Campodimele (LT) il paese della longevità

Campodimele  (LT)  il paese della  longevità
Tra l'indifferenza dell' Amministrazione Comunale, in assenza di controlli, In località Sterza Piana Lenola (LT) ai confini del Parco Naturale dei Monti Aurunci , a meno di trecento metri dalle abitazioni private, i cittadini, tutti i giorni, assistono a questo scempio che rende l'aria irrespirabile con inevitabili conseguenze sulla salute pubblica grazie a questo impianto allocato nel confinante comune di Campodimele

mercoledì 9 giugno 2010

Campodimele, spunta l’ipotesi “I fumi della centrale diventeranno energia”

fonte: Latina Oggi Martedì 8 Giugno 2010

http://www.dagolab.eu/public/LatinaOggi/Archivio/58a282b19fc5dd0befc2/pag31fondi.pdf

POTREBBE risolversi presto la polemica relativa ai fumi emessi dalla centrale elettrica di Campodimele
alimentata dalla pianta d’ulivo. L’impianto mal visto dai vicini del Comune di Lenola, secondo alcune indiscrezioni
provenienti dagli ambienti comunali di Campodimele, potrebbe essere presto interessato da un ulteriore progetto di conversione delle emissioni in vapore, da utilizzare a sua volta per l’alimentare attività produttive.

C’è infatti allo studio un sistema per chiudere del tutto il ciclo di energia, rendendo ancora più «pulita» la filiera che
trasforma la sansa in energia.
Al momento si tratta solo di ipotesi. Il progetto è allo studio e starebbe ricevendl’interesse anche degli
enti provinciali e regionali.

Ma l’amministrazione comunale di Campodimele,
sarebbe intenzionata ad accrescere il valore produttivo
dell ’area e liminando del tutto i problemi relativi alle emissioni.

Si punta, dunque, a costituire una zona artigianale d’eccellenza e a fugare del tutto le lamentele.

La centrale di Campodimele infatti è da tempo al centro di un botta e risposta con la minoranza del Comune
di Lenola.

Propr io sul blog dell’Italia dei Valori campeggia in bella vista un collage fotografico che denuncia come la zona in cui sorge la centrale elettrica, a ridosso del Parco dei Monti Aurunci, sia molesta per i residenti e per lo stesso Comune.

Uno scontro tra paesi confinanti che secondo gli ambienti della maggioranza
campomelana non avrebbe ragione di essere, dal momento che dietro il progetto che porta la firma della Regione, ci sono scrupolosi controlli della Asl, dell’Arpa, e una costante attenzione al rispetto dei criteri
imposti anche dalla Comunità europea.

A quanto pare, però, ora Campodimele ha deciso di rilanciare, ipotizzando un ulteriore «anello» della catena energetica, con la costruzione di un impianto in grado di convertire i fumi emessi dalla centrale in vapore da utilizzare come ulteriore fonte di energia.

Diego Roma

1 commento:

lenolaidv ha detto...

Sui documenti della concessione autorizzata dalla Provincia di Latina è dato leggere che in prima battuta la Asl di Fondi ha espresso parere sfavorevole in quanto non è garantita la salute pubblica per vari motivi, tra i quali, l’eccessiva vicinanza alle abitazioni civili (150m)
Successivamente a fronte delle garanzie fornite dai gestori dell’impianto la Asl di Latina avrebbe espresso parere favorevole, siamo in attesa di documenti richiesti formalmente alla Asl di Latina per capire a fronte di quali garanzie è stata concessa tale autorizzazione e se tra queste è compreso lo spostamento delle case.

Ringraziamo l’ Amministrazione Comunale di Lenola, ma soprattutto i numerosi cittadini firmatari delle Petizioni a garanzie della salute pubblica presentate al Sindaco di Lenola, al Sindaco di Pico, al Sindaco di Pastena.

Ora il comune di Campodimele pensa di poter convertire i fumi inquinanti in vapore da utilizzare come una ULTERIORE fonte energetica?

STAREMO A VEDERE perché ad oggi la produzione di energia è quasi irrilevante (50/75 KW) poco meno di quindici Euro l’ora facendo evaporare 8.000 tonnellate di liquame l’anno proveniente dai frantoi agroalimentari senza nessun controllo ambientale “on line” sul territorio.

lenolaidv