di autenticazione delle firme e di ricorsi contro le decisioni dell`Ufficio centrale regionale"

Aspettiamoci a breve un altro decreto interpretativo che sancirà che ogni voto contrario al “regime” venga interpretato come un voto favorevole e che le proteste di piazza dovranno essere intese come manifestazioni di consenso.


E’ la prima volta che sento parlare di decreto interpretativo urgente, domando è ancora valida la norma che prevede l’approvazione del Quirinale o anche questa è opinabile?


GIORGIO NON FIRMARE , GIORGIO NON FIRMARE , GIORGIO NON FIRMARE , GIORGIO NON FIRMARE , GIORGIO NON FIRMARE , GIORGIO NON FIRMARE , GIORGIO NON FIRMARE , GIORGIO NON FIRMARE , GIORGIO NON FIRMARE , GIORGIO NON FIRMARE ,

Telefonate e inviate fax al Quirinale Tel. 06.46991; Fax 06.46993125 : GIORGIO NON FIRMARE. DIFENDI L'ITALIA DIFENDI LA COSTITUZIONE



giovedì 4 marzo 2010

REGIONALI-LAZIO: IN LISTINO BONINO 2 UNDER 30 ADELE CONTE e VINCENZO IACOVISI




Ansa - Quattordici nomi, più o meno noti, del mondo accademico, politico e della società civile. La candidata alla presidenza della Regione Lazio del centrosinistra, Emma Bonino, ha presentato alla Casina Valadier a Villa Borghese il suo listino, in cui compaiono anche due giovani under 30 e un noto ballerino, Raffaele Paganini.

I componenti del listino del presidente, sette uomini e sette donne, che rappresentano tutte le province del Lazio, sono stati presentati alla stampa dalla Bonino insieme al coordinatore del suo comitato elettorale, Riccardo Milana. Il primo ad essere stato presentato è Corrado Bibbolino, proveniente dal mondo della Sanità e direttore del dipartimento diagnostico Irccs-Inmi Lazzaro Spallanzani di Roma;

la seconda Adele Conte, in foto alla sinistra della Bonino, una studentessa di 28 anni tra le promotrici del movimento di protesta contro il mancato scioglimento del Comune di Fondi per infiltrazioni mafiose.

Terza l'ex segretaria dei Radicali italiani, Antonella Casu, 43 anni. Dal mondo accademico proviene Alfio Cortonesi, professore ordinario di storia medioevale, mentre dall"ambientalismo militané la responsabile della cooperazione internazionale del WWF Italia, Laura Ciacci, 46 anni.

Presente nel listino di Emma Bonino anche Enzo De Amicis, come ha spiegato Milana, "fino a ieri presidente delle Acli di Latina" coordinatore italia dei valori per la provincia di Latina ; seguito da un altro Radicale, di 38 anni, Michele De Lucia.

Tra le over 50, Marinella D'Innocenzo, "fino a due giorni fa direttore generale dell'Ares 118", l'assessore regionale alle Politiche sociali, Luigina Di Liegro, e le giornaliste, Silvia Garambois e Bianca Maria Sarasini.

Il più giovane del listino si chiama, invece, Vincenzo Iacovissi, ha 27 anni ed è il segretario regionale dei Giovani Socialisti.

"Non ha bisogno di presentazioni - ha proseguito Milana - Raffaele Paganini, ballerino e attore teatrale.

Ultimo, ma non ultimo, Pier Luigi Scapicchio, docente di neuropsichiatria geriatrica della facoltà di Medicina dell'Università Cattolica" che con 68 anni si classifica come il più anziano del listino.





martedì 2 marzo 2010

leri 2 Marzo si è tenuto in seduta straordinaria il Consiglio Comunale di Lenola.





le mie impressioni:

Tutte le questioni all’ordine del giorno sono state approvate a maggioranza, All’interrogazione presentata dal Consigliere Guglietta ha risposto l’Assessore De Filippis che, con poche battute, ha ricondotto l’interrogazione ad un problema squisitamente tecnico.

