
Gli Usa, di Silvio Berlusconi, hanno profonda sfiducia in quanto politico indifferente al destino dell’Europa, attento alle proprie fortune private piuttosto che alla cosa pubblica e portavoce di Putin, col quale ha strettissimi rapporti e scambi di regali tra lucrosi contratti energetici mediati da un misterioso interprete, oggetto di interesse da parte del segretario di Stato americano Hillary Clinton, che a inizio anno chiese alle ambasciate italiana e russa informazioni su eventuali “investimenti personali”...alla faccia del conflitto di interessi. Incontri senza ufficialità istituzionali, anzi protetti e lontani dalla capitale (in Sardegna) con un’agenda di faccende personali che denotano abitudini poco consone al ruolo pubblico di un capo di governo che appare vulnerabile alla sicurezza nazionale ed alla reputazione internazionale. ..assieme all’Italia tutta. Berlusconi per Washington è incapace, vanitoso, inefficace, fisicamente e politicamente debole, sfibrato da orge e festini selvaggi.
Queste in sintesi le prinicipaii informazioni riservate fornite dagli ambasciatori al Dipartimento di Stato americano su 2 documenti, pubblicati da Wikileaks e riportati in esclusiva dai quotidiani El Pais, New York Times, Guardian e Der Spiegel, una sorta di antipasto di ciò che dovranno svelarci molto presto gli altri 3.000 documenti che riguardano l’Italia.
Nulla più e nulla meno…le carte riservate ci dicono ciò che già sapevamo sulla reputazione dell’Italia e di Berlusconi all’estero. Un “alleato preziosissimo” che riceve prostitute anche minorenni reclutate pure dai marciapiedi nelle sue residenze private, che in cambio ricevono anche candidature politiche tramite mercanti di cocaina come Gianpi Tarantini. Un “alleato preziosissimo” che paga col sangue di tanti giovani il tributo di una selvaggia guerra in Afghanistan assieme a migliaia di civili. Un “alleato preziosissimo” per gli Usa che non ha nessuna fiducia, nessuna stima e nessuna considerazione dell’Italia.
Lo sapevamo già, visto che Barack Obama, a differenza di Bill Clinton, con Berlusconi ha avuto finora un solo incontro bilaterale in occasione del G8 all’Aquila e avevamo capito da tempo che lo reputa un puttaniere.
Ho la sensazione che siamo punto e a capo, ossia che gli Usa dell’Alleanza atlantica (con la mafia per la liberazione e l’unità nazionale) continuino a vedere male le pomiciate “in affari” di Berlusconi con l’agente del Kgb Putin e col golpista Gheddafi. Se così fosse, nulla di nuovo. Attendiamo da Wikileaks qualcosa di inedito, e anche utile a svelare ben altro di questo disgraziato Paese.