
Caro Beppe,
ho pensato molto prima di fare un passo di questo tipo e adesso ti scrivo questa lettera pubblica per domandarti le ragioni del comportamento che negli ultimi mesi hai avuto nei miei confronti. Sai bene che ho provato a contattarti, ti ho inviato sms e sembra che il chiarimento privato, quello che riguarda il nostro rapporto personale, non ti interessi particolarmente considerando i tuoi silenzi. D’altra parte ritengo che un chiarimento pubblico sia dovuto, specie per correttezza nei riguardi delle persone con le quali abbiamo condiviso molte battaglie degli ultimi anni.
In Sicilia nel 2008 siamo stati i primi, coraggiosi, a lanciare le liste civiche regionali del blog. Accettai con entusiasmo e senso di responsabilità la scelta venuta dal basso di essere la candidata Presidente della Regione dei “grillini” , nonostante fossi consapevole che quell’esperienza avrebbe comportato più oneri che onori. E sono fiera di quell’esperienza e delle persone che ho conosciuto.
L’anno successivo hai appoggiato la mia candidatura alle elezioni europee nelle liste dell’Italia dei Valori come indipendente – qualità che tuttora mi caratterizza –, per portare al Parlamento Europeo le istanze e le battaglie del blog. Ed è a questa missione che dedico tutte le mie energie e il mio impegno da ormai un anno a questa parte.
Ogni mia iniziativa, ogni mio intervento in aula, ogni mio post da luglio 2009 a oggi ti è stato inviato con preghiera di essere pubblicato; per dimostrare che in Europa siamo presenti, che insieme al mio staff, tutti giovani ragazzi provenienti dai meet-up, stiamo lavorando senza sosta, magari con un pizzico di inesperienza, ma senza sosta. Se scorri le tematiche da me trattate – e che conosci benissimo – ti renderai conto che non esiste una sola azione della mia attività parlamentare che vada in direzione opposta rispetto a quell’idea di società, quell’idea di Italia che condividiamo insieme a milioni di italiani. Eppure il blog ha deciso di non dare alcuna visibilità a quello che stavo facendo in Europa.
Anzi a partire da aprile 2010 l’indifferenza, già di per sé grave, si è trasformata in veri e propri attacchi alla mia persona. Attacchi che mi sono giunti improvvisi, immotivati e soprattutto che non hai avuto il coraggio di fare direttamente ma attraverso terze voci tramite il blog. Mi riferisco in particolare alle parole di David Borrelli che hai pubblicato il 20 aprile 2010 in cui si parlava delle regionali in Veneto lamentando “la presenza di alcuni candidati indipendenti dentro a Italia dei Valori, queste persone che fino a pochi mesi fa si erano presentati magari nei propri comuni con liste civiche legate a Beppe Grillo usando il suo nome e la sua faccia, che hanno improvvisamente, a detta loro, con un preciso progetto legato a Sonia Alfano, hanno deciso improvvisamente di candidarsi come indipendenti dentro l’Italia dei Valori e questo ha inevitabilmente creato qualche problema, qualche confusione, l’elettore non riusciva a capire più per chi doveva votare, faceva assolutamente confusione in questo senso”. Il “preciso progetto” di candidare persone pulite come Benny Calasanzio che tu stesso hai avallato prima di decidere di presentare la lista civica regionale 5 Stelle in Veneto.
Oppure quando hai citato l’inchiesta de L’Espresso sui presunti voli deluxe, anche questa strumentalizzata a dovere dai mezzi di informazione.
Come hai visto non ho risposto pubblicamente finora a tali accuse. Qualche giorno fa però è arrivato l’attacco finale, quello più paradossale: il blog è stato disposto a rinnegare il suo impegno verso la tutela del consumatore, la trasparenza e la pubblicità non ingannevole, schierandosi a fianco di Castelli, de ”Il Giornale”, de “La Padania” pur di attaccare la mia persona.
È evidente che il post in questione era indirizzato a me. Cito testualmente: “l’Europarlamento ha colpito ancora. Dopo la lunghezza della coda dei cani e la curvatura delle banane si è occupato della Nutella. L’emendamento 191 al rapporto Sommer è stato bocciato per un solo voto grazie all’assenza e al voto contrario di alcuni rappresentanti italiani”. Siamo stati in due gli italiani a votare contro l’emendamento 191 (voluto dalle lobbies industriali!), schierandoci a difesa della norma che regolamenta la pubblicità degli alimenti affinché via sia coerenza tra i messaggi promozionali e i profili nutrizionali dei prodotti. Due soli eurodeputati, io e Domenici, che hanno tenuto la schiena dritta ignorando le pressioni delle multinazionali.
E allora ti chiedo, come avresti votato tu Beppe? E se io avessi votato come TUTTI gli eurodeputati italiani, andando contro gli impegni che ho nei confronti di chi mi ha votato, non mi avresti attaccato in quanto correa dell’ennesimo inciucio PDL-PD che calpesta il consumatore per tutelare l’azienda dell’uomo più ricco d’Italia? Perché non pubblichi i miei resoconti e i miei post per testimoniare che il Parlamento Europeo si occupa anche di altro oltre che del fondamentale argomento dell’etichettatura degli alimenti (e non della Nutella)? Perché sostieni la campagna di disinformazione scrivendo che la Nutella dovrà applicare sui contenitori messaggi del tipo “nuoce gravemente alla linea”? Perché Beppe?
Le mie sono domande doverose alle quali purtroppo non riesco a trovare risposta. E come me moltissime persone. Come ami dire tu in rete non puoi mentire, in rete se fai qualcosa di sbagliato ti “distruggono” in pochi minuti. Beh Beppe, se leggi i commenti al tuo post sulla Nutella ti renderai conto che la “stranezza” della posizione del blog è stata riscontrata da molti.
Spero che tu voglia chiarire, io sono pronta a farlo, a mettere alcune incomprensioni da parte e lo dichiaro pubblicamente in questa lettera. Sono convinta del fatto che abbiamo ancora tante battaglie da combattere fianco a fianco.
Fiduciosa di ricevere una tua risposta,
Sonia
Fonte: http://www.soniaalfano.it/blog/2010/06/21/lettera-aperta-a-beppe-grillo/
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