Si sono riscontrate diversità di vedute riguardo la competenza di alcune attività, evidenziate dall’ aggiudicatario, atte a rendere agibile l’Hotel Ristorante Miracolle. Cose, a mio avvso, di poco conto se diamo per scontata la ormai definita funzione commerciale che assumerà la struttura in un prossimo futuro nel settore turistico.

Il contenzioso, se così può chiamarsi, si è annoverato tutto intorno all’interpellanza presentata dai Consiglieri Andrea Antogiovanni, Giancarlo Di Fonzo, Carlo Pietrosanto, che riguarda delle irregolarità, rilevate anche dal Difensore Civico, concernenti la gara d’appalto rifacimento /restauro Casa della Musica/Uffici Comunali.

Ai fatti esposti dettagliatamente dal Consigliere Antongiovanni ha risposto l’Assessore Tatarelli , che nonostante quanto dichiarato anche dal Difensore Civico, non ha rilevato nessuna irregolarità da parte della Giunta e fa affidamento sulla Magistratura, intervenuta a sorpresa in mattinata presso gli uffici del Comune di Lenola per sequestrare gli incartamenti inerenti il caso. Inoltre, citando riferimenti di legge, ha fatto notare che nel caso in cui dovessero emergere responsabilità oggettive verranno accreditate ai Dirigenti Responsabili , sui quali non è sua abitudine fare pressioni di nessun tipo.

Subito dopo la “parola è passata” al Consigliere Di Fonzo che dopo aver espresso la sua opinione politica riguardo quel’interazione in sintonia con il buon senso, che a suo parere, dovrebbe essere presente nelle pubbliche amministrazioni tra politici e dirigenti, ha tenuto a precisare (dal mio punto di vista meglio sarebbe stato se si fosse fermato qui) che l’intervento della magistratura non è stato sollecitato dal gruppo che lui presiede, in quanto questa ipotesi , a lui più volte sollecitata, è totalmente estranea al suo criterio d’intendere la politica.

Nel ricordare al Consigliere Di Fonzo che la controparte, nel recente passato, a ruoli invertiti, non è stata tanto generosa al punto di concedere simili "sconti" non posso esimermi dallo stigmatizzare simili dichiarazioni che dal mio punto di vista, politicamente parlando, ESPRESSE IN QUELLA SEDE, equivalgono ad una cambiale in bianco nelle mani della Maggioranza Consiliare.

Dopo questo intervento ho assistito ad un “tentativo” di esprimere la propria opinione effettuato dal Consigliere Pietrosanto , impossibilitato a parlare pur avendone diritto, disturbato dai brusii provenienti da un banco della Maggioranza e continuamente interrotto e invitato chiudere dal Presidente del Consiglio Comunale. Detto in inglese: “ di ciò che ha detto Carlo non ho capito un accidente”
Da qui la mia protesta verbale, in sede privata, all’Assessore Tatarelli che in quell’istante si era allontanato dall’aula.

Questi sono i fatti…………fatti che vent’anni fa avrebbero aperto un dibattito di spessore non indifferente all’interno delle sezioni, oggi non so, siamo un po’ tutti cloroformizzati.

Ciao write26





L’informazione politica è stata spenta, mentre le tv rimangono accese a propinare agli italiani le verità di comodo del governo di Massimo Donati





Il Cda della Rai ha deciso così, probabilmente per obbedire ad ordini superiori. Una decisione molto grave che non ha precedenti nella storia italiana. Non si era mai visto che in campagna elettorale fossero spenti i programmi d’approfondimento politico, i talk show ed i dibattiti.

Proprio quando cresce la voglia e la necessità d’informazione i programmi politici vengono cancellati in nome di una bizzarra applicazione della par condicio. Questo vulnus alla democrazia ha un nome e cognome: Silvio Berlusconi.

Non è riuscito a cancellare la legge sulla par condicio ed allora ha deciso di interpretarla liberamente. Molto liberamente, un po’ troppo, tanto da provocare proteste anche da parte di chi, come Bruno Vespa, non fa mistero di essere su posizioni governative.

