Campodimele (LT) il paese della longevità

Campodimele  (LT)  il paese della  longevità
Tra l'indifferenza dell' Amministrazione Comunale, in assenza di controlli, In località Sterza Piana Lenola (LT) ai confini del Parco Naturale dei Monti Aurunci , a meno di trecento metri dalle abitazioni private, i cittadini, tutti i giorni, assistono a questo scempio che rende l'aria irrespirabile con inevitabili conseguenze sulla salute pubblica grazie a questo impianto allocato nel confinante comune di Campodimele

giovedì 13 gennaio 2011

L'illegittimo impedimento


La corte costituzionale ha bocciato oggi una parte consistente della legge sul legittimo impedimento, in una sentenza sfavorevole al premier Silvio Berlusconi, perché non gli garantisce più il congelamento dei suoi tre processi aperti a Milano.

Lo dice una nota dell'ufficio stampa della Corte Costituzionale.

La Consulta ha deciso che è illegittima la norma che obbliga il giudice a rinviare il processo al premier o ad un ministro fino a sei mesi sulla base di una semplice certificazione della presidenza del Consiglio, secondo cui gli imputati sono impegnati in funzioni di governo.

In parallelo la Consulta ha detto che spetta al giudice valutare in concreto se sussiste il legittimo impedimento a comparire in udienza.

Di fatto questo vanifica lo scopo della legge, che era quello di fermare i tre processi a Berlusconi -- Mills e diritti tv Mediaset in primo grado e Mediatrade in fase di udienza preliminare -- per 18 mesi, fino all'ottobre 2011, quando la legge, come dice il suo testo, perderà efficacia.

2 commenti:

minny ha detto...

"La sentenza della Consulta sul legittimo impedimento ha lasciato in piedi un comma che deve essere abbattuto con il referendum altrimenti dal giudice Berlusconi non ci andrà mai". Lo dice il leader dell'Idv Antonio Di Pietro commentando con i giornalisti alla Camera la decisione della Corte Costituzionale che ha in parte bocciato la legge sul legittimo impedimento.
Avendo riconosciuto "che costituisce legittimo impedimento qualsiasi attività preparatoria e consequenziale, nonchè ogni attività comunque coessenziale alle funzioni di governo" -spiega l'ex pm- è stata lasciata una scappatoia al premier, la Consulta ha fatto rientrare dalla finestra ciò che era stato fatto uscire dalla porta da parte della Corte stessa". "Conoscendo Berlusconi - ha attaccato Di Pietro - anche quando andrà in bagno dirà che è un'attività consequenziale a quella di governo" e "da parte del giudice è invalutabile se l'attività è davvero preparatoria e coessenziale". "Insomma - ha concluso - si va a referendum".
A sentire le dichiarazioni dei senatori del PD,sembra quasi che il merito sia tutto loro.

passatempo ha detto...

“Grave intromissione nella vita privata del Premier” così gli avvocati di Berlusconi cercano di aggirare la difficoltà dell’indagine aperta nei confronti del loro illustre cliente, ma la ordinaria difesa non può celare gli eventi che sono di dominio pubblico, provocando, all’epoca dei fatti, anche l’imbarazzo del ministro della giustizia Roberto Maroni. Insomma per questa minorenne che si trova in questura fermata con l’accusa di furto, invece di seguire la normale procedura del caso, dopo l’intercessione del Premier che si inventa addirittura una stretta parentela con il presidente egiziano Mubarak per sottolineare la delicatezza del caso, la minore viene fatta uscire affidata ad un consigliere regionale (tal Minetti, ex igienista dentale del Primo Ministro miracolata nel ruolo) che , tra l’altro, se ne disinteressa appena fuori dalla questura.
Che idea possiamo farci di questi comportamenti del Presidente del Consiglio? Perchè una minorenne frequenta casa sua, ha il suo numero privato , lo chiama al bisogno, riceve regali costosissimi e nel momento in cui viene portata in questura si spende in prima persona e sente l’urgenza di intervenire usando il suo ruolo e spicciole bugie per orientare il rilascio della ragazza? Berlusconi urla parlando di intromissione nella sua vita privata, ma non c’è niente di privato in una storia con una minorenne. Al di là delle implicazioni giudiziarie, non è solo una condotta edificante come Primo Ministro, ma soprattutto come persona che si accredita, dialetticamente, dalla parte dei principi morali e dei valori familiari, per poi utilizzare quella “doppia morale” che contraddistingue spesso gli uomini di potere che si sentono al di sopra delle leggi e adottano comportamenti indegni con l’arroganza e la presunzione di non voler essere neppure giudicati.