Questa decisione provocherà anche un danno erariale dovuto al calo di ascolti e di pubblicità che non sarà inferiore, stando ai primi calcoli, a tre milioni di euro. Insomma, per compiacere il padrone l’azienda si è tagliata volontariamente ed autonomamente gli attributi. L’informazione politica sarà dunque appannaggio esclusivo di noiosissime tribune che nessuno vede e dei telegiornali di regime.

E’ facile comprendere che si tratta di una situazione inaccettabile. Non ci sarà nessuno ad approfondire temi scottanti dell’attualità, gli scandali saranno taciuti e la verità in alcuni casi addirittura capovolta.

Facciamo un esempio, il principale telegiornale italiano dice che Mills è stato assolto e non che il reato è stato accertato ma prescritto. Chi ha come unica (o quasi) fonte d’informazione quel telegiornale, che idea avrà della realtà italiana? Della politica? Completamente deformata, crederà di vivere nel paese dei balocchi, governato dai migliori. Continuerà a pensare che Bertolaso è un eroe e che ci sono un sacco di veterinari amorevoli che si prendono cura di graziosi cuccioli.

Siamo a un passo dal regime. Mediaticamente siamo già in una dittatura. Ora abbiamo due strade da poter percorrere: accettare supinamente la decisione di spegnere l’informazione o batterci per riaccenderla.

Io scelgo la seconda e invito voi a fare altrettanto. Inondiamo di mail e di fax il direttore generale della Rai chiedendo di riaccendere l’informazione. Credo sia il momento di ribellarci. Per questo ho dato vita a un gruppo su Facebook dal nome Un fax e una mail per riaccendere l'Informazione. Fate girare il più possibile la notizia e inondiamo la Rai di Fax e mail. Essere informati è un nostro diritto, informare correttamente un nostro dovere.

Egr. dott. Mauro Masi Direttore Generale Rai Radio Televisione Italiana Fax 06 3230295 Email: m.masi@rai.it Roma, 2 marzo 2010 Egregio Direttore Generale, la decisione del Cda di sospendere i programmi di approfondimento politico in campagna elettorale è una grave violazione del diritto cittadini ad essere informati ed anche del dovere del servizio pubblico radiotelevisivo di dare un’informazione plurale e corretta.

Per questi motivi, chiediamo alla Rai che le trasmissioni di approfondimento politico vengano messe regolarmente in onda, anche durante il periodo di campagna elettorale, nel rispetto dei livelli di democrazia in questo Paese.








UNA GIORNATA SENZA DI NOI


Ieri a Roma sono saliti in cattedra gli stranieri con 'lezioni di clandestinita'' in piazza Montecitorio, davanti al Parlamento. Gli studenti universitari dell'Onda e quelli delle superiori si sono seduti in silenzio ad ascoltare 'gli insegnamenti' degli immigrati. L'iniziativa si e' svolta in occasione dello sciopero nazionale degli stranieri.

La manifestazione si è collegata a quella organizzata sempre ieri in Francia.Anche altri Paesi, come la Grecia e la Spagna, si stanno mobilitando per mettere insieme sotto la stessa maglietta gialla stranieri, cittadini dell'Ue, seconde generazioni di immigrati e 'chiunque condivida il rifiuto del razzismo e di ogni forma discriminatoria'.

In Italia sono state 60 le piazze che ieri si sono tinte di giallo, per sostenere l'importanza dell'immigrazione per la tenuta socio-economica del Paese.
Sono in corso nei prossimi giorni una serie d'iniziative nelle diverse citta': a Varese verrà offerto un 'pranzo etnico' agli agenti della polizia penitenziaria, a Trieste si cancelleranno le scritte razziste dai muri, a Bologna mostra fotografica all'aperto con i volti dei 'nuovi italiani', a Milano offerta di lezioni di lingua straniera in piazza.

Alle 18.30 nelle piazze sono stati liberati dei palloncini gialli, per ribadire il colore simbolo della manifestazione.

Una giornata storica che probabilmente verrà "marcata", dai posteri, in rosso sui futuri calendari, una giornata alla quale i nostri media hanno dedicato poco o niente troppo presi dalle squallide vicissitudini legate alla presentazione delle liste elettorali. VERGOGNA!!!